Correva l’anno 2000. Mi ero fissato con un mutlieffetto da tasca, il Korg Pandora PX3 che era appena uscito sul mercato. Prima di comprarlo volevo provarlo, e quale migliore occasione del DISMA che si teneva proprio il quel periodo? Quello era il primo anno che il Disma si teneva nella nuova fiera di Rimini. Così parto di buon’ora, arrivo in fiera praticamente all’apertura e sono fra i primi ad entrare. Trovo il mio stand e qui posso provare l’accrocchio che cercavo in lungo ed in largo. Terminata la prova faccio un tour fra gli stand. Circa all’ora di pranzo mi sono soffermato ad ascoltare un chitarrista italiano (mi sembra di ricordare Andrea Braido). Ero insieme ad uno sparuto gruppo di ragazzi. Pensavo: “Chissà perchè siamo così pochi”. Terminata la session mi sono allontanato per i corridoi. Era l’ora di pranzo e stavano quasi tutti a mangiare qualcosa e i corridoi erano abbastanza vuoti. Ed ecco che mi imbatto in un tizio. Camminava verso di me e si asciugava il sudore. Lo guardo penso: “Io questo qui lo conosco”. Per il corridoio solo io e lui. Anche lui mi guarda. Ci scambiamo un lungo sguardo, io cercando di ricordare chi fosse lui, lui penso che si chiedesse perchè lo guardavo con tanto interesse e non facevo niente. Un attimo. Poi io per la mia strada lui per la sua. Durante il ritorno a casa, rimuginando fra me e me, mi salta in mente: “Ecco! Il tizio che ho incontrato è quello della pubblicità su quella