Alto utilizzo è la rettifica dei tasti usurati oppure la pulizia/rettifica di una tastiera durante un refretting (ma qualcuno preferisce blocchi piatti e non raggiati). Infine, i "radius block" si possono utilizzare per pressare i tasti sulla tastiera quando vengono incollati.
I raggi più comuni sono dal più accentuato 184mm (Fender vintage), al 235mm (Fender modern), al 305mm (Gibson, PRS), fino al quasi piatto 406mm (Jackson). Ovviamente sono escluse dal discorso le tastiere compound, cioè quelle con raggio variabile dal capotasto (raggio piccolo) al tacco (raggio grande).
Le lunghezze dei blocchi sono in genere attorno ai 20 cm, ma si possono utilizzare blocchi lunghi quanto tutta la tastiera (per esempio proprio per incollare i tasti).
Come ottenere un radius block del raggio desiderato? Si può acquistarlo su Internet ovviamente (dato che generalmente il negozio di musica sotto casa non ce li ha) a un prezzo di 15 - 20 euro + spedizione o si può costruirselo. Se si sceglie questa strada ci sono diversi modi.
1 - utilizzando una fresatrice manuale e un accrocchio che gli americani chiamano generalmente "jig". ma non tutti hanno una fresatrice a disposizione e secondo me per uno o due blocchi non ha senso costruire l'accrocchio (senza contare che meno si usa la fresatrice e meglio si sta perché è pericolosa....)
2 - tagliando con un seghetto alternativo da una tavola di multistrato o truciolare (max 3cm di spessore) degli archi di cerchio del raggio desiderato per poi tagliarli a larghezza costante e incollarli impilati l'uno sull'altro fino a ottenere la lunghezza desiderata (metodo laborioso e non molto preciso. Il primo che ho fatto così doveva essere un 9.5 e mi sono ritrovato una tastiera più panciuta di una 7.25)
3 - un metodo semplice e che da buoni risultati è tratto dal libro di Martin Koch "Building electric guitars": il bello è che non si usano utensili elettrici e la lunghezza dei blocchi si può scegliere a piacere e non comporta lavoro aggiuntivo. Il concetto è il seguente: imprimere la curvatura desiderata a diverse tavolette di legno sottile impilate l'una sull'altra (attenzione questo dettaglio è importante, non va bene un foglio solo più grosso perche si piega male). Come vedete dall'immagine (sezione trasversale) il blocco è costituito da una parte centrale di larghezza W, due lati leggermente sporgenti dal blocco centrale di una lunghezza H e tre fogli sottili di compensato leggero di spessore totale S. Dato il raggio desiderato R si può calcolare, usando la formula che vedete sotto l'immagine, la lunghezza H, cioè quanto i blocchetti laterali devono sporgere dal blocco centrale per imprimere la curvatura giusta ai fogli di compensato. Ad esempio, per un blocco di raggio 9.5 utilizzando un blocchetto di larghezza 60mm e tre fogli di compensato da 3mm si ottiene un H di 1,85mm, per un raggio 7.25 4,4mm per un raggio 12 1,46 mm. Per ottenere H così piccole ho utilizzato come spessori (e qui serve un calibro per verificare, altrimenti non si va da nessuna parte) delle ranelle o dei pezzetti di alluminio sovrapposti fino a raggiungere lo spessore desiderato (es. lattine birra) li ho posti sotto il blocco centrale per distanziarlo rispetto ai lati e ho incollato le "ali" laterali morsettando tutto su un piano ben dritto. Come vedete oltre alle viti ho anche messo della colla vinilica sui punti di contatto e tra le tre lamine di multistrato.
Ecco qui un blocco finito.
Ora ho tre blocchi raggio 7.25 9.5 e 12 belli e pronti a costo quasi zero: mai più tastiere di raggio ignoto!
PS: attenzione quando piallate perché la polvere di palissandro può irritare.
Paolo Lardera