Accordiani in cattedra: Kokin-joshi la scala dei Samurai del Metallo!
di Boma [user #33900] - pubblicato il 22 aprile 2013 ore 13:30
L'Accordiano Boma ci guida alla scoperta delle sonorità esotiche della scala giapponese Kokin-joshi, una sorta di pentatonica frigia. Ispirandoci allo stile di Marty Friedman ne esploreremo possibilità solistiche avanzate, tra applicazioni modali e heavy metal.
L'Accordiano Boma ci guida alla scoperta delle sonorità esotiche della scala giapponese Kokin-joshi, una sorta di pentatonica frigia. Ispirandoci allo stile di Marty Friedman ne esploreremo possibilità solistiche avanzate, tra applicazioni modali e heavy metal.
Chi ha avuto la fortuna di studiare con un maestro, o di capitare per caso su questo argomento, saprà che quando si parla di scale esotiche subentra un clima di mistero e di smarrimento. "Sì, sono materia avanzata, e poi scarsamente usate…" oppure "certo, Marty Friedman e qualche altro scalmanato usano queste scale nel brano X e Y" sono i commenti più gettonati da didatti o shredder in generale.
Per una volta colmiamo la distanza da questi demoni e, nella lezione seguente, mi concentrerò unicamente su una scala esotica giapponese chiamata "Kokin-joshi". Seppure abbia un nome inquietante, la scala può essere vista come una pentatonica frigia, in quanto condivide tutte le note del modo frigio con l’omissione del 6 e 3 grado. Quindi è anche facile da ricordare:
A vederle da qui sembra non cambi nulla tra una scala e l’altra (in termini di sonorità). E invece, con il mood giusto, la Kokin-joshi ci teletrasporta in un’arena di Mortal Kombat, piuttosto che in una campagna sperduta dove due samurai combattono all’ultimo sangue. Insomma ha un carattere fortemente orientale e particolare che, mio modo di vedere, può dare parecchi spunti interessanti a chi cerca nuovi arpeggi/soluzioni per i propri soli.
Per chi ancora non ha dimestichezza con gli intervalli, propongo due box della kokin-joshi con la fondamentale alla sesta corda e con la fondamentale sulla quinta corda.
Secondo me questa scala mostra tutto il suo carattere nelle fughe in sedicesimi, o comunque in una successione di suoni che toccano un po’ tutte le note della scala. Il primo lick che vi mostro, infatti, è una fuga in sedicesimi che utilizza tutte le note della kokin-joshi. Nei player seguenti sentirete i lick a velocità naturale, seguiti da una versione rallentata (tranne nei lick molto lenti che non necessitano di essere ascoltati lentamente).
Ma non sempre abbiamo la possibilità di far suonare unicamente questa scala. Può essere interessante miscelarla con altre, come la minore naturale. Nell’esempio seguente le prime due battute suonano sulla minore naturale, mentre nella terza abbiamo una coda in kokin-joshi che rende tutto più misterioso e tetro.
Trovo ancora più interessante miscelare il carattere mistico della kokin-joshi con il misolidio. Nel lick sotto abbiamo la prima battuta in misolidio, la seconda svia temporaneamente verso la kokin-joshi e la terza conclude con una triade maggiore per rimarcare il ritorno alla sonorità misolidia di partenza.
Finora mi sono concentrato su successioni di suoni, ma si può provare a sfruttare questa scala anche in un contesto più melodico, come nell’esempio successivo. Trovo però che, assieme alla struttura intervallare, queste scale necessitino anche di una dinamica particolare dell’esecuzione per esprimersi al meglio e che quindi, nel caso della kokin-joshi, l’esecuzione più consona per lo sviluppo del suo lato più caratteristico sia la successione rapida di suoni. Per esempio, sapevate che la scala esotica cinese non è altro che la pentatonica maggiore? Quante volte magari l’abbiamo suonata senza rendercene conto, ma modificando la dinamica e pensando, per esempio, a un ristorante cinese ecco che, per magia, sembra di essere finiti in Cina. La scala è la stessa ma, modificando il mood e l’esecuzione più vicina all’atmosfera cinese, stiamo richiamando una sonorità, un contesto e addirittura un Paese in particolare.
Vi lascio alzando un po’ l’asticella su un lick misto tra il dorico e la kokin-joshi, tutto in plettrata alternata con diverse articolazioni sulle corde. Spero che questa escursione sulla scale esotiche vi stimoli a cercare soluzioni alternative alla scale usate di norma. Per il resto, buona kokin-joshi a tutti!
Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.