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Intonare la Telecaster 60 anni dopo
Intonare la Telecaster 60 anni dopo
di [user #3] - pubblicato il

La chitarra è uno strumento imperfetto, a intonazione precaria, in cui quanto più il suono è chiaro e definito, tanto più si notano le imperfezioni. Quando Leo Fender comincia a lavorare al progetto di quella che sarebbe diventata la Telecaster, si accorge che dovrà superare un ostacolo: la chitarra elettrica a corpo solido mette in risalto in modo drammatico le imperfezioni di intonazione, molto più che sull'acustica. Nasce il ponte a tre sellette, ma per molti non è sufficiente. Ecco alcune tra le soluzioni più diffuse.
Si sa che la chitarra è uno strumento imperfetto (mi risparmio la lezione di fisica, se mai ve la trovate in rete), a intonazione precaria, in cui quanto più il suono è chiaro e definito, tanto più si notano le imperfezioni. Ecco. Quando Leo Fender comincia a lavorare al progetto di quella che sarebbe diventata la Telecaster, si accorge che dovrà superare un ostacolo: privata di gran parte delle armoniche che rendono complesso il suono dell'acustica, la chitarra elettrica a corpo solido avrebbe messo in risalto in modo drammatico le imperfezioni di intonazione, molto più che sull'acustica. A maggior ragione con un pickup potentissimo, ficcato proprio accanto al ponte, a rilevare le sfumature più sottili.

Per questo la sua chitarra solid body nasce con un ponte dotato di tre sellette (bellissime, in ottone) separate e regolabili, ciascuna per una coppia di corde, che pur non raggiungendo un'intonazione perfetta consente comunque una buona approssimazione, anche grazie al maggior calibro delle corde (quanto più la corda è sottile, tanto più si altera quando la si preme) e a materiali più sostenuti (la corda più rigida e tesa è più faticosa, ma si altera di meno) usate all'epoca.

Col passare del tempo qualcuno comincia ad accorgersi che - specie su SI e MI cantino - la regolazione ottimale è un sogno, spesso il compromesso non è sufficiente. Come sempre il pragmatico Leo non perde tempo a modificare l'esistente: lascia la Telecaster com'è e inventa di sana pianta un'altra chitarra (la "Stratocaster", immagino che qualcuno l'abbia sentita nominare) sul cui ponte è possibile regolare l'intonazione delle singole corde.

Nota. Il problema in realtà non affligge tutti. Un ponte Telecaster tradizionale è più che sufficiente per i chitarristi col tocco più leggero (premono poco sui tasti, minimizzando l'effetto) o molto sensibili (compensano con la pressione delle dita). Ma per altri, con mano pesante e ferma volontà di continuare a usare una Telecaster tradizionale, può essere un dramma.

Come sempre, anche con il ponte Telecaster la necessità aguzza l'ingegno. E allora ecco alcune soluzioni escogitate con gli anni per rimediare a un problema che assilla i chitarristi per oltre vent'anni, con ponticelli Telecaster le cui sellette cambiano forma e materiale. Nascono in acciaio...

Intonare la Telecaster 60 anni dopo

...poi diventano d'ottone... 

Intonare la Telecaster 60 anni dopo

...tornano d'acciaio, poi a fine anni '50 diventano filettate...

Intonare la Telecaster 60 anni dopo

...a metà anni '60 sono di nuovo in acciaio con una scanalatura per lato...

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ma restano sempre tre e si portano appresso i loro problemi di intonazione.

Più o meno nel 1973, Fender modifica la recentissima - all'epoca - Custom (quella con humbucker al manico) proponendola con un nuovo ponte simile al Telecaster standard, ma con sei sellette. L'intonazione è perfetta, anche se alcuni sostengono che l'insieme sia molto meno stabile del tre sellette e faccia perdere twang e sustain (potrebbe anche essere). Questo ponte dura quanto la Custom, fino al 1979 circa, ma ricompare tre anni dopo come gadget nella custodia della serie originale Telecaster Vintage '52 prodotta a Fullerton.

