Anche in materia di plettri, lo sappiamo bene, sofisticazioni e leggende non si contano. D'altra parte, la sua importanza è nota a tutti. Agli inizi non ci si bada, ma poi, crescendo, gusti e necessità prendono corpo, e si sceglie con maggiore consapevolezza. Questo il mio trittico:
Da sinistra:
1. in osso, sagomato, abbastanza spesso (circa 2 mm) e molto rigido, si assottiglia alle estremità. E' una scoperta per me relativamente recente: mi piace molto usarlo con il master volume quasi al max e la mano leggera leggera - avete presente l'effetto?? - oppure per delicati arpeggi con suoni clean. E' molto dinamico, e non perdona errori o incertezze. Fa "squillare" le corde, e a volte le rompe. Da provare.
2. al centro, quello che uso di più: il Pickboy, quello con la "fogliolina", in nylon caricato al carbonio. Io scelgo lo spessore 1.14 mm, e ci faccio un po' tutto. Suona sempre naturale, non scivola, è comodo e semplice da usare. E' il mio preferito.
3. Dunlop Tortex - "Tortex", dovrebbe essere una specie di osso sintetico, almeno negli intenti.. - nella versione "oversize", spessore 0.88 mm. Perfetto per picchiare molto forte, lo uso esclusivamente per le ritmiche degli gli Ac/Dc (cioè quasi sempre). L'oversize mi è utile per replicare la peculiare impugnatura a tre dita (non proprio "scolastica"..) di Malcolm Young. Suona brillante, moderatamente dinamico, ma senza arrivare agli eccessi dell'osso. Lo trovo pessimo e ingombrante per i fraseggi.
E voi cosa usate? e perchè?
P.s.: (corrige) quello in foto è un Dunlop Ultex, e non Tortex. L'ho appreso adesso..