di paolinux [user #14508] - pubblicato il 10 ottobre 2012 ore 10:30
Riunire decine di guitar heroes e musicisti di altissima caratura sullo stesso palco per un mega-concerto è il sogno di molti, ed è esattamente quello che è successo lo scorso 22 settembre alla Wembley arena di Londra in onore del compianto Jim Marshall.
Nel 2001 ho avuto il piacere di conoscere di persona Jim Marshall, in una edizione della Disma presso la fiera di Rimini. Il mio ricordo più forte è il sorriso solare di questo signore dai capelli bianchi e anche la sua disponibilità a firmarmi una dedica su un poster che ancora ho appeso alla parete. Purtroppo lo scorsa primavera è venuto a mancare e sabato 22 settembre alla Wembley arena di Londra si è tenuto il concerto per il 50esimo anniversario di questo marchio che ha segnato la storia della musica rock e non solo.
Ritornato da poco da un viaggio a Londra, vorrei raccontarvi le emozioni che ho vissuto partecipando all'evento.
L'organizzazione del Marshall 50 years of loud live è partita un anno fa sotto la direzione di Chris George e i musicisti che vi hanno preso parte sono stati parecchi, non solo chitarristi: Doug Aldridch (Whitesnake), Yngwie Malmsteen, Brian Tichy (Whitesnake, Foreigner), Phil Campbell (Motorhead), Tim 'Ripper' Owens (Dio Disciples, Yngwie Malsmteem), Zakk Wylde (Black Label Society), Billy Duff (The Cult), Joe Satriani, Kerry King (Slayer), Mike Portnoy (Dream Theater), Paul Gilbert (Racer X, Mr. Big), Corey Taylor (Slipknot, Stone Sour), Andy Fraser (Free), Glenn Hughes (Deep Purple, Black Country Communion), Adam Wakeman (Ozzy Osbourne, Black Sabbath), Søren Andersen, Nick Bowcott (Black Label Society), Jaz Lockerie (Pete Townsend).
Certamente anche qualcun'altro di cui mi son dimenticato.
Lo spettacolo è stato presentato da Al Murray (un brillante comico inglese soprannominato anche "The Pub Landlord") e da Nicko McBrain, l'inossidabile batterista degli Iron Maiden.
La Wembley arena è quasi piena ed è probabibile che ci siano almeno 10mila spettatori a celebrare Jim Marshall e i suoi amplificatori. Il palco è qualcosa di straordinario, una ventina di testate e casse Marshall, almeno una dozzina di queste in funzione e microfonate, visto che saranno usate contemporaneamente nella jam conclusiva della serata. Due drumkit completi, distribuiti su un palco a due piani: uno per la house band e per le batteria rialzato e il secondo, più basso e in primo piano, per gli ospiti.
A precedere l'inizio del concerto e a rimpirire le pause ci sono video messaggi di Slash, Dave Mustaine, Neal Schon, Uli John Roth, Lemmy Kilmister e di molti altri a ricordare Jim ed il suono dei suoi amplificatori. Un cortometraggio diverente è quello realizzato da Jesse Hughes negli Stati Uniti, dove mostra che la storia del rock and roll on the road passa per gli amplificatori Marshall con esempi e storie bizzarre.
La presenza scenica e bravura di Corey Taylor è un ricordo che ho ancora presente a distanza di tempo. Nella serata si susseguono duetti strepitosi, per me che ho visto più di una volta parte di questi musicisti, vederli tutti assieme nella stessa serata sullo stesso palco è una grossa occasione per mettere alla prova i miei gusti e le mie impressioni. Uno dei ricordi più forti di quella indimenticabile serata è il suono di Joe Satriani, tra tutti quelli che ho sentito, il mio preferito e di una efficacia disarmante. Senza nulla togliere a tutti gli straordinari e incredibili guitar hero che si sono alternati o accompagnati sul palco.
La serata si è conclusa nell'inossidabile e canzone "Smoke on the water" suonata da tutti i musicisti sul palco. Forse è banale, ma è pur sempre rock'n'roll, e quel esercito di chitarristi e con dietro a un muro di Marshall non me lo dimenticherò mai.
Per coloro che se lo sono perso lascio qualche link per guardare qualche estratto da YouTube.