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From Under
utente #7913 - registrato il 04/07/2005
Le cose belle sono lente.
Città: Firenze
Genere: Elettronica, Rock.
Sono interessato a: Chitarra elettrica.
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Attività

Paesaggi sonori
di From Under | 19 maggio 2012 ore 15:00
La chitarra non è fatta solo di scale e tecnicismi. Ricreare sonorità sospese nell'aria, veri e propri paesaggi acustici, è possibile anche con una semplice chitarra e pochi effetti, senza ricorrere all'elettronica o a montagne di rack.
Addio a Mick Karn
di From Under | 05 gennaio 2011 ore 13:30
Anthony Michaeledis (questo il suo vero nome, originario di Cipro) è stato uno dei bassisti più acclamati e apprezzati degli anni '80. Protagonista della fulminante carriera dei Japan, che mossero i loro passi da un Glam Rock britannico sfacciatamente ammiccante ai vari Bowie, T-Rex e compagnia bella per poi approdare a un colto e raffinato jazz-pop.
Pedale d'espressione per Boss TR-2?
di From Under | 07 ottobre 2008 ore 17:58
Salve a tutti, la domanda è semplice: posso applicare un pedale d'espressione a un Tremolo Boss TR-2 che regoli la velocità? Il supplemento alla domanda è: ammesso che sia possibile farlo, posso usare un pedale del volume?
Cantare in Italiano è rock!
di From Under | 02 ottobre 2008 ore 19:10
Cantare in italiano è rock? Sì. Lo è perché il rock è un linguaggio multiforme. E’ un veicolo di trasmissione in continua evoluzione. Non ha regole se non quella di essere “vero”, di trasmettere qualcosa. Cantare in italiano significa mettersi nell’ottica di costruirsi un proprio linguaggio musicale, che non è fatto solo di note ma anche di parole. E allora perché sempre più gruppi, soprattutto in ambito "underground" scelgono l'inglese? Partiamo dal presupposto che la parola è soprattutto un suono.
Mansun
di From Under | 24 settembre 2008 ore 14:47
Questa è la storia di un disco ambizioso, anzi, ambiziosissimo ma che per varie ragioni, tra cui il momento in cui è uscito, non ha riscontrato il successo meritato. Non solo, ma ha portato alla rovina una delle band più interessanti e promettenti degli anni ‘90. Intendiamoci, ambizioso è ambizioso, non c’è che dire. Trattasi di 61 minuti di musica scritta e suonata in un periodo in cui i CD si riempivano fino all’ultima goccia per giustificare il fatto che costassero così tanto. I Mansun si erano fatti notare due anni prima con “Attack of the Grey Lantern”, felice esordio che li fece conoscere e apprezzare a critica e pubblico. Ricordiamoci che era il periodo del cosiddetto brit-pop: Oasis, Blur, Pulp, Suede... ecc.
King Crimson
di From Under | 23 luglio 2008 ore 17:48
Nel 1974 esce l’ultimo capitolo della prima saga King Crimson. Rinasceranno sette anni più tardi ma saranno un altro gruppo, un’altra idea e un’altro suono. Considerato da molti il canto del cigno del Progressive Rock, Red è un disco che va molto al di là della sterile etichetta di Progressive, è un disco a dir poco seminale, tanto che uno che non c’entra assolutamente nulla con suddetto genere come Kurt Cobain, lo ha definito “il miglior album di sempre”. Vediamo perché.
Gibson P94
di From Under | 10 maggio 2008 ore 09:12
Salve, possiedo una Gibson Melody Maker dell'86, modello particolarissimo con due humbucker invece che p90. Il suono mi piace, ma trovo che il p.u. al manico abbia troppi bassi e sia molto scuro. Inizialmente pensavo di sostituire tutti e due i p.u. con dei p90 ma è un lavoro un po' complicato e quasi supera il costo stesso dell'oggetto in questione.
PFM - Chocolate Kings
di From Under | 01 maggio 2008 ore 21:42
In risposta a un utente che chiedeva una recensione di questo disco, e considerando il mio nick-name, non potevo non sentirmi spronato a scriverla con un certo trasporto, perché è uno dei dischi che mi ha forgiato e che mi ha "costruito" musicalmente. Uno di quei dischi che, quando li ascolti a quindici anni, ti condizionano tutta la vita.
