di Jimmi [user #27100] - pubblicato il 15 maggio 2011 ore 20:02
Un piccolo racconto ispirato a fatti realmente accaduti. Per non entrare nella vita di nessuno ho cambiato i nomi e ialcuni particolari. Spero vi piaccia, un saluto a tutti !
Ieri sera sono uscito a farmi un giro e sono entrato in un locale per bere qualcosa. L' ambiente era tranquillo, la luce non troppo diffusa mi aggradava e dietro al banco in legno della birreria c' era una donna sui trenta, coi capelli alla maschietto ed un viso carino. Così sono avanzato verso il banco ed ho ordinato un bicchiere di vino rosso fermo. La ragazza mi chiede che tipo di vino gradisco ed io vedendo una bottiglia di rosso di montefalco di Arnaldo Caprai attraverso il mobile refrigerato che mi sta di fianco le dico: vorrei quello ! Lei sorride e si complimenta per la scelta. Mentre aspetto il drink che mi trasformerà in leggermente drunk, mi siedo ad un tavolo appartato di fronte al televisore appeso al soffitto e vedo che l' apparecchio è sintonizzato su una delle molte emittenti musicali che sono presenti nell' infinito dell' etere moderno. I video non mi dicono poi molto; facce giovani e sconosciute. La barista mi serve il vino, io le sorrido e la ringrazio. La temperatura del bicchiere al tatto è quella giusta; Bravo amico mobile refrigeratore ! Hai fatto il tuo dovere. Avvicino il calice alla bocca, chinando la testa all' indietro e nel mio campo visivo appare un trafiletto a fondo schermo che riporta una scritta: Bubu ti amerò per sempre ! Grazie per l' affetto e l' attenzione che mi dai ! Questi messaggi si susseguono variando di poco i contenuti, sono le dediche che i Teen agers si fanno tramite SMS ascoltando canzoni alla TV. Penso ....... ai miei tempi le dediche si facevano alla radio, non alla TV ! Nel frattempo un altro sorso di vino è sceso nella mia gola ed i fumi del primo sono in esplorazione nel mio cervello ..... sembra abbiano trovato qualcosa che mi piace ricordare. Assorto nei miei pensieri sento solo un brusio di sottofondo e rifletto sul fatto che la musica nell' adolescenza scatena in noi reazioni molto forti. Da bambini la musica è percepita come un gioco, è un elemento che inizia in maniera ludica, legata al nostro primordiale istinto del ritmo, non ci rendiamo conto appieno di quello che ascoltiamo, ma ne restiamo ugualmente affascinati. Poi crescendo, ci arricchiamo di conoscenze concettuali ed associamo la musica a stati d' animo differenti. Durante la pubertà ed arrivando all' adolescenza più avanzata, la musica assume significati legati a sentimenti più intensi, come l' attrazione fisica e l' amore per una ragazza. I fumi dell' alcol del terzo sorso hanno raggiunto quelli degli altri due e sono giunti in un luogo che mi fa rivivere un momento intenso della mia vota musico-affettiva. Completamente perso nei meandri della mia memoria, mi sovviene un immagine di una sera di novembre di molti anni fa. Il locale è sparito attorno a me e mi trovo nel sagrato antistante alla chiesa del mio paese. Sono le undici e tre quarti di sera e ho appena finito di provare con il mio gruppo, gli Autobloccanti. Ci stiamo tutti salutando ed Ale, il batterista, sta salendo sul suo tubolare per avviarsi a casa. Fa per mettere in moto il motorino, ma questo non ne vuol sapere di partire. Lui spinge sempre più forte sulla pedivella dell' accensione .... bram .... bram ..... bram .... niente ! Noi gli siamo attorno, ad un certo punto gli sorge un dubbio ??? Apre il tappo della miscela ed esclama: Porca T.... !!! No i capiamo subito la situazione e sapendo che lui è l' unico ad abitare a tre kilometri di distanza, non potendo andare a casa a mezzanotte a tirare fuori i nostri motorini dai garage senza incorrere nei nostri genitori, pensiamo a come portare a casa Ale. Ad un certo punto a Luca viene un idea. Vado a chiamare lo "zio" Matte dice !! Matte è un chitarrista acustico che ci dà delle dritte e ogni tanto ci viene a trovare in saletta. Luca corre in cabina telefonica ( eh si! allora il cellulare non ce l'aveva nessuno) e chiama Matte, lui farfuglia un po' e poi accetta. Matte arriva a minuti a bordo della sua Punto bianca, apre la portiera e dice: chi mi accompagna ??? Io per tutta risposta salgo sul sedile posteriore e Sabri, la cantante mi segue. Ale sale davanti e si parte. Matte ci sfotte un po' e mi chiede se ho imparato il solo di "Sweet child o' mine", io rido e lo mando affanculo. A un certo punto si ferma e tira fuori un nastro..... lo inserisce nel suo Philiphs e riparte. Slash attacca con la chitarra acustica, è "You're crazy" dall album "Lies" Io mi giro verso Sabri e in un attimo la brillantezza di quel suono cristallino, hanno trasformato il volto di Sabri nella cosa più attraente che abbia mai avuto la grazia di vedere. Non ce la faccio a staccarle lo sguardo di dosso .....studio il suo viso estasiato, cogliendo i particolari delle sue labbra la cui forza e consistenza si percepisce a distanza. PUM !!! Sento una manata sulle spalle !!! Azz!! Hey jimmi !!! cosa ti sei addormentato ?? Il mio amico Roberto è entrato e mi ha visto perso nei miei pensieri. Ciao Robby ! Come va ?? Bene bene mi fa lui. Cominciamo a chiacchierare e poi chissà cos' altro succedera? Una cosa è certa, se mi capitasse di incontrare Sabri potremmo farci due risate in amicizia. Stamane mi sono svegliato felice. Io e Robby ieri sera abbiamo parlato tutta la sera in complicità. Peccato che Sabri non ci fosse.