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Il didgeriblues: intervista con Florio Pozza
Il didgeriblues: intervista con Florio Pozza
di [user #116] - pubblicato il

Florio Pozza, Australiano da genitori italiani, miscela le influenze derivate dalle sue origini per cucirsi addosso uno stile musicale sopra le righe. Con una chitarra acustica tutta italiana a tracolla e con un didgeridoo sempre con sé, Florio ha unito tecniche percussive al gusto blues e alla word music della sua infanzia.
Florio Pozza, nato in Australia da genitori italiani, miscela a dovere le influenze derivate dalle sue particolari origini per cucirsi addosso uno stile musicale sopra le righe. Con una chitarra acustica Manne tutta italiana a tracolla e con un didgeridoo sempre con sé sul palco, Florio ha unito tecniche chitarristiche percussive al gusto blues acquisito in gioventù, condendo il tutto con un costante sottofondo di word music.

I visitatori di SHG 2012 a Milano hanno avuto modo di conoscere già Florio e il suo didgeriblues, come lui ama chiamare la commistione di musica aborigena e americana che caratterizza il suo stile. Per conoscere meglio la sua musica, abbiamo intervistato Florio Pozza sulla sua carriera, la sua tecnica e la sua vita di artista a tutto tondo.
Chitarra alla mano e didgeridoo alla bocca, Florio comincia con il raccontarci della sua storia, della sua gioventù e della strada che l'ha portato da una parte all'altra del mondo con la sua musica.

Redazione: Ci fai un riassunto della tua vita accompagnandoti alla chitarra?
Florio Pozza: Sono nato a Myrtleford, Victoria (Australia) nel ’57. A 12 anni arrivai in Italia al seguito della my family e qui iniziai a suonare prima la batteria e poi the guitar. Per me, da subito, la musica ebbe una valenza esistenziale molto forte, in quanto diede voce alla sofferenza per lo sradicamento dalla mia terra nativa. Suonai con diversi gruppi. Poi però entrai in un periodo buio e very dark che riuscii fortunatamente a superare. In seguito ritornai in Australia e mi ricollegai con la mia terra and friends. Viaggiai molto e incontrai aboriginal friends con cui istaurai un profondo rapporto di amicizia e rispetto che coltivo tutt’ora. Non si può essere australiani fino in fondo se non si riconoscono i veri australiani di sempre! Ritornato in Italia, iniziai a comporre senza tregua! Davo voce alla mia storia rimossa e celebravo la bellezza della mia terra!

R: Come e da dove nasce il didgeriblues?
FP: Didgeriblues nasce dall’ incontro di due elementi: il mio imprinting  radiofonico australiano formatosi con l’ascolto alla radio delle musiche degli anni ’60 - e che ha influenzato il mio stile chitarristico - e il didgeridoo, ricevuto in dono come segno di friendship dagli amici aborigeni.

R: Ci descrivi più nel dettaglio tecnico il tuo approccio Hit 'n' Tap a Tone magari spiegandocelo con qualche esempio?
FP: È uno stile composto da varie tecniche: consiste nel percuotere la cassa con la base del palmo destra (hit) mentre le dita della mano percuotono (tap) delicatamente le corde in corrispondenza dell’ ottava superiore (tone) dell’accordo. Il riff di apertura di “Come Together” ne è un esempio perfetto.


R: Parlaci della la tua formazione chitarristica. Ascolti, influenze e – se ce ne sono stati – percorsi di studio.
FP: Sono un chitarrista e compositore autodidatta e la vita, l’istinto e la strada sono stati e sono tuttora la mia scuola: sono gli elementi propulsori delle emozioni a cui il cuore dà voce attraverso la musica.
Inizialmente ero attratto dalla chitarra classica, ma con l’arrivo della mia Fender Stratocaster del ’66, si è aperto l’universo del blues e del rock, poi sfociato in varie ulteriori ricerche. Seguivo e ascoltavo particolarmente Jimi Hendrix, Bob Fripp, Pete Townshend, Peter Green e poi John Mc Laughlin, Santana... La musica classica russa mi ha sempre appassionato: Rachmaninov, Stravinsky, Kachaturian, Bela Bartòk... Anche il tango argentino è sempre stato tra le mie musiche preferite.
Musicalmente sento e mi riconosco profondamente in quelle dissonanze che sono evocative della nostalgia struggente per un tempo rubato che non tornerà più. Un’emozione fonte di grande ispirazione e passione.
Quindi sono tante le strade e le influenze attraverso cui sono arrivato a trovare una mia via e linguaggio musicale, sfociati nel recente digeriblues e didgeritango and nell’ Hit 'n' Tap a Tone. Di quest’ultimo approccio poi riconosco che sia nato e cresciuto anche grazie alla mia Manne OSRV Orchestra Special, le cui caratteristiche tecniche e sonore mi hanno spronato alla ricerca di nuove modalità espressive e sonorità.


