E’ da un bel po’ che sto aspettando di mettere le mani su questo oggettino. Non è un diminutivo, è proprio lei che è piccola: una zero 12 tasti cut-away. Sorvolo sul fatto che l’unico esemplare disponibile in Italia – e praticamente in tutta Europa! – me lo sono fatto soffiare da sotto il naso sei mesi fa (già ne ho scritto), quindi sono stato sul punto di acquistare dagli USA, ma tra spese di spedizione e tasse di importazione mi sarei mangiato tutto il vantaggio di un prezzo più che allettante. Così dopo una lunga e accorta investigazione degna di Johnny English, per la quale ho trovato e smosso contatti impensabili, grazie a una soffiata sono riuscito a prenotarmi per la prima fornitura in arrivo presso un teutonico cyberstore, ancora prima che questo aggiornasse il suo catalogo on line! Ma ho dovuto armarmi di santa pazienza e mettermi in coda. Lunga coda. Al momento della prenotazione la data di arrivo dell’oggettino era fissata per settembre, poi rinviata a novembre.
Dunque ora dovrei gioire, ma alcuni giorni fà ho appreso che la spedizione è stata nuovamente rinviata alla metà di dicembre. Duro colpo. Mi servirà una pazienza sempre più santa perché si va a Santa Claus! Ma ormai non me la prendo più di tanto. Con impassibile distacco degno di un monaco tibetano domino la GAS in totale autocontrollo, comincio perfino a dubitare che l’oggettino esista, ma trovo grande conforto nella notizia che la casa produttrice sta mantenendo bassa la produzione per garantire alti livelli qualitativi. Quindi l'incontro sarà sublime!
Ma la vera forza fisica e spirituale che mi consente di affrontare questa dura prova la traggo dalla notizia che nel frattempo il prezzo dell’oggettino sul mercato europeo è lievitato del 50%, cosa che ha fatto parecchio ingrossare il mio affare!...
Così mi preparo a un gran bel regalo di Natale. Sempre che le renne del Babbo non vengano sviate dalle variazioni dell’inclinazione dell’asse terrestre.