...il tempo che passa....
Mi è capitato in questi giorni di incontrare, dopo molto tempo che non lo vedevo, un di me più vecchio "amico di battaglie musicali" ed immediatamente i ricordi sono subito riaffiorati, con il rispolverare le memorabili serate di quasi trent'anni fà, il divertimento nel suonare e cantare quello che piaceva sia ai presenti ma anche a noi, quindi serate all'insegna del: "si sapeva quando si iniziava ma mai quando si finiva".
Questo perchè era vecchia "tradizione", ma di pochissimi locali, ancora negli anni '80, con questa caratteristica ereditata dagli anni 50-'60, quando nei "Night-Club", da non intendersi però i "meretriciai" che all'epoca, ma ancor meglio già dalla fine degli anni '60, spopolavano, ma nei veri Club della Notte, le serate erano una miscellanea di chiacchiere della gente presente, qualche ballo molto soft, per scaldare l'atmosfera, il tutto condito in un insieme che andava fra la tarda sera, la notte e l'albeggiare stesso, mica come adesso che ci sono gli orari.
Posso dire di aver almeno vissuto, grazie alla musica e all'attività stessa, un periodo, anche seppure di riporto, paragonabile in parte agli anni '60, anche perchè la clientela che girava in quei posti aveva un'età in media attorno ai 40-45 anni e quindi null'altro che i ventenni degli anni '60, quindi persone che anagraficamente erano nate attorno agli anni '40, del secolo scorso e che con la stessa caratterizzazione, che portavano ad ogni serata musicale, mi sembrava di essere catapultato in quegli anni, con le conferme date dal bassista dell'epoca, dal saxofonista e dal trombettista, visto che avevano (più che meno) la stessa età del pubblico presente e loro già in quegli anni erano attivi nell'ambito musicale stesso nei locali di quel tempo.
E' vero comunque che molte analogie ci furono fra gli anni '60 e gli anni '80, perchè i quarantenni di quel periodo, in maggioranza, così dicevano e accomunavano i periodi storici, quindi i due decenni dove si vedeva la gente sorridere, piena di vita, di voglia di fare, di vedere...oggi invece, dopo questa globalizzazione, si è arrivati ad un punto dove nulla crea più stimoli particolari, i visi delle persone sono sempre più cupi, si può dire che la carica vitale, dell'essere umano stesso, almeno in alcuni lembi di terra, si sia spenta....ed ecco perchè, quando capita l'occasione e non solo al sottoscritto, si parla di un determinato passato e ancor meglio se vissuto, di un bel periodo storico, ma non con la solita scusante, data da psico-sociologi vari, recitante: "perchè quel periodo rappresentava la tua gioventù"....e belinate varie, ma solo da quello che ho visto esserci, allora, al decadere dello stesso, nel decorso dei decenni successivi.
L'atmosfera musicale ad una certa ora, dopo i brani d'intrattenimento, cantati, che vedeva classici degli anni '50- '60 (con "Dogat" che aveva per la serata esaurito la carica delle sue corde vocali) si passava, tutti quanti noi, ad un genere più "in"...solo strumentale e mi pare ovvio....dovevo pur bene alternarmi a "pestare i tasti e strappare le corde" vi pare?
A proposito quella particolare "atmosfera" che si propagava in sala (sempre per cercare di dare una definizione il più consona al nostro salotto stesso, qui dalle mie parti nella Liguria di ponente in lingua locale, ha un termine esatto...improponibile anche tradotto) era anche detta quella "del mal di pancia", ma non per la musica di certo, ma per un altro problema dovuto alla vicinanza, nel ballo stesso, fra uomo e donna....
I ricordi senza dubbio per ognuno di noi, ma anche per le diversità degli anni di nascita, sono differenti, ma chi ha avuto la fortuna di essere presente e di gustare certi ambienti, con tutte le relative atmosfere, di certo, troverà molte analogie con quanto ho descritto in questo mio spaccato di storia personale, sperando di non aver annoiato nessuno di voi con questo mio articolo.
Nostalgia? A dire il vero tanta! Però posso dire, oggi, con una valigia piena zeppa di bellissimi ricordi in musica.
Un saluto a tutti quanti voi!
Dogat.
Visto che stò rovistando dentro alla famosa "Valigia dei Ricordi" questo era un brano nostro, d'atmosfera, che avevamo in repertorio, che riarrangiai per chitarra e sax.
Link:
https://www.youtube.com/watch?v=BD7uBx9jT48