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Timmons e il suo plettro
di
alessioshy
[user #12445]
- pubblicato il
15 maggio 2012 ore 21:58:08.
A proposito di Timmons... quanto conta il plettro nel suono di un chitarrista?
Tutto?
Lasciamolo dire a lui!
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La scelta del plettro è ...
di
xstrings
utente non più registrato
commento del
15/05/2012 ore 22:52:03
La scelta del plettro è sempre molto personale, quando suono a casa ne uso diverse tipologie in base al genere musicale.
Il plettro che usa Andy nel video è "appuntito" quindi più preciso nello shred ma per suonare ad esempio parti in clean, magari con un filo di compressore ed un po' di chorus preferisco plettri più morbidi ed affusolati perchè mi danno l'impresione che il suono ne guadagni in dolcezza e rotondità oltre al fatto che personalmente gestisco più facilmente la dinamica della plettrata stessa.
Ovvio che dal vivo non stiamo li a cambiare plettro per ogni pezzo quindi conviene sempre trovarne uno un po' adatto per tutto. Ultimamente non mi trovo male con i Techra che Accordo ha regalato ai partecipanti dell SHG 34, non troppo morbidi, non troppo rigidi, insomma una buona via di mezzo
Rispondi
.. mmh non lo so
di
jakketta
[user #31901]
commento del
16/05/2012 ore 02:04:10
Il plettro come le corde sono cose molto soggettive e ci si può trovare bene con un tipo piuttosto che con un altro, ma ho visto gente suonare con pezzi di tessere telefoniche o un cartone del biglietto da visita piegato in quattro ( non dimentichiamo che il buon vecchio gibbons usa un pesos ..) e suonare da dio ... quindi non lo .. più studio e miglioro e più capisco che il suono è nelle dita di chi fa musica .. poi il resto è tanta poesia !!
Rispondi
Gibbons
di
alessioshy
[user #12445]
commento del
16/05/2012 ore 11:40:11
mi ero scordato di Gibbons... grazie per l'input!:-)
Rispondi
Plettrology
di
paoloanessi
[user #32554]
commento del
16/05/2012 ore 08:42:29
Grande Alessio !!
Personalmente, ho il plettro da tutti i giorni, che mi permette di passare da una lezione jazz, a un blues, allo shred rock al funky, un unico strumento (chitrarra) molto versatile, con un unico plettro, e la mano che adatta e plasma il tutto in base a ciò che devo suonare !
In studio è l'opposto, il turno base è fatto cosi : prima ora, determinazione delle parti sullo strumento, seconda ora, memorizzazione, andando avanti a loop a ripetere la parte scelta e/o composta, assestando il suono dell'ampli, e cambiando circa 20 plettri, fino a trovare il giusto feel e sound, ultima ora preghiere e records !
Paolo Anx
JazzRock
Rispondi
NON è il plettro che ...
di
Kata_ts
[user #2290]
commento del
16/05/2012 ore 10:17:53
NON è il plettro che ti fà 'suonare' bene, ti aiuta a trovare un "punto di contatto" con il tuo strumento. Niente altro.
Alla fine ... comnunque sia chi SUONA sei sempre e SOLO TU ;oP
WiWa!
Rispondi
materiali, durezza, punta...
di
alessioshy
[user #12445]
commento del
16/05/2012 ore 11:39:07
Questo è un argomento annoso, non trovate? un pò come Eric Johnson sosteneva che riuscisse a suonare solo con i dunlop jazz III rossi, per il loro materiale e quindi Dunlop ne aveva fatto un nuovo stock (erano fuori produzione).
Verissimo Paolo, il plettro "da tutti i giorni" è il nostro, quello con cui si fa tutto e credo sia uno strumentino importantissimo che va scelto accuratamente...giusto Marco, non scordiamo che diverso materiale = diverso suono!
Antonello io lo reputo parte del suono finale, a seconda di come lo si tiene, se inclinato o dritto e a seconda di quanta forza si usa, il materiale risponde e interagisce con la corda...io sono passato al tortex 0.60 (quello arancione) e anche se morbido e senza punta, mi trovo benissimo e uso sempre quello, pur suonando generi che non dovrebbero avere nulla a che fare con quel plettro..
quindi hai ragione quando dici "chi suona sei sempre e solo tu"..con tutte le scelte del caso :-)
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