P90 al posto dei PAF
di From Under | 08 aprile 2008 ore 00:27
From Under scrive: Salve a tutti, vorrei porre una domanda riguardo ad un eventuale rimpiazzo di pick up su una Gibson. So che l'argomento è stato sollevato innumerevoli volte, ma non ho trovato le informazioni dettagliate che cercavo.La chitarra in questione è una Melody-Maker dell'86 equipaggiata con due humbucking, che presumo PAF (490T... quelli della Les Paul e Sg, insomma...). Mi chiedevo: se io volessi rimpiazzarli con dei P90 cosa sarebbe meglio fare? Sono inseribili nello scasso originale per humbucking? Quale P90 mi conviene scegliere? I Dog Ear o i soap? Grazie mille per ogni ragguaglio!
Radiohead In Rainbows
di From Under | 22 novembre 2007 ore 23:59
From Under scrive: Il nuovo "OK computer"? E' un'affermazione roboante, me ne rendo conto. Ma dopo molti, molti ascolti sono giunto alla conclusione che l'ultimo lavoro in studio dei Radiohead, "In Rainbows", sia veramente ai massimi livelli. Siamo ai fasti di "Ok computer" e "Kid A" e viene archiviata l'esperienza non proprio brillantissima di "Hail to the Thief", disco oscuro e macchinoso che aveva un po' freddato l'atmosfera.
L'altro nome del Rock
di From Under | 31 agosto 2007 ore 20:00
From Under scrive: La mia lettura estiva, quest'anno, mi ha offerto un ulteriore spunto di riflessione sulla musica rock e sul come la si vive dalle nostre parti. Mi è capitato tra le mani, regalo di un'amica, questa interessante raccolta di racconti firmata Enrico Brizzi (quello di Jack Frusciante...) e Lorenzo Marzaduri. E la mia iniziale diffidenza riguardo a uno degli autori si è presto trasformata in interesse crescente, che mi ha portato poi a divorarlo in poco tempo.
Addio Antonioni.
di From Under | 01 agosto 2007 ore 21:08
From Under scrive: Perché segnalare la dolorosa scomparsa di un grande maestro del cinema sulle pagine di Accordo? Perché Michelangelo Antonioni, oltre ad aver lasciato un segno indelebile nel cinema e ad aver rinnovato strepitosamente il linguaggio della Settima arte, ha anche portato sul grande schermo alcuni giganti del Rock con incredibile coraggio e sfrontatezza.
Lou Reed - Berlin, Arezzo 8/7/2007
di From Under | 13 luglio 2007 ore 09:43
From Under scrive: Per chi conosce bene Berlin questa recensione sembrerà normale, per chi non lo conosce, o non lo ama, potrà apparire un po' enfatica e su di tono. Premetto dicendo che non sono un maniaco di Lou Reed, nel senso che, pur considerandolo uno dei massimi esponenti della musica rock di tutti i tempi, non ho mai seguito passo passo la sua carriera e non ho tutti i suoi dischi. Ma Berlin è un discorso a parte, e chi lo conosce sa bene di cosa parlo. Brevemente, è un concept album ambientato nella Berlino del Muro, una storia d'amore e di morte, di droga e di disperazione che gli costò un quasi licenziamento dalla casa discografica e che segnò indelebilmente gli anni settanta (siamo nel 1973). Dopo l'euforia di Transformer e i successi di Bowie, T-Rex e Roxy Music il glam rock piegò verso una deriva nichilista che portò poi all'esplosione del punk e della new-wave. Ma passiamo all'evento di Arezzo.
Quel pomeriggio di un giorno da cani
di From Under | 08 luglio 2007 ore 19:26
From Under scrive: Cosa fare quando ti senti preso per i fondelli da un negoziante? Mi è capitato recentemente di avere a che fare con un tizio che mi ha trattato come un idiota. Non farò nomi, signorilmente, e poi voglio pensare che sia stata una giornata storta, magari aveva le sue beghe e non voglio rovinargli la reputazione per un episodio. Però è stato molto fastidioso e mi ha fatto riflettere una volta di più sul modo che hanno, a volte, i commercianti di strumenti di trattare i musicisti, e in special modo i chitarristi.
