Buongiorno a tutti. Il problema di ogni chitarrista che suona dal vivo e che fa cover di diversi generi é, ovviamente, l'attrezzatura giusta. Se suono una canzone dei Metallica dovró usare ampli Hi-gain e pick up con una grande uscita. Viceversa, se suono i Red Hot necessiteró di suoni piú puliti e dei Single coil. Se in un live dovró fare cover di entrambi giungono i problemi: ammettendo che l'ampli possa gestire piú suoni (come puó essere una testata a 4 canali), necessiteró cmq di piú di una chitarra. Ovviamente per diversi motivi (spazio e sopratutto soldi), spesso non si possono coprire le sonoritá richieste e si deve per forza giungere a dei compromessi, ovvero il pick up. E qui scattano ricerce in ogni dove, consigli dai siti dei costruttori di pick up (qual'é il pick up piú adatto per...?), ricerche sui fantomatici "pick up finder" ma spesso ne rimaniamo delusi. Come avrete giá capito, cari lettori, io mi trovo pienamente in quella situazione. Con la mia band facciamo cover rock spaziando in diverse sfumature (Metallica, Guns n Roses, Red Hot) e dopo prove ed acquisti vari (molti dei quali completamente sbagliati per i miei gusti) ho trovato finalmente la tipologia di chitarra perfetta per il mio stile: una set-in con corpo in mogano, manico in acero, top in acero fiammato, tastiera in palissandro, scala 25.5", 24 tasti, ponte fisso, 2 Humbucker. La chitarra é perfetta e mi calza a pennello, il problema ora é l'elettronica. Di serie montava l'accoppiata classica Jb-59, ma il JB al ponte non mi piaceva proprio (poco corposo per generi spinti, risposta quasi ritardata sulle basse frequenze, insomma non mi piaceva). Ho provato un Duncan Distortion e le cose sono migliorate parecchio (ho perso in versatilitá ma sicuramente era piú consono al mio stile/tocco/gusto) ma non contento ho provato pure un Invadere ed un D-activator X della DiMarzio e li ho trovati perfetti come PU da ponte. Quindi un ostacolo é stato pienamente risolto. Ora a non convincermi é il '59... Un bel pulito indubbiamente, ma tendente troppo alle alte frequenze, infatti negli assoli tendeva ad essere quasi stridulo e splittato perdeva troppo segnale... Su un'altra mia chitarra ho invece un'altra accoppiata celebre: Crunch Lab e Liquifire. Accappiata impeccabile, ma a mio parere il Liquifire ha il problema opposto del '59 cioé troppo scuro e con troppa uscita (per chi fosse interessato completo l'argomento aggiugngendo che il Crunch Lab é un pu da ponte davvero eccezionale: ottimo livello di uscita, precisione su tutto lo spettro di frequenze utilizzabili, per ogni genere di rock si comporta come pochi. Unico difetto: perde di definizione nelle accordature ribassate, secondo me, cosa che riuscivo a sentire anche nelle performance dello stesso Petrucci). Ora mi rivolgo a voi chitarrari incalliti, tecnici specializzati. Puó esistere in PU da utilizzare al manico (qualsiasi marca) con un'uscita media da poter arpeggiare bene, tondo negli assoli e che non perda le palle una volta splittao? Mi rendo conto che si va molto a gusti, ma sarei curioso di sentire cosa ne pensano in molti. Grazie a tutti per la collaborazione!
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