R: Cosa cerchi in una chitarra? Quali sono gli elementi che ti fanno sentire di avere tra le mani il “tuo” strumento?
FP: Un vero strumento ti porta da subito verso mondi sonori e tecnici inesplorati. A volte penso che sono gli strumenti a sceglierci e suonarci. Soprattutto quando hanno un’anima perché costruiti con cuore, sapienza e passione. Uno strumento vero si connette direttamente con noi e la sua frequenza dà voce alle emozioni della nostra anima, trasformandole in musica. Capita anche che la vedi, ti avvicini, ne senti il profumo e inizi a suonarla ed è un colpo di fulmine… anche se è una chitarra da poco! Ultimamente, suono ogni tanto una vecchia chitarra scassata di compensato con corde di nylon, action da un centimetro e meccaniche da acustica, un ibrido giocattolo proveniente da un mercatino napoletano, ma quello che riesce a esprimere quello strumento è unbelievable! Delle sonorità blues di strada con cui posso suonare di tutto perché ha una sua anima che dà espressione alla mia. La chitarra è il pennello con cui il chitarrista dipinge un quadro sonoro che crea immagini attraverso le emozioni. Note, colori, sfumature, accordi, silenzi, infinite combinazioni... e poi soprattutto il tocco, elemento che rende ognuno diverso. E proprio in questa diversità nasce la bellezza.

Il didgeriblues: intervista con Florio Pozza

R: Sei un artista a tutto tondo. La musica infatti non è il tuo solo raggio d’azione. A che altro ti dedichi?
FP: Ultimamente direi più “tondo” che “tutto”! (risate)
Well, sono fondamentalmente un metallaro, nel senso che realizzo opere e manufatti artistici in vari metalli: ottone, ferro, alluminio, bronzo, acciaio. Le mie opere sono eseguite interamente a mano, con le tecniche dello sbalzo cesello e traforo delle lamine. Creo Sculture di Luce che sono opere artistiche luminose che utilizzano la luce come fonte di proiezione e illuminazione degli ambienti, ultimamente sto realizzando delle installazioni con opere, musica, luce e sculture dal titolo “Lo Spazio Pensiero Immaginario”che sto proponendo in vari contesti ambientali e culturali.
Ho scritto anche un libro dal titolo “Impringting Australia” in cui racconto vari vissuti della mia infanzia australiana. Da questo libro sono tratti i testi di “Daydream”, il nuovo CD di didgeriblues che uscirà l’anno prossimo e in cui suonano Peter Neri alla batteria e percussioni, e Alberto Giordani all’armonica.


R: Ci fai un bel saluto musicale e in “Australoveneto” per i lettori di Accordo?
FP: Yeah!... of course brother!
‘se vedèmo friends, un saluto didgeribluesaustraloveneto a voi todos from Flower Pond (Florio Pozza).

florio pozza interviste
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Fantastico il tipo, sono appassionato ...
di gigius [user #32013]
commento del 28/02/2013 ore 09:34:01
Fantastico il tipo, sono appassionato di musica australiana, ACDC a parte... Il didge ce l'ho e vi assicuro che è uno strumento interessantissimo!
Per chi si vuole interessare un po' al genere è d'obbligo cercare Xavier Rudd, ogni tanto passa anche in italia.
vai al link
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Re: Fantastico il tipo, sono appassionato ...
di DIDGERIBLUES [user #36710]
commento del 28/02/2013 ore 15:37:53

