di perrynason [user #17170] - pubblicato il 10 settembre 2011 ore 02:31
Ogni tanto mi capita di rimanere incantato dal lavoro delle retrovie. Prendi questa orchestrona di Stevie Wonder: tutti musicisti pazzeschi, compresi i fonici che per mixare una carovana del genere devono avere una taglia di calzoni XXL. C'è un tiro micidiale, tutti suonano benissimo e va beh! Ma le orecchie mi portano là dietro, tra basso e batteria e mi accorgo di quale lavoro macinano quei due "ragazzoni". Arrivo al minuto 3.15 del pezzo e rimango a bocca aperta: basso e batteria si prendono a braccetto, salutano tutta la banda, vanno a prendere una boccata d'aria sull'Everest e tornano qualche battuta dopo, giusto per rimettere tutto in carreggiata. Al minuto 4.12 il bassista comincia a dare spintoni in levare da far tremare il palco, sposta di peso tutta l'orchestra qualche metro avanti e rientra come nulla fosse. Robe da urlo! E mi chiedo: ma fra tutti quegli spettatori che ballano rapiti col sorriso sulle labbra, chi se ne è accorto?
Si sa, la batteria pesta e tutti percepiscono quantomeno un allegro baccano, ma c'è un sacco di gente, pure appassionata di musica, che ammette candidamente di non capire cosa fa la chitarra con meno corde! Bassisti e batteristi, meravigliosi ingegneri delle retrovie, dovrebbero farvi un monumento!