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Nel 1981 nasce la serie Gold-Gold, chitarre con hardware placcato oro che seguono la The Strat e costano al produttore più di quanto costino all'acquirente. Tra queste una Telecaster che sembra un magnaccia nero di New Orleans, la Black and Gold, con un ponte a sei sellette così massiccio e kitsch da diventare quasi bello. Ma dura un attimo e sparisce. 

Intonare la Telecaster 60 anni dopo  

Il pickup a tre sellette in ottone torna nel 1981 con la Telecaster Vintage, prima nella versione giapponese poi americana a inizio 1982. È usatissimo anche oggi e probabilmente è il ponte Fender più diffuso al mondo.

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Nel 1983 si avvia l'uscita di scena di Cbs da casa Fender. La serie Standard ed Elite non può essere definita "canto del cigno" perché si tratta di chitarre totalmente fuori linea, sbagliate, irrispettose di una tradizione ultratrentennale. La Telecaster acquista un orrendo ponte fatto da Schaller, a sei sellette top-loading (le corde non passano attraverso il corpo), tanto brutto quanto destinato a sparire rapidamente.

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Con l'avventura di Bill Schultz nascono le linee American Standard. La Telecaster ha un nuovo ponte American Standard senza bordi rialzati, più lungo, con di nuovo le corde che attraversano il corpo, anche se i fori sono davanti alle viti di fissaggio anziché dietro. Ma va bene così, esteticamente il nuovo ponte si sposa bene con i nuovi modelli e disturba meno chi suona. Ovviamente resta il classico ponte a tre sellette su tutte le riedizioni Vintage, in produzione di serie e Custom Shop (questo dal 1989 in avanti). 

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Colpo di scena finale (forse) tanti anni dopo, nel 2008, quando la Telecaster American Standard compare con un ponte rinnovato, sempre inclusivo del pickup, ma dotato di sei sellette tipo Stratocaster in acciaio.

Intonare la Telecaster 60 anni dopo

Nel frattempo, non sono mancati i colpi di genio da parte di utilizzatori di Telecaster e produttori di parti aftermarket. Primo tra tutti Danny Gatton, appassionato del suono delle sellette d'ottone, che se ne fece costruire un set con le due esterne inclinate per ottenere una compensazione (quasi) perfetta. Sono anche piallate agli estremi per poter settare un'action ideale.

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Wilkinson propone un ponte molto ingegnoso, con tre sellette imperniate al centro che possono essere inclinate attorno al perno. La vite centrale blocca il tutto a intonazione raggiunta.

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Joe Barden produceva i pickup per Danny Gatton passati alla storia per le valutazioni assurde che raggiunsero quando Joe smise di produrli (si sa di pickup della prima serie, quelli che usava Danny, pagati oltre 2mila dollari l'uno). Ovviamente queste cifre sono state tanto convincenti da indurre Joe a tornare al lavoro, con anche un ponte tipo-Gatton con tanto di scalfatura laterale.

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Jay Montrose è uno dei più discussi personaggi del microcosmo chitarristico americano. Era amico di Danny. La Rete pullula di storie di chitarre promesse e mai consegnate nonostante i lauti acconti, però il suo ponte Vintique - simile al Barden - è splendido. Anche questo ha le sellette slanted tipo Gatton.

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Il ponte hipshot segue un altro criterio. Invece di inclinare le sellette, le fresa, creando punti di appoggio differenziati per le singole corde. Il sistema è ottimo e il ponte un magnifico mix di vintage e moderno.

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Bellissimo anche il ponte Callaham con sellette in acciaio...

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Altrettanto bello il Glendale, last but not least.

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Eccoci. Carrellata completa. Ce n'è per tutti i gusti no? Ora a voi scegliere la soluzione migliore per un twang intonatissimo, dopodiché non resta che armarsi di cacciavite e accordatore e darsi da fare. 

Col ponte moderno o vintage a sei sellette, non serve neanche dirlo, si regola normalmente, meglio qualche ora dopo un cambio corde (corde fresche ma ben assestate). Prima si regola l'altezza, poi si accorda, poi si controlla che il relief (curvatura del manico) sia a posto e solo a questo punto si verifica l'ottava (questa procedura preventiva vale per tutti i ponti ovviamente). Se è calante bisogna avvicinare la selletta al capotasto, svitando la vite di regolazione, se è crescente la si allontana avvitando.

