di From Under [user #7913] - pubblicato il 08 maggio 2006 ore 01:04
From Under scrive: Parlare di un disco come questo è abbastanza difficile, però sento di doverlo fare, non foss'altro perché in questo periodo non riesco più a toglierlo dal lettore e mi sta invadendo la mente senza che io riesca a opporgli resistenza.
E' come una nenia, una preghiera sonora, un rifugio mentale dove i contorni si sfumano e gli spazi si dilatano fino quasi al vuoto. Ed è assolutamente importante soffermarsi sul percorso di questo gruppo che, da un sinth-pop commerciale in linea col suo tempo è approdato ad una ricerca raffinata ed elegante, totalmente fuori da ogni contesto musicale dell'epoca, proiettandosi in una dimensione che non ha tempo e che ancora oggi è sorprendentemente attuale.