La vita del chitarrista si DEVE snodare attraverso tutta una serie di ascolti che gli facciano esplorare una (si spera cospicua) parte dello scibile chitarristico.
Per aiutarmi in questo ho inserito fra le mie elettroniche un insostituibile lettore mp3 in cui mando sempre a random circa un migliaio di pezzi per fare in modo di ascoltare sempre una nuvola di diverse musicalità senza fossilizzarmi su un cluster.
Il risultato è che se mi dimentico o non trovo il tempo di inserire nel mio lettore uno dei miei cd alla fine non lo ascolto mai.
E il tempo passa fra Aerosmith, Extreme, U2, Coldplay, INXS, Dire Straits, R.E.M.....etc etc.
...oggi cercando (come faccio da 20 anni) di sistemare la mia stanza per darle una parvenza di dignità mi balza fuori un cd che non trovavo (e cercavo) da tempo...una raccolta dei Beatles...
...vabbè infilo il cd e continuo a sistemare...
...il tempo passa e il cd mi picchia a colpi di "Hard Day's Night", "Help!", "Eleanor Rigby"...d-d-d-devo sistemare sta stanza a tutti i costi...poi arriva "Dio Trippa" (Day Tripper per gli amici) e non ce la faccio più, mi siedo e ascolto...mi viene in mente il primo saggio di chitarra elettrica a 13 anni, avevo la mia Stratocaster rossa fiammante (mentre tutti i miei amici si erano presi il motorino) e mi cagavo sotto...il pezzo era proprio Dio Trippa che mio padre mi faceva ascoltare nei lunghi viaggi dal nord al sud dove in macchina non si poteva più parlare perchè io rompevo e volevo sentire la musica (e poi mi fece scoprire i Dire Straits e lì non si poteva nemmeno dire "devo fare la pipì)...
...mi ricordo il giorno e il freddo, per assurdo questo mio primo saggio avvenne nella piazza centrale di Parma, io ero piccolo, la chitarra pesava e io avevo solo una bicicletta, mi si ghiacciavano dita e pensieri ma avevo voglia di produrlo io quel suono (con l'aiuto del Boogie del mio insegnante)...
...brusio da piazza, la gente che andava a fare compere e a un certo punto si sente "dan dadaradadan dadan dadara...." amplificato dalle volte del comune e Dio Trippa prende il comando delle vecchiette e dei ragazzini e si sbatte in faccia ai camerieri del bar Orientale dall'altra parte della piazza...
...la Strato rossa luccicava al sole e mi sentivo un Gilmour che suonava i Beatles e tremavo dalla cagaglia e dal freddo, non sbagliai nemmeno una nota, alla fine guardavo tutti quei "grandi", che i Beatles li avevano vissuti veramente, che sorridevano alla vista di un ragazzino che scopriva l'acqua calda ma le portava rispetto e riverenza anche senza essere figlio del '68 nè aver mai dovuto pensare a se fosse giusta o no la guerra in Vietnam...
...il disco continua a suonare e mi passa "Paperback Writer" e decido che anche per oggi la mia camera rimarrà la merda che è rimasta sempre perchè devo riflettere ancora una volta che niente è stato inventato e che un riff così (altro che TWANG!) può e DEVE rivaleggiare con Smoke On The Water e Badge e ricevere il giusto rispetto...
...arriva Yesterday e mi ricordo solo ora che è uno dei pochi pezzi che se lo ascolto troppo mi fa veramente venire i lucciconi e questa è musica, è induzione di malinconia subliminale (e per quegli anni è veramente un'avantgarde), e penso che i Beatles le han sfiorate proprio tutte anche il fingerpicking quasi...
...adesso mi viene da sorridere a sentire i Coldplay (che adoro) o i Blur e i Keen e penso che han pescato da un buon cilindro, un cilindro che molti pensano sia ormai vuoto (e molti per fortuna no)...e John te lo dico, oggi diventi un mp3 insieme a tutti gli altri, che il tuo posto ti sia sempre giustamente tributato nelle compilation dei ragazzini e non di tutto il mondo.
...ogni scarrafon' è bell'ammamma soi'
P.S. e guai a chi parla male di Ringo Starr, che se avessero avuto un Colaiuta alla batteria sarebbe venuta una merda.