Piccola ma necessaria premessa: come chitarrista sono abbastanza scarso. Ma non è autocommiserazione, è la semplice verità perchè sono completamente autodidatta e non è che abbia chissà che talento, però ho abbastanza esperienza e ho sempre suonato in gruppo cercando di fare bene quello che di cui sono capace, senza voler strafare.
E così, concerto dopo concerto, prova dopo prova, nel giro di dieci anni mi sentivo sempre più a mio agio sul palco, superando così un problema che mi si presentava alle prime performance live: un tremito incontrollabile alla mano destra ed un irrigidimento della sinistra, dovuti alla tensione nervosa.
Poi ho smesso di suonare per circa due anni, purtroppo i ritmi della vita moderna non si conciliano sempre con i nostri hobbies. Non che i nostri padri lavorassero meno di noi, anzi, ma questo è un altro discorso.
Da novembre dell'anno scorso ho ripreso l'attività in un gruppo che fa solo musica propria e, a seguito delle loro proposta, mi sono lanciato con entusiasmo nel progetto. Ovviamente, per una band che esegue prevalentemente brani propri, le principali vetrine sono rappresentate dai concorsi.
E via a spedire demo e registrazioni; puntuali arrivano i riscontri.
Ecco però che, durante le prime esibizioni, riemerge quel vecchio, fastidioso, angosciante problema: il tremito incontrollabile alla mano destra, che rende impresa ardua eseguire anche il più semplice dei riff. Figurarsi gli assolo..
Ho provato a fare respiri profondi, ginnastica di riscaldamento per le mani, pensieri felici. Ma niente. E la performance ne risente.
Forse è l'idea di essere sotto esame ad innervosirmi, infatti il problema si presenta solamente a concorsi, con giurie che spaccano il capello ad ogni nota.
Se avete avuto la pazienza di leggere fin qui, avete qualche consiglio?