buongiorno gente,
quando ho cominciato a studiare seriamente la chitarra elettrica presso una scuola di Roma ,mi iscrissi da autodidatta, tanto orecchio e tante cattive abitudini (chitarristicamente parlando :) ). Ho studiato tre anni con un insegnante, ho fatto repertorio, studiato improvvisazione e tanta tecnica. Insomma qualche certezza l'avevo raggiunta. C'è da dire che tutti gli esercizi tecnici sulle scale e il resto, si traducevano in improvvisazioni abbatanza sterili.
Quarto anno, cambio insegnante. Lui è un chitarrista fusion abbastanza conosciuto e, inutile dire, con una tecnica e un fraseggio incredibili. Gli dico " voglio imparare a improvvisare, quindi basta fare pezzi di altri ".
Cominciano delle lezioni molto ricche di informazioni e nuove problematiche relative alle tecniche esecutive.
Insomma, tanto studio per riuscire ad abbandonare l'approccio che avevo prima, basta con scale su e giù a 3000! in poche parole smetto di suonare veloce e sicuro (potremmo dire veloce e sensa senso)..e comincio a sperimentare....
studio tanto, ma tutto questo studio ho l'impressione che non consolidi il mio modo di suonare. Mi spingo sempre oltre, ma questo, ho l'impressione che non mi faccia più distinguere quello che so fare bene da quello che vorrei saper fare bene!
Studiare e migliorare le conoscenze sulle possibilità che abbiamo sulla tastiera, aiuta nell'immediato? o solo dopo anni di pratica? e nel frattempo che si fà?
voi che ne pensate?
P.s. per non impazzire quest'anno sono tornato dal mio vecchio insegnante!