Sul ponte a tre sellette la cosa è più complicata e il risultato non potrà essere perfetto, come detto più su. In genere sui due cantini il MI è calante e il SI crescente, quindi bisogna trovare il punto intermedio in cui la sfasatura rispetto all'ottava esatta è ripartita ugualmente (io preferisco favorire il MI, più sottile, quindi più sensibile alla scordatura). Poi si passa a RE (avvolto, calante) e SOL (liscia, crescente) e finalmente a MI basso e La, che in genere non creano problemi.

Sul ponte con sellette compensate fisse (Barden, Callaham, Hipshot, Vintique) in genere si riesce a trovare una buona approssimazione. Sul Wilkinson invece, dopo aver regolato con le sellette dritte come fosse un classico Vintage, si allentano corde e vite centrale e si procede per tentativi, inclinando le sellette (il MI cantino, il RE e il La verso il capotasto), riaccordando e verificando il miglioramento. Quando il risultato soddisfa si stringe la vite di tenuta per bloccare l'inclinazione e il gioco è fatto.

PS: i link sono pochi, ma la maggior parte dei siti o non funzionano o non esistono. Comunque si trova tutto su eBay. Buona intonazione!
chitarre elettriche fender hardware manutenzione telecaster
Link utili
Joe Barden
Callaham
Hipshot
Glendale
eBay
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Bellissimo articolo, educativo e stuzzicante ...
di Ford78 [user #17514]
commento del 04/10/2012 ore 07:56:20
Bellissimo articolo, educativo e stuzzicante ...
Il ponte senza bordi rialzati come si spiega? Rende più comodo suonare le corde nella parte più vicina al ponte ? Come mai i Barden, anziche toglirlo del tutto, ne eliminano solo una parte,pura estetica o altro ?
E' una modifica che da qualche tempo sto pensando di adottare sulla mia Squier, ma solo per il bordo inferiore, su cui a volte mi sono accorto di "inciampare", poi chissà potrebbe sparire anche quello superiore.
MI piace il ponte Wilkinson con perno centrale e sellette inclinabili
Rispondi
Re: Bellissimo articolo, educativo e stuzzicante ...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 04/10/2012 ore 13:45:48
La modifica riproduce quella fatta da Danny Gatton sul suo ponte originale, come anche le sellette slanted.
Rispondi
Re: Bellissimo articolo, educativo e stuzzicante ...
di verdegreg [user #17069]
commento del 11/10/2012 ore 06:50:44
Il ponte è rialzato perchè la tele aveva come accessorio un "copriponte" dalla funzione estetica, dove potevi appoggiare il polso, applicato con una leggerissima pressione approfittando del bordo.
Poi va a finire che preferisci non usarlo per un sacco di motivi: visto il peso della tele e la forma del manico (io ho una replica '52 butterscotch) è come scalare l'everest, ogni grammo in meno sembra prezioso....
Rispondi
gran bell'articolo
di stefano58 [user #23807]
commento del 04/10/2012 ore 08:01:09
complimenti davvero :-)
Rispondi
Nella mia Telecaster "Baja" (della ...
di MM [user #34535]
commento del 04/10/2012 ore 08:50:38
Nella mia Telecaster "Baja" (della quale sono molto contento) c'è il primo, vecchio, ponte a tre sellette d'ottone.
Abituato alla Strato, mi sono accorto subito delle magagne sull'intonazione, ma è talmente bello che non ci penso nemmeno a cambiarlo. È una di quelle chitarre che ti riappacifica col mondo quando la suoni, anche se non è perfettamente intonata.
Rispondi
sulla thinline 69 ho messo ...
di ivaneffect [user #12070]
commento del 04/10/2012 ore 09:01:22
sulla thinline 69 ho messo le sellette di ottone compensate wilkinson è l'intonazione adesso è perfetta al 100% e semplice da raggiungere ... Ovviamente sulle thinline 69 le sellette , SECONDO TRADIZIONE, erano in acciaio con scanalatura ai lati .. ma poco importas delle tradizioni... preferisco l'ottone come estetica , timbro e la funzionalità della compensazione...
Rispondi
Un lavorone
di dfatwork utente non più registrato
commento del 04/10/2012 ore 09:09:00
Complimenti e grazie ;)
Rispondi
fantastico articolo, bellissime foto e ...
di superloco [user #24204]
commento del 04/10/2012 ore 09:10:29
fantastico articolo, bellissime foto e spiegazioni convincenti.
La telecaster è uno strumento fantastico sotto molti aspetti e ricordiamo che se Leo Fender non l'avesse lanciata sul mercato probabilmente la Gibson Les Paul non sarebbe entrata in produzione. Infatti fu solo dopo l'uscita della telecaster che la Gibson si decise a chiamare Les Paul (Lester William Polsfuss ) e a costruire le famose chitarre che portano il suo nome.
Rispondi
splendido articolo, e splendide foto!!! ...
di Mimmo66 [user #26026]
commento del 04/10/2012 ore 09:54:56
splendido articolo, e splendide foto!!!
2 sole cose:
1. RE avvolto???
2. c'è anche un ponte Wilkinson a 3 sellette in ottone compensate (tipo hipshot) e si intona benissimo, oltre ad essere molto bello da vedere. ;-)
Rispondi
Re: splendido articolo, e splendide foto!!! ...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 04/10/2012 ore 13:47:02
1 - Cos'hai contro il re avvolto? :-)
2 - in effetti se leggi l'articolo se ne parla.
Rispondi
Re: splendido articolo, e splendide foto!!! ...
di Mimmo66 [user #26026]
commento del 04/10/2012 ore 20:37:51
1. scusa Alberto, come scritto sotto, ho preso fischi per fiaschi... ;-)
2. volevo solo sottolineare che io ce l'ho ed lo trovo splendido :-)))
Rispondi
"RE avvolto" sta a indicare ...
di biel_92 [user #22448]
commento del 04/10/2012 ore 10:49:21
"RE avvolto" sta a indicare una caratteristica costruttiva della corda RE la quale presenta un'anima interna su cui viene avvolto un altro materiale, lo stesso avviene sulle corde LA e MI, possono essere avvolte in vari tipi di acciaio, in acciaio nichelato, in nichel puro o in leghe varie del nickel. Se ti interessano ulteriori informazioni sulle corde e sui tipi di avvolgimento ti rimando a questo sito: vai al link uzione.htm