of courss Gianni, Xavier è nn grande! e penso rappresenti un 'Aussie style' contemporaneo e di grande bellezza!! La strumentazione è la stessa, gli stili a bit different. Graz Gianni! un saluto australe to you. fffffffffff
Rispondi
Re: Fantastico il tipo, sono appassionato ...
di gigius [user #32013]
commento del 28/02/2013 ore 15:51:58
Oddio, ma sei tu? Cavolo, davvero complimenti! Curiosità, ma le chitarre sono in open tuning?
Rispondi
Re: Fantastico il tipo, sono appassionato ...
di DIDGERIBLUES [user #36710]
commento del 28/02/2013 ore 16:38:42
Madonna sorry brother ti ho chiamato Gianni invece di Gigi! (neurons going...) Non sempre sono in accordatura aperta Gigi... when la uso, di solito è in Do Sol Sol Do Sol Do... Ho uno YIdaki (didgeridoo sacro dell' Arnhem Land) in Mi che è il mio preferito (quello del video) e altri con diverse tonalità...
Rispondi
Re: Fantastico il tipo, sono appassionato ...
di gigius [user #32013]
commento del 28/02/2013 ore 16:45:3
Ok Grazie! Il mio didge è in G, ma è un pezzo di bamboo, quando imparerò a suonarlo come si deve me ne farò uno in eucalipto. Grazie, Ciao!
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Re: Fantastico il tipo, sono appassionato ...
di DIDGERIBLUES [user #36710]
commento del 28/02/2013 ore 21:16:19
pensa che uno YIDAKI, che sono i didgeridoo prescelti dagli elders aborigeni per caratteristiche tecniche, timbrica e potenza, rispondenti ai codici della loro tradizione, si suonano con una facilità unbelievable! A volte quelli in bamboo o sono crepati o hanno l' imboccatura troppo larga per cui è quasi impossible siuonarli e imparare... well Gigi se ti servono indicazioni e info in merito chiedi pure no worries! e ti anticipo che nn sono uno che specula e fa il furbo a spese della cultura e popolo aborigeno come molti già stanno facendo millantando crediti inesistenti e costruendo strumenti finti alla faccia delle Termites ! ne ho troppo rispetto and consideration and sono brothers and sisters for me e io per loro... Un dear saluto australe a te. florio
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Re: Fantastico il tipo, sono appassionato ...
di shoun [user #18490]
commento del 28/02/2013 ore 22:35:17
per te e per tutti gli appassionati del didge... vai a vederti su questo sito cosa si è inventanto questo tipo.

vai al link
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Re: Fantastico il tipo, sono appassionato ...
di gigius [user #32013]
commento del 01/03/2013 ore 08:46:19
Già visto! è un genio assurdo!
Questo è un po' più semplice, ma il cancetto è simile...
vai al link
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Re: Fantastico il tipo, sono appassionato ...
di shoun [user #18490]
commento del 01/03/2013 ore 15:33:31
WoW !!! Anche questo è un bel matto... nel senso positivo del termine ovviamente, semplificando ulteriormente arriviamo al kazoo :) quanti ricordi... c'era poi una sorta di fischietto, che aveva all'estremità opposta di dove si soffia, un bastoncino che diminuendo la cassa modulava il fischio, ne fecero pure una caramella... ti sto parlando della preistoria... ah ah ah scusate il fuori tema !
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Re: Fantastico il tipo, sono appassionato ...
di gigius [user #32013]
commento del 01/03/2013 ore 15:58:01
Si, ok.. io parlavo di didjeridoo però e comunque di strumenti musicali... il pvc è un materiale economico e va bene per sperimentare. Tu mi hai postato il "didjerisax", io un altro strumento che rende solo l'idea iniziale del didje un po' più versatile e non ti costringe a comprarne uno per ogni intonazione. Poi se proprio vogliamo dire il didje è uno strumento di tipo ritmico e non credo che suonarlo come il NU arricchisca la sua natura, ma anzi la sminuisce, infatti il bello del didje è riuscire a cambiare suono con la bocca e il respiro, inserire dei pattern ritmici e così via.
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Re: Fantastico il tipo, sono appassionato ...
di DIDGERIBLUES [user #36710]
commento del 01/03/2013 ore 16:37:38
Dear friends sulla scia dell' approfondimento dell' afgomento didgeridoo, guardatevi my friend mate and wawa (fratello in aborigeno Yolngu) Martin O'loughlin è un ricercatore australiano esperto nel tradizionale hard tongue style dell' Arnhem land e ha studiato con Djalu Garrawiwi, il più autotevole degli elders della tradizione aborigena dello Yidaki... look what ha invented! Didgimedusa è accordabile in tempo reale e si possono usare le note!...

vai al link

Per saperne di più e per capire a fondo il 'didgeridoo' (nome onomatopeico non aborigeno ma bensì inglese!) secondo la tradizione aborigena Yolngu del Nord che lo chiamano YIDAKI:

vai al link

Il didgeribone è stato inventato da Mc Mahon con ilm permesso aborigeno; David Hudson ne ha inventato uno di simile per avere la possibilità di accordare e interagire con diversi tipi di musica e intonazioni...

