Trapani
Tre morti li ha provocati direttamente, il 15 gennaio 2011, urtando con la sua Bmw lanciata a 120 chilometri orari la piccola Seicento sulla quale viaggiava una famiglia. Il quarto, il capofamiglia unico sopravvissuto, se l’è portato sei mesi dopo la disperazione e la voglia di «ricongiungermi a mia moglie e ai miei figli».
Ma Fabio Gulotta, 22 anni, l’investitore, non ha mai fatto un giorno di carcere in questo anno e mezzo e mai ne farà: ieri il giudide dell’udienza preliminare di Marsala, Vito Marcello Saladino, lo ha condannato a due anni con la pena sospesa, con un patteggiamento. Riconosciuto colpevole di omicidio colposo plurimo aggravato dallo stato di ebbrezza alcolica ma non abbastanza per scontare una pena. Anzi, come rivela l’avvocato di parte civile Claudio Congedo, non gli è stata nemmeno revocata la patente. (Fonte La Stampa)
Certo non c'entra niente con chitarre e ampli e pedali, ma queste notizie che oramai sono la norma, io come molti non riesco proprio a considerarle normali, non mi ci abituo. Qui non si tratta di chiedere uno stato di polizia, ma solo di applicare una giustizia giusta. A tale scopo comincio a rivedere il mio giudizio sulla proposta di legge che prevede la responsdabilità civile dei giudici. Se la legge attuale è carente e nessuno pensa di modificarla perchè troppo presi dallo spread, legge salva Italia e compagnia cantando, mi chiedo perchè applicare una legge gia sbagliata in partenza in modo così elastico, al punto tale da tutelare in maniera così esagerata chi ha commesso il reato e annullare ogni diritto della vittima, ma sopratutto mi chiedo: Possiamo noi cittadini fare qualcosa visto che lo stato non fa nulla? Anche perchè esiste una sola verità: LO STATO SIAMO NOI.