ES-125, what's?
di From Under | 29 marzo 2007 ore 16:20
From Under scrive: Salve a tutti. Vorrei focalizzare l'attenzione su un modello di chitarra hollow-body che mi è balzata all'occhio ultimamente. L'ho vista imbracciare a Thom Yorke ma mi è capitato di vederla in azione da vicinissimo mesi fa, in un concerto dei La Crus. Si tratta della Gibson ES-125. Ho cominciato le mie ricerche sulla rete ma non ho trovato molto, sono venuto qui su Accordo ma anche qui scarseggiano i commenti.Qualcuno sa darmi qualche dritta sull'oggetto in questione? So che non è più in produzione, e in effetti su E-Bay se ne vedono molte degli anni '50 e '60, addirittura degli anni '40, e a prezzi veramente irrisori per una Gibson d'annata. Mi chiedo: come mai costano così poco? E' vero che sono strumenti molto caratteristici, con un pick-up solo, P90, e senza spalla mancante, inoltre spesso sono molto "vissute", ma a me sembra uno strumento estremamente interessante. Thom Yorke lo usa quasi come un'acustica "sporca", e infatti ha un suono caldo, morbido che sa essere anche leggero per ritmiche, appunto, da acustica. Mi chiedevo come suonerebbe diretta sull'impianto, magari con la DI box e qualche pedalino per divertirsi. Esiste anche il modello con 2 pick-up e spalla mancante, ma non so perché questa nonnetta un po' vetusta mi intriga.
La macchina del tempo (in tutti i sensi)
di From Under | 14 novembre 2006 ore 17:38
From Under scrive: Cosa cambia quando invece di inserire il jack nella scheda audio e avviare il software di turno si inserisce il suddetto jack in un mixer vero e si avvia uno strano apparecchio di metallo pesante con due bobine che girano? Tanto per cominciare, non c'è uno schermo su cui seguire la traccia audio che si sviluppa come un elettrocardiogramma, non si "vede" quello che si sta facendo. E allora come faccio a editare il tutto? Semplice: non si edita. Non sto parlando della differenza di suono tra una registrazione analogica e una digitale, è una differenza che c'è ma può non essere importante per alcuni. Oggi lo standard del digitale è molto alto e, comunque, dipende dal genere che si suona e dal tipo di resa che si cerca e ognuno ha le sue ragioni più che legittime. Sto parlando della differenza di approccio del musicista, di cosa succede quando dalla regia ti danno l'ok e il nastro comicia a girare.
Dalla serie Riaffiorano, Loveless
di From Under | 05 settembre 2006 ore 16:12
From Under scrive: Attenzione! Questa è una recensione ad alto rischio-rissa, chi non ama il noise e lo shoegaze è pregato di non innescare reazioni violente!Detto questo, dagli scaffali della memoria mi è uscito un altro disco che testimonia il cruciale e interessantissimo passaggio tra gli anni '80 e gli anni '90, periodo di contaminazioni trasversali come pochi altri nella storia della musica rock.
Un'altra grande perdita: György Ligeti
di From Under | 19 giugno 2006 ore 20:21
From Under scrive: E' morto all'età di 83 anni uno dei più importanti compositori del XX secolo. György Ligeti era nato in Transilvania, Romania, ma aveva studiato e lavorato prevalentemente a Budapest. La sua famiglia fu sterminata ad Aushwitz, sopravvisse solo la madre. Negli anni '50 subì le restrizioni del regime comunista ungherese, che considerava la sua musica pericolosa perché "decadente".
Laughing Stock, il punto di non ritorno
di From Under | 08 maggio 2006 ore 01:04
From Under scrive: Parlare di un disco come questo è abbastanza difficile, però sento di doverlo fare, non foss'altro perché in questo periodo non riesco più a toglierlo dal lettore e mi sta invadendo la mente senza che io riesca a opporgli resistenza. E' come una nenia, una preghiera sonora, un rifugio mentale dove i contorni si sfumano e gli spazi si dilatano fino quasi al vuoto. Ed è assolutamente importante soffermarsi sul percorso di questo gruppo che, da un sinth-pop commerciale in linea col suo tempo è approdato ad una ricerca raffinata ed elegante, totalmente fuori da ogni contesto musicale dell'epoca, proiettandosi in una dimensione che non ha tempo e che ancora oggi è sorprendentemente attuale.
Dalla serie Riaffiorano: Grin.
di From Under | 28 marzo 2006 ore 10:31
From Under scrive: Questo disco è un'anomalia. Non so come definirlo in altro modo, ma tutt'oggi, a tredici anni di distanza, questo album dei Coroner continua a darmi la stessa inquietante sensazione. Difficilmente reperibile (anzi, se qualcuno sa dovre trovarlo mi informi!), io l'ho recuperato dalle mie catacombe ma è un po' danneggiato e pochi sanno darmi informazioni utili per trovarne un'altra copia.
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