Sono ormai molti gli strumenti in legno di vario tipo ottenuti tagliando a metà, scavando e reincollando le parti... Se vengono venduti a prezzi bassi (max 50 euro) nn tolgono mercato agli strumenti aborigeni e ad uno dei loro pochi mezzi di sussitenza, e possono servire a capire lo strumento, imparare per alla fine acquistare uno YIDAKI vero! Otherwise sono dei falsi anche se dichiarati che tolgono mercato al popolo aborigeno. Questo ovviamente è il mio pensiero poi ognuno agisce in base alla propria coscienza o incoscienza! Da italo australiano, friend and brother of aboriginal people mi sento di esprimere il mio parere in merito. Grazie friends. ff
Rispondi
Re: Fantastico il tipo, sono appassionato ...
di gigius [user #32013]
commento del 01/03/2013 ore 16:55:2
Io ne volevo uno "vero" poi mi hanno regalato quello in bamboo. Non mi piace che mi regalino gli strumenti, preferisco sceglierli...
In ogni caso grazie per la condivisione.
Rispondi
Re: Fantastico il tipo, sono appassionato ...
di DIDGERIBLUES [user #36710]
commento del 01/03/2013 ore 19:20:59

PIEnamente daccordo with you Gigi! da parte mia l'intento è di simply fornirti le indicazioni fondamentali per capire e in seguito scegliere uno strumento 'vero'! perchè anche tra gli strumenti 'veri' è necessario distinguere... (magari le conosci già!...) Ci sono molti didgeridoo 'turistici' veri scavati dalle termiti ma che funzionano malissimo e nn sono tecnicamente validi... io di solito consiglio di iniziare con un tubo di plastica di quelli arancioni o grigi d=3.5 -4 cm lungo 120-130 cm per chè tecnicamente funzionano; poi una volta acquisite le tecniche base hai gli elementi necessari per sceglier uno strumento vero e iniziare your musical journey. Un dear saluto australe a te. ff
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Flavio l'ho aprezzato molto due ...
di jrizz [user #23356]
commento del 28/02/2013 ore 10:20:12
Flavio l'ho aprezzato molto due anni fa qui a Gaiarine (TV). Stavo facendo delle foto per il paese il giorno della sagra e non potei fare a meno di notare sotto un portico un po' in disparte un bravissimo chitarrista che suonava un Mannedesign acustica. Penso che poi quel giorno si siano accorti dello straordinario musicista che stava in paese quel giorno. Ci scambiai qualche parola e parlammo di chitarre di musica e delle mie frequentazioni musicali-vicentine con Dalla Vecchia.
E' un piacere rivederlo su questo sito.
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Re: Flavio l'ho aprezzato molto due ...
di DIDGERIBLUES [user #36710]
commento del 28/02/2013 ore 15:38:51
Yes i remember brother!! Nice riiiiiincontrarti and spero di rivederti prest. Graz Flavio. ff
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Fichissimo! ...
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 28/02/2013 ore 11:41:19
Fichissimo!
Rispondi
Re: Fichissimo! ...
di DIDGERIBLUES [user #36710]
commento del 28/02/2013 ore 15:40:31
Thank you for the figs Gianni!! and ringraz Chitarra accordo all brothers and sisters per la bellissima intervista and opportunity that mi avete dat! fff
Rispondi
Florio è un grande artista ...
di zef65 [user #18431]
commento del 28/02/2013 ore 11:50:24
Florio è un grande artista e anche una gran bella persona: ho avuto il piacere di collaborare con lui su un disco alcuni anni fa ed è stata un'esperienza molto bella, oltretutto le sue sculture sono MERAVIGLIOSE :)
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Re: Florio è un grande artista ...
di DIDGERIBLUES [user #36710]
commento del 28/02/2013 ore 15:41:18
Thank you brother forthe consideration! un dear saluto australe to you. fff
Rispondi
Re: Florio è un grande artista ...
di nicolapax [user #27042]
commento del 01/03/2013 ore 11:56:16
... allora ci troviamo tutti a Forlimpopoli (dove abito io) la prossima estate!! Ogni anno da ben 10 anni, qui c'è "La notte del Didgeridoo"!!!

vai al link

Dare miss the event??
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