di redazione [user #116] - pubblicato il 20 novembre 2012 ore 17:00
Andy Timmons ci guida al suo approccio al fraseggio pentatonico basato su una visualizzazione orizzontale delle scale. Questo tipo di disposizione delle note agevola slanci e sviluppi di fraseggio molto meno meccanici, più lirici e vicini all’approccio vocale.
Come con Carl Verheyen, abbiamo chiesto anche a Andy Timmons qualche consiglio per svincolarci dalla tradizionale visualizzazione dei box pentatonici nelle quale molti chitarristi finiscono per essere ingabbiati.
La sua risposta è stata suggerirci un approccio con il quale lui pensa alla pentatonica in uno sviluppo più orizzontale che verticale. Nella visualizzazione della pentatonica Timmons per lo più esula dalle tradizionali forme dei box e sviluppa piuttosto le scale pentatoniche in orizzontale, disponendole per lungo su set a una o due note per corda.
Prendendo per esempio la pentatonica minore di (A, C, D, E e G) e sviluppandola sulle corde centrali di D e A avremo.
Per chi ha una visualizzazione chiara dei box pentatonici tradizionali, per capire questo approccio potrebbe essere funzionale pensare a ogni box pentatonico come diviso in tre sezioni.
La prima sulle corde di E e A, la seconda di D e G; la terza di B e E.
Vediamo, per esempio, nel dettaglio come dividere in tre sezioni un box della pentatonica di Am che parte dal G sulla corda di E.
In ogni sviluppo orizzontale si fanno susseguire in ordine le sezioni di ogni box.
Timmons mostra lo stesso approccio anche sulle corde più basse di E e A.
A detta di Timmons questa è anche un'ottima maniera di esercitarsi per la tecnica perchè permette di attraversare l'intero manico senza restare bloccati su una sola posizione di box.
Lo sviluppo orizzontale della scala pentatonica permette anche slanci e sviluppi di fraseggio molto meno meccanici, più lirici e vicini all’approccio vocale.
Timmons suggerisce di suonare una semplice frase pentatonica costruito su uno sviluppo verticale di box e di cercare di ricrearla in orizzontale, servendosi in maniera abbondante della tecnica dello slide.
Andy parte da una frase tipo:
Che poi sviluppa in questo modo e con un suono molto più fluido travandola praticamente tutta sualla corda di A.
Alla stessa maniera ma con ancora maggiore libertà e servendosi in manier decisa del bending.
A questo punto Andy si lancia in un'avvincente improvvisazione sulla quale torneremo presto per analizzarla, estrapolandone i fraseggi più interessanti.