di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 25 gennaio 2013 ore 07:30
Avere a portata di mano l’intera gamma Source Audio Soundblox 2 in un colpo solo è un buon motivo per passare una giornata a giocare con ogni tipo di suono ed effetto possa passare per la testa. Riverberi modulati, synth distortion e fuzz a non finire, c’è quasi da perdersi.
Source Audio da sempre strizza l’occhio alla tecnologia, concentrando gli sforzi del suo reparto R&D all'inseguimento di sonorità sempre nuove e devastanti. Grazie a Reference, importatrice per l’Italia, abbiamo avuto il piacere di testare Multiwave Distortion, Multiwave Bass Distortion e Dimension Reverb. I tre pedali, con i loro numerosi controlli e funzioni, sono tutti dotati dell’ingresso per pedale d’espressione dedicato oppure per collegare il controller wireless Hot Hand 3 che abbiamo già avuto modo di testare qui su Accordo.
Multiwave Distortion Un concentrato di ben 22 tra synth, distorsioni e fuzz più un clean boost in un unico pedale con due switch per richiamare altrettanti preset, interamente programmabile attraverso cinque potenziometri e due pulsanti. Si può scegliere tra sonorità completamente diverse tra loro, passando da distorsioni a singola banda a multipla. Quest’ultima divide il segnale in ingresso in dieci bande di frequenza distinte, processandole singolarmente per poi riunirle in output. Quello che si ottiene è una distorsione corposa all’inverosimile, ma capace di restare chiara e intellegibile anche con i controlli di Gain e Sustain al massimo. Quest’ultimo potenziometro regola l’input gain del compressore integrato. La distorsione a banda singola ha invece un approccio più tradizionale e anche il suono che se ne ricava ricorda più da vicino quello a cui le nostre orecchie sono già abituate. Sia i preset multi-band sia quelli a banda singola sono suddivisi in tre sotto-categorie chiamate Normal, distorsione tradizionale, Foldback, per un suono più simile a un Synth, e Octave, per aggiungere un’ottava sopra al suono in ingresso. Ci vuole un po’ per entrare in confidenza con i controlli di tone e noise-gate, entrambi con banda di frequenza selezionabile tramite i due pulsanti, ma una volta trovato il bandolo della matassa non si può che iniziare a sperimentare, soprattutto nelle modalità Foldback, che permettono di trasformare il suono della chitarra in qualcosa di diverso rispetto a quelli ottenibili con fuzz e overdrive tradizionali.
Dimension Reverb Un riverbero più che completo, con in più la capacità di essere utilizzato in modo creativo grazie alla alla possibilità di essere collegato al controller Hot Hand o al pedale d’espressione Dual Expressione Pedal. Il Dimension Reverb offre dodici differenti tipologie di riverbero: sei diverse room, due plate, due spring, un riverbero modulato e un echo. Anche qui si rischia di perdersi attraverso le funzioni che permettono di sagomare alla perfezione il suono che vogliamo ottenere. Ancora cinque diversi potenziometri, il più grosso centrale per selezionare la tipologia. Si può poi settare il mix level, il time, la brillantezza con il controllo Treble. Attraverso la manopola Option è possibile controllare diversi parametri contemporaneamente: pre-delay, diffusion, output level, modulation rate, and modulation depth. Se l’echo, i due plate e i due spring sono molto tradizionali, risultano davvero interessanti il Modverb e il Metalbox. Il primo aggiunge pesanti modulazioni alle ripetizioni trasformando il suono completamente, si pensi poi a cosa si può ottenere collegando il pedale d’espressione. Metalbox invece trasforma l’equalizzazione e aggiunge una brillantezza davvero metallica agli ambienti.
Multiwave Bass Distortion L'unica differenza, oltre a essere dedicato al basso, rispetto al modello per chitarra è la manopola sulla sinistra. Il potenziometro di Sustain è sostituito da un controllo di Mix che permette di miscelare il suono dry del basso con quello processato dal pedale. In questo modo sarà possibile mantenere la botta, la potenza e la definizione del basso clean con l’aggiunta di fuzz, octaver oppure synth-sound. Anche qui la sperimentazione la fa da padrona. Divertente è trovare le sonorità più spigolose, più grezze, che possono assumere moltissime sfumature diverse giocando con il potenziometro mix.
Programmable EQ Abbiamo deciso di affiancare alla prova dei Sounblox quella del Programmable EQ, un altro concentrato di tecnologia made in Source Audio. Il piccolo stomp box permette di avere a portata di piede ben quattro diverse equalizzazioni richiamabili attraverso il footswtich oppure direttamente via MIDI (come per tutti i pedali della serie Soundblox, tra l’altro). Sono presenti sei bande su cui agire con un escursione di +/-18dB più una settima a 62Hz per ottimizzare l’uso con basso. Con semplicità si riesce a scorrere i diversi preset e con altrettanta semplicità si può lavorare sulle bande. Quello che si richiede a un equalizzatore è la trasparenza. Una volta in funzione deve modificare l’eq senza diventare invasivo, salvo settaggi estremi. Il Programmable EQ da questo punto di vista è perfetto. Il timbro dello strumento resta pressoché invariato, mentre cambia con precisione l’eq. Un’arma che può rivelarsi utile nell’uso live quando si vuole cambiare completamente il proprio suono, magari pilotando il tutto via MIDI anche quando la nostra testata non lo permette.
I pedali Source Audio meritano sicuramente un test in negozio visto anche l’ottimo rapporto qualità prezzo. Possono spaventare inizialmente per via dei numerosi controlli, ma appena si entra in confidenza con tutti i parametri regalano ottime soddisfazioni. Era impossibile mostrare in un unico video ogni aspetto e ogni parametro, quindi ci siamo divertiti a suonare un brano dei Muse e trovare dei suoni il più fedeli possibile agli originali.