di stefano58 [user #23807] - pubblicato il 05 giugno 2012 ore 00:58
Se il progressive è nato come corrente del rock che tentava di progredire dalle influenze blues degli esordi verso una complessità che riunisse varie matrici , dalla classica , al jazz e il folk passando per l’elettronica, allora tra i pionieri di questa ondata va ascritto il nome di un gruppo che ebbe meno notorietà rispetto ad altre formazioni ma che riuniva in se proprio tutte le caratteristiche che una band progressive doveva avere.In primis , l’uso di uno strumento come il violino , che accennando ora spunti classici ,ora echi folk , riusciva a duettare con la chitarra nei momenti più rock e fusion arrivando a lirismi degni di nota.Sto parlando dei britannici Curved Air ( nome derivato da un album di Terry Riley ,compositore minimalista americano ) , che avranno nella fascinosa cantante Sonja Cristina il loro anello di congiunzione tra le numerose (troppe ) line-up che si susseguirono negli anni.Tra i vari componenti , oltre al violinista Darryl Way e il tastierista/chitarrista Francis MonKman , principali autori dei primi lavori , si nota l’approdo nel 1975 di un giovane Steward Copeland , poi strapazzatore di pelli nei Police , che suonò per un paio di anni fino allo scioglimento del gruppo , sposando anche la bella Sonja.
L’album d’esordio , air conditioning , fu uno dei primi “picture disc” della storia , e alterna diverse ambientazioni musicali , in pieno stile prog , passando da ballate pop a rock più energici ,con il violino a rammentare le passioni classiche e la voce di Sonja Cristina a fungere da narratrice a volte nervosa e a volte onirica , in un susseguirsi di intuizioni spiazzanti e trovate più furbette.
Vivaldi è il brano che più racchiude lo spirito della band , lungo come i tempi reclamano , con un crescendo che accompagna l’ascolto verso il finale psichedelico e scenografico.
Nonostante la vita breve ( ultimamente sono riapparsi per qualche data una tantum ) , i Curved air hanno lasciato lavori assolutamente godibili che non sembrano risentire del tempo trascorso , dove si può trovare materiale innovativo per quel periodo ma che , ancora adesso , possono fare impallidire molte produzioni odierne .
Certo , sempre avendo cura di aver lasciato un posticino nel cuore per quel movimento musicale importante e pioneristico che fu il progressive dei primi anni ’70.