Buongiorno, so di toccare un argomento caldo che rappresenta la discussione preferita nei forum: quanto la tecnologia ci condiziona nelle scelte di produzione e quanto si rende indispensabile. Non di rado vedo utenti, semiprofessionisti, ma anche professionisti affermati, "idolatrare" un certo tipo di tecnologia. E' opinione diffusa che senza alcuni software o elementi hardware non si possa realizzare un lavoro di tipo professionale. Non dobbiamo mai dimenticare che ogni tecnologia, di qualunque tipo e natura essa sia, è stata creata per un solo scopo: consentire ad un essere umano di avere strumenti per svolgere al meglio il suo lavoro di tecnico, creativo, artista, ecc. ecc. E' enormemente sbagliato pensare di essere in grado di lavorare solamente perchè si possiede un sistema tecnologicamente avanzato. Non è sufficiente. Quello che conta di più è la cultura, conoscenza, abilità e competenza che si possiede, perchè solamente la combinazione di questi elementi potrà permettere di utilizzare la tecnologia al pieno delle proprie possibilità. Conoscere significa anche avere una certa predisposizione nell'accettare il continuo trasferimento di innovazione tecnologica. Facciamo un esempio pratico: in questi ultimi due anni abbiamo assistito ad una vera rivoluzione tecnologica rappresentata dall'IPAD della apple. Questo strumento ha consentito la definizione di un nuovo sistema di didattica e aperto nuove possibilità anche dal punto di vista artistico al punto che le grandi aziende dell'industria musicale propongono da tempo strumenti virtuali per la nuova piattaforma che nulla hanno da invidiare alle versioni classiche.

Lo stesso processo evolutivo della tecnologia è dovuto alla richiesta sempre maggiore da parte dell'utenza di avere funzioni e strumenti sempre più in grado di semplificare l'immissione e l'editing in tempo reale delle informazioni sonore. Sbagliano coloro che osteggiano l'innovazione perchè dimostrano avere un approccio sbagliato al processo di creazione dell'idea musicale e sonoro. Ricordo quando a metà degli anni'90 tenevo seminari di tecnologia musicale nelle Accademie musicali e nei Conservatori italiani: c'era una nutrita schiera di musicisti che era sempre contraria non solo all'utilizzo delle tecnologie stesse ma alla loro integrazione nel sistema didattico perchè dicevano che avrebbe tolto ai musicisti stessi la capacità di creare con il solo utilizzo della mente. Sbagliavano in pieno perchè anche allora questa magnifica creazione poteva avvenire grazie ad altre tipologie di tecnologie che però non consentivano un rapido sviluppo del pensiero musicale nonchè la possibilità di correggere agevolmente gli eventuali errori commessi. Da allora di passi ne sono stati fatti moltissimi ed ora tutti i centri formativi più importanti hanno percorsi tecnologici. L'importante è di essere consapevoli che la capacità di intendere e di volere è quella meravigliosa caratteristica umana che risulta necessaria e indispensabile per lo sviluppo di un processo creativo supportato dalla tecnologia.