Dopo i consueti cinque secondi di estasi mistica comincio a girare con noncuranza tra i reparti.
"In fondo non mi serve nulla" mi dico.
Provo un paio di chitarre acustiche, mi lancio nell'unica stanzetta in cui regni un po' di quiete e in cui riposano tanti piccoli capolavori di marchiati Martin, Taylor, Gibson. Strimpello due note (un giorno metterò da parte il gruzzolo necessario per una J45).
Esco, bighellono, passo in rassegna un po' tutto l'universo Fender esposto, butto un occhio a qualche usato e poi mi dirigo nuovamente verso l'ingresso.
Ohibò. Proprio di fronte al bancone han sistemato una ventina di chitarre e bassi in versione saldi di fine stagione. Sono perlopiù Squier, Fender messicane e similari. Mi avvicino: manico storto (60€), truss rod difettoso (80€), meccanica difettosa (60€), altro manico storto...
Tutta merce perlopiù nuova ma difettosa, di livello comunque mediamente bassino. Ecco però che mi cade l'occhio su una biondina infilata in un angolo.
Manico e tastiera in acero, battipenna nero, due P90: Telecaster Custom P90, Squier - certo - serie Vintage Modified, crafted in Indonesia... 150€ (mi sale la pressione). Difetto? C'è scritto piccola crepa sul manico.
L'afferro (ahi, sento già che mi si è incollata addosso, piccola, ma ci conosciamo appena!). Gira e rigira, dov'è 'sta crepa? Eccola.
Più una scheggiatura che una crepa, a contatto col corpo, controllo bene, non mi impensierisce.
Ho sempre voluto una Telecaster con un P90 al manico, qui ce ne son due, può andare? Dai, attacchiamola a un ampli. Terribile, mi mollano un Crate da 100W che neanche nei miei incubi peggiori (tranquilla piccola, vediamo che si può fare), smanetto un po' coi potenziometri e tolgo lo standby.
La mano scorre bene sul manico, anche troppo per essere una Squier. E' bello dritto, i bending suonano belli puliti e non semra friggere niente. Ok, l'action è terribile, ma in ogni caso i tasti sembrano a posto. Suoniamo va' (ehi piccola, piano con queste avances).
P90 Duncan Designed, manico, bella risposta, chiudo un po' i toni ed esce un suono bello caldo e morbido - nonostante il Crate - sul pulito e decisamente ficcante sui crunch.
Switch.
Ponte: poco Telecaster ma bella piena, un bell'attacco, ma ancora molto calore e una discreta spinta in distorsione.
Switch.
Ponte-manico: cavoli è tornata la Tele (tesoro dov'eri andata a finire?). twang, twang! Insomma 'sti pickup non suonano male e la piccola orientale risponde.
Il manico è comodo, le venature dell'acero sono ben disposte e quella scalfitura non mi impensierisce. Il corpo -agathis se non sbaglio - è piuttosto bilanciato e pesa il giusto.
"Cavolo, ma sai che mi serve una Telecaster" e sto andando alla cassa (sì tesoro, fuggiamo insieme). Epilogo. Nuova, la piccola indonesiana, costa poco meno di 3cento euro, io l'ho pagata 150 e mi han pure fatto un po' di sconto su un paio di cavi che ho aggiunto. Ottimo feeling e buon suono, parliamo comunque di una chitarra piuttosto economica, sia chiaro.
A onor del vero a casa ho trovato anche un paio di tasti non perfetti, ma niente di che, e la scheggiatura non mi impensierisce.
Le ho levato le stringhe da scarpe che montava, ho preso un pacco di Rotosound Pure Nickel e ho affidato il tutto al mio guitarmigi personale - grazie Daniele - per un bel setup generale: c'è chi ha più tempo, passione e mano di me per queste cose.
Ora aspetto di metterla alla prova con il mio ampli. Giovedì? Speriamo. Intanto la piccola è stata battezzata: Cheyenne!
Vedremo se ho fatto un affare: 150€, per quanto pochi, non son comunque da buttare, però a ora mi sembrano proprio ben investiti.