Saluti!!
Rispondi
Re: "RE avvolto" sta a indicare ...
di Mimmo66 [user #26026]
commento del 04/10/2012 ore 11:00:
sorry, ho proprio frainteso... :-/
grazie della risposta e del link ;-)
Rispondi
60 anni e non li dimostra
di robogg [user #204]
commento del 04/10/2012 ore 12:23:40
Perhce' non festeggiare il 60mo della Telly con una super Tele Jam a SHG?
Ricordo qualcosa del genere ad una delle prime edizioni.
Rispondi
Aggiungo
di Maieutica [user #3754]
commento del 04/10/2012 ore 12:27:18
Aggiungo alla lista l'interessante soluzione di sellette ibride di Glendale che tra titanio, acciaio e ottone offre curiose soluzioni.
Rispondi
1959
di ziobob07 [user #11246]
commento del 04/10/2012 ore 12:44:1
Articolo bellissimo.. aggiungo solo una nota; già nel 1959 la fender introdusse il ponte top loading con le tre sellette classiche e con le corde non più passanti attraverso il body, tuttavia durò pochissimo; i chitarristi lamentarono una perdita di sustain e cosi la fender ritornò sui suoi passi. ma quando ascolto jim campilongo (per chi non lo conoscesse è un invito ad approfondire la questione) beh ho qualche perplessità.. lui sostiene che è proprio quel tipo di ponte a dargli quel twang fantastico che lo caratterizza.. e poi certo la mano! ma questo è un altro discorso..
buona musica a tutti

p.s. dimenticavo che anche la famosa telecaster di jimi page era una 59 con ponte top load
Rispondi
Bello l'articolo
di herrdoctor [user #18849]
commento del 04/10/2012 ore 12:49:01
ma di tutte le soluzioni devo dire che quella strato 2008 mi sembra proprio
la + versatile ed efficace.
Parlo da profano nn avendo mai avuto a che fare cn la Tele.
Rispondi
Articolo interessantissimo. Però i ...
di Piazza [user #31749]
commento del 04/10/2012 ore 14:37:39
Articolo interessantissimo.

Però i ponti inventati da altre marche che ci sono alla fine non mi sembrano niente di che (intendo dal Barden in poi), semplicemente saccheggiano i design Fender senza aggiungere particolari modifiche (nel Barden immagino venga limato via un bordo per favorire la plettrata sul pu al ponte).
Rispondi
Re: Articolo interessantissimo. Però i ...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 04/10/2012 ore 15:29:01
Del Barden quello che conta davvero sono le sellette. Danny Gatton si fece costruire le sellette d'ottone con foro inclinato. Anche i lati sono inclinati per poter accostare le sellette meglio e pure la parte inferiore delle sellette esterne è slanted, per poter settare un'action molto bassa senza che la selletta vada a toccare la base del ponte. Tutto questo è un uovo di colombo, ma bisognava pensarci. Gatton era unico :-)
Rispondi
Bellissimo articolo. Sicuramente non è ...
di kirk76 [user #10549]
commento del 04/10/2012 ore 14:44:53
Bellissimo articolo.
Sicuramente non è il migliore come ponte, ma il tre sellette in ottone classico è quello che ha più fascino di tutti.
E poi, oh, sarà il mio orecchio che è fasullo ma io sta storia dell'intonazione la sento e non la sento. Tutte ste differenze io non le sento. Cioè, passando dalla Les Paul alla Tele non salto sulla sedia e dico "...cacchio...sta Tele è proprio stonata..." non so se mi spiego...
Rispondi
Re: Bellissimo articolo. Sicuramente non è ...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 04/10/2012 ore 15:32:38
Io sono con te, da sempre suono Telecaster con ponte originale e non ho problemi. Un po' è che usando 010 la compensazione è meno forte che con le 09, un po' che mi sono abituato a compensare con le dita. Però quando suono la mia "Custom Flame" (assemblata Warmoth tipo Custom) su cui ho montato il ponte Fender 1973 a sei sellette (o quando suono la Custom 1975 che ha lo stesso ponte) mi accorgo che qualcosa cambia. La la chitarra è più docile e impegna meno.
Rispondi
complimenti per l'articolo che ritengo ...
di dantrooper [user #24557]
commento del 04/10/2012 ore 14:46:48
complimenti per l'articolo che ritengo molto utile!
non ho mai avuto una tele, da un po' mi solletica l'idea ... ero indeciso tra la standard e le riedizioni vintage: ora ho scelto la standard, in quanto possessore anche di una strato 2008, ove ho avuto modo di constatare che il nuovo ponte è ottimo, nonché delucidato da questo articolo molto ben concepito ed esposto.
Rispondi
Interessantissimo
di jebstuart [user #19455]
commento del 04/10/2012 ore 16:32:1
Articolo magnifico.
Mi hai fatto fare un ripasso delle poche cose che già conoscevo, aggiungendone una miriade.

Unica obiezione: così rinfocoli bassamente la TelecasterGas cronica :-)
Meno male che sono nella fase in cui le cose che desidero costano troppo ....
Rispondi
Complimenti per l'articolo. Il ponte ...
di davo [user #31664]
commento del 04/10/2012 ore 19:28:34
Complimenti per l'articolo.
Il ponte vecchio stile ha sicuramente il suo fascino, perchè è storico e siamo abituati a vederlo però la soluzione con le sei sellette stile Strat mi pare la più sensata, a meno che non si voglia ricorrere ad accorgimenti vari, ben esemplificati dA Hipshot o Wilkinson.
Alla fine credo che la Fender abbia scelto la soluzione più razionale per la standard.
ps. Il bordo rialzato personalmente l'ho sempre trovato un po' scomodo.
Rispondi
Articolo meraviglioso per irriducibili Telecasteristi.. ...
di janblazer [user #26680]
commento del 04/10/2012 ore 21:50:33
Articolo meraviglioso per irriducibili Telecasteristi..
Io ho una Tele Fender del 2010 con le sei sellette in acciaio che permettono un' intonazione precisa e millimetrica.. e una Tele assemblata che ha le tre sellette in ottone che le danno un aspetto vintage meraviglioso che si fa perdonare tutto..
;-))
Rispondi
l'articolo è meraviglioso...
di bernablues [user #16917]
commento del 04/10/2012 ore 22:31:04
un po' meno i ponti fender, almeno quelli con tre piloncini, molto meglio quelli con la regolazione singola per ogni corda :-)))
Rispondi
che articolo corposo ed esauriente...fa ...
di Bustio [user #24438]
commento del 05/10/2012 ore 00:05:20
che articolo corposo ed esauriente...fa venire voglia di telecaster!
Rispondi
ha un suo fascino... però ...
di JackDynamite [user #14761]
commento del 05/10/2012 ore 02:58:14
ha un suo fascino... però ci han messo quasi 20 anni a regalargli delle sellette indipendenti!
questa è una cosa che mi ha sempre lasciato un po di stucco...

informazioni sempre utilissime. grazie!
Rispondi
scusate ma a me non ...
di stono [user #11272]
commento del 05/10/2012 ore 12:52:21
scusate ma a me non risulta che tanto più una corda è sottile tanto maggiore dovrà essere la compensazione, casomai il contrario: una corda grossa per subire la medesima deformazione di una sottile siccome è più tesa produrrà uno sbalzo di tensione maggiore...

o no? Il mi basso ha la selletta più indietro del cantino o no? :-)
Rispondi
Ottimo articolo! Io mi trovo ...
di paolo962 [user #26262]
commento del 05/10/2012 ore 16:37:21
Ottimo articolo!
Io mi trovo abbastanza bene con le tre sellette in ottone compensate. L'intonazione non è perfetta, ma più che soddisfacente.... Dal punto di vista puramente estetico faccio anch'io parte di coloro che apprezzano particolarmente questa configurazione anziché le sei sellette....
E che dire dei bordi rialzati del ponte???? Un vero "must"
I più cattivi li possono limare un po' per tagliarsi e sanguinare durante le esecuzioni......
Rock'n'Roll!!
Rispondi
Sicuramente l'hipshot è il più ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 05/10/2012 ore 17:19:57
Sicuramente l'hipshot è il più intelligente se si vogliono conservare le tre sellette... ma sceglierei sempre la soluzione a 6 sellette delle american standard... quello con i perni di regolazione dell'action sull'altezza delle sellette che sporgono di mezzo centimetro sopra è davvero un obbrobrio... roba che buca il palmi delle mani... che idiozia...
Rispondi
Re: Sicuramente l'hipshot è il più ...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 05/10/2012 ore 17:22:12
Non è un'idiozia. La regolazione dell'altezza delle corde con quel ponte (ma anche su un classico Tele o Strat) si fa prima all'ingrosso sull'inclinazione del manico, poi si rifinisce con le sellette. Eventualmente si possono usare viti corte sui lati dove la selletta sta più bassa.
Rispondi
Re: Sicuramente l'hipshot è il più ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 05/10/2012 ore 19:09:45
Il mio commento riguardava proprio la lunghezza delle viti "eventualmente" da cambiare infatti...
Rispondi
Bell'articolo!
di CupidoNet [user #1625]
commento del 07/10/2012 ore 14:19:30
Però devo dire che, con una Tele Vintage 52, se si prova a mettere il ponte a 6 sellette singole in dotazione, l'intonazione ringrazia ma si vira drammaticamente dal suono twang al suono dei Police. Se il suono Police piace, tanto meglio, ma se si preferisce il suono twang... io, pur adorando i Police, sono tornato al ponte a 3 selle perché suono musica dove il twang serve assai di più.

Come eccezione ho notato questo fatto: ho preso da poco una Asat Classic usata col ponte "tradizionale" a 6 sellette (la G&L ne una anche uno molto più grande, che non compare nell'articolo!) e vi ho trovato l'intonazione e il twang assieme ;-)

Salutoni, C.Net
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