A ricordarle tutte. La prima e' stata una semiacustica regalata dallo zio. Buche ad effe, tutta nera con binding bianco. Non ho imparato su di questa, la tenevo perche' era bella da vedere. Poi una ibanez elettrica da pochi soldi, non ricordo il modello. Mi ci misi d'impegno ed imparai i primi accordi. La vendetti dopo una crisi di identita'! Passarono diversi anni ma poi mi catapultai nel mondo delle sei corde. Arrivo' prima una Takamine elettroacustica da 400 Eur, la eg330sc... La prima chitarra un pelino piu' seria o che comunque suonava bene.
Cominciai ad imparare tante cose ed a capire come muovermi. Arrivarono le prime festicciole in cui mi scopri' cantante-chitarrista: sceglievo con cura le canzoni in base agli accordi che avevo imparato. Le affiancai una stratocaster della SX ed un ampli da 10w. Grande fu la meraviglia per questo strumento!
Non so bene perche' ma cambiai la Takamine per una ibanez RG320... Periodo metal durato pochissimo. Pero' la chitarrina era buona! La vendetti e aggiungendo dei soldini presi la Epiphone Les Paul standard. Non mi piacque granche'. Presi anche un ampli piu' potente, un Laney di cui non ricordo la sigla. Cambiai la les paul per una 12 corde semiacustica della Takamine preso com'ero dal desiderio di cimentarmi con piu' corde (leggi wish you were here). Passata l'ubriacatura la permutai con una semihollow della Musima vecchia di 30 anni ed una ibanez metal oriented che vendetti subito.
Mi ero messo in testa di rimettere a posto la musima intervenendo da solo con verniciatura e tutto il resto. Ho una buona manualita' ma ho preteso troppo come primo progetto: big mistake! Incazzatissimo ho gettato i pezzi di legno nel cassonetto e tenuto le meccaniche che non si sa mai... In tutto questo arco di tempo avevo tenuto la strato sx. Anche mio figlio ogni tanto la suonava ma lui era impegnato (lo e' tuttora) ad imparare sull'acustica. Presi nuova di zecca una ibanez montage msc700.
Gran bella chitarra ma peccato non fosse ne' carne ne' pesce. Mi resi conto che era per mani piu' esperte e con una destinazione di utilizzo ben precisa. La sostitui' con una Yamaha CPX700 ed un pickguard completo di pu, switch, potenziometri e tutto il resto smontato da una strato americana del 2007 che ovviamente montai sulla strato sx. Di questa tutto era ok tranne il manico, una vera schifezza. Decisi di venderla col nuovo setup ad un prezzo assurdamente alto e ci riusci' pure. La CPX700 era davvero ottima ed ovviamente (!) la vendetti dopo qualche mese per finanziare l'acquisto di una G&L s-500 tribute ed un combo Black heart Handsome Devil da 15 watt.
Gia' cominciavo a ragionare... Vi ho aggiunto un multieffetto korg g3000, una drum machine, un mixer, un microfono e ancora qualche altra cianfrusaglia... Nuovo colpo di testa per una Les Paul che in qualche modo avevo "rivalutato" e la G&L prese il volo (e' quella che rimpiango piu' di tutte!). Dopo la seconda esperienza con la LP decisi definitivamente che non faceva per me. Presi una simil strato e barattai il multieffetto con una ibanez rg370dx con un tizio convinto che la chitarra fosse rotta perche' non riusciva a regolare il ponte dopo il cambio corde. La misi in sesto come nuova e la vendetti perche' non era il genere di chitarra che faceva per me. Presi poi una telecaster squier tanto per provare e mi piacque tantissimo. Ecco perche' la barattai con una jaguar like di dubbia provenienza visto che ero in periodo surf! Dopo aver rotto le palle all'infinito con Misirlou, la vendetti. Presi una chitarra jazz, la Ibanez AF85, splendida da vedere e da maneggiare.
Ficcai su le corde lisce per vedere l'effetto che faceva. Bello bello. La cambiai velocemente con una B. C. Rich stratocaster custom del '90.
Ottima chitarra. L'ho apprezzata tanto anche se non era una vera strato. Sono riuscito a piazzarla ad un buon prezzo e per un paio di settimane maltrattavo solo l'acustica. Poi ho preso una Squier stratocaster standard alla quale feci ogni genere di modifica immaginabile aggiungendo e togliendo pezzi provenienti da ogni parte del globo terracqueo.
Le accostai una telecaster della bakers che faceva vomitare come settaggio visto che quei pirla avevano sbagliato a misurare le distanze per fissare il ponte (il tizio che me l'ha venduta diceva che non c'era verso di accordarla e la presi per due lire e poi spostai il ponte facendo dei nuovi buchi). Un mio collega decise di mettere in vendita la sua Epiphone ES-335 Dot natural e giusto perche' mi avanzava qualche soldino decisi di prenderla. Bella chitarra, davvero, ma... ancora non ero contento.
La Stratocaster rimase la chitarra d'elezione, se vogliamo, la bimba dalla quale tornavo regolarmente e quella che preferivo tenere tra le braccia. Dopo tante peripezie decisi che (forse) avevo trovato il giusto strumento per me e che magari potevo arrischiarmi a spendere qualcosa in piu' per una "vera" Stratocaster. Ho scelto col cuore ovviamente e l'ho portata a casa.
PS (Alcune foto sono originali, altre tirate giu' dalla rete)