di Giancarlo 78 [user #2962] - pubblicato il 11 giugno 2004 ore 12:50
Giancarlo 78 scrive "Ciao a tutti, amici accordiani, questa volta non scrivo per recensire l'ennesimo pedale (cosa che presto tornerò a fare, purtroppo per voi ;-))), bensì per parlarvi di un CD uscito da pochissimo, "Uh Huh Her" di P.J. Harvey. Mi è venuta voglia di farlo per un motivo molto semplice: è stata una delle rare volte in cui l'uscita del nuovo disco di uno dei miei artisti preferiti di sempre non ha rappresentato per me una cocente delusione. Troppo spesso in passato sono rimasto scottato, dagli U2 del post "Achtung Baby" ai The Cure di "Wild Mood Swings", dai Sonic Youth di "A Thousand Leaves" ai Radiohead di "Amnesiac"; anche in Italia le cose non mi sono andate molto meglio, dai Negrita del post "Paradisi Per Illusi" ai lavori del Ferretti solista, dai Litfiba del dopo "El Diablo" ai Marlene Kuntz di "Senza Peso" (che pur essendo un GRAN disco fa sentire IMHO la mancanza di lavori folgoranti come "Il Vile").