Due consigli prima di iniziare: il primo è quello di lasciare stare i TS buoni (non mettetevi a modificare il vostro TS808 originale del 1981) e mettere le mani in quelli più a buon mercato, come per esempio il Joyo Vintage Ovedrive o l'Ibanez TS5, per citarne due. Il secondo consiglio è di cercare di modificare solo pedali costruiti con tecnica through hole, ovvero come quelli della foto in basso. Lasciate stare quelli SMD dato che i pezzi utilizzati sono molto piccoli e vi creerebbero non pochi problemi a meno che non siate esperti del settore.
Per prima cosa ci dobbiamo procurare uno schema elettrico: in questo caso abbiamo lo schema della variante più famosa, il TS808. Ho volutamente omesso tutte le parti relative allo switching e all'alimentazione, soprattutto per rendere lo schema più leggibile.
Come potrete notare, ho evidenziato con tre colori diversi tre parti del circuito: la parte grigia indica i due componenti che si occupano di creare il caratteristico taglio delle basse, in rosso quelli che si occupano rispettivamente del gain massimo e minimo (questa divisione non è esatta dato che le due parti sono molto interattive) e in blu i diodi, che sono i responsabili del carattere della distorsione.
Sostituire i diodi
Nel Tube Screamer si impiegano diodi al sicilicio con Vf di circa 0,7 volt. In altre parole: la parte dell'onda che supera gli 0,7 volt viene “tagliata” dai questi, generando così della distorsione. Cambiando i diodi si possono ottenere diversi timbri di distorsione.
Sostituite i diodi originali con altri al germanio (che solitamente hanno Vf=0,3 volt) se volete più distorsione e più compressione, ma anche un suono più caldo. Il Vf più basso fa sì che anche il volume ne risenta: il vostro TS perderà volume, non è quindi la modifica ideale per chi lo usa con poco gain per boostare un buon ampli valvolare.
Se invece al contrario volete un TS più dinamico e meno distorto ma anche un po' più aggressivo sostituiteli con dei LED, il cui Vf oscilla tra 1,3 e 3 volt: in questo modo avrete anche un grosso aumento di volume. Il Vf dipende dal colore dei LED: quelli rossi hanno il Vf più basso, quelli blu il più alto. Io normalmente consiglio i LED rossi dato che con un Vf troppo alto si rischia di non ottenere distorsione.
Potete anche creare una distorsione asimmetrica, come quella usata nella boss SD-1, saldando due diodi nello stesso verso e lasciandone uno solo nel verso opposto. Avrete un leggero aumento del volume e una distorsione più “valvolare” (i triodi distorcono in modo asimmetrico).
L'unica cosa da tenere presente è che i diodi e i LED hanno un verso: su ogni diodo c'è una banda colorata (solitamente nera) che indica il lato negativo. Per quanto riguarda i LED invece noterete che il bordo inferiore della testa del LED ha un lato piatto: quello è il lato negativo. Se per qualche motivo non dovesse esserci un lato piatto (sui LED da 3mm non è facilmente distinguibile) guardate la lunghezza dei piedini: quello più corto è sempre il negativo. In questo caso non è importante il verso del singolo componente, quanto il fatto che la coppia debba essere antiparallela: se uno viene saldato con il lato negativo rivolto verso destra, l'altro deve averlo rivolto a sinistra.
Un ultimo trucchetto: potete anche rimuovere i diodi dal circuito, come nella modalità compcut dell'ormai leggendario Fulldrive. Il vostro TS avrà un volume enorme e una dinamica pazzesca, trasformando il pedale essenzialmente in un clean boost: di contro però la distorsione sarà pochissima e apparirà solo con il potenziometro del gain a fondocorsa.
Come localizzare i diodiPassiamo ora dalla teoria alla pratica. Aprite i vostri TS e avrete di fronte una scheda che più o meno è fatta così (questa appartiene a un TS9).
Quelli evidenziati in rosso sono i diodi che ci interessano: il modo migliore per riconoscerli è la banda di cui parlavo precedentemente: sono l'unico componente che ha una sola banda (che nel 99% dei casi sarà nera).
Un altro modo per riconoscerli consiste nell'osservare le dimensioni dei pezzi: i diodi sono il componente più piccolo (questo metodo non è sempre affidabile, in qualche variante del TS si usano resistenze da 1/8 di watt, che sono piccole come un diodo). Nella foto, però, ho evidenziato con il blu tutti gli altri diodi presenti nel circuito: questi non vanno assolutamente toccati, pena il malfunzionamento dello switching o dell'alimentazione.
Il modo più semplice per distinguere i diodi “da cambiare” da quelli di switching consiste nel osservarne la posizione: quelli di switching sono tendenzialmente isolati e nei pressi dei transistor (le mezzalune nere), mentre quelli sostituibili si trovano nei pressi dell'integrato (la scatolotta nera con otto piedini), sono accoppiati e in posizione antiparallela.
Se invece volete essere più sicuri, guardate le tracce che si trovano al disotto della scheda: i diodi da cambiare sono quelli connessi direttamente all'integrato, per essere precisi sono connessi tra i piedini 1 e 2 (il piedino 1 è identificabile perchè segnato con un punto).
In caso di circuiti true bypass (come il joyo di cui parlavo all'inizio dell'articolo) la scelta è ancora più semplice: non ci sono diodi di switching, quindi l'unico diodo che può causare confusione è quello dell'alimentazione, ma dovrebbe essere ben distinguibile perché più grosso e isolato (come quello in alto nella foto precedente).
Attenzione: eventuali errori nell'effetuare le modifiche possono danneggiare il pedale. Declino ogni responsabilità in caso di danneggiamento, le modifiche sono tutte testate e funzionanti: se sbaglierete qualcosa sarà solo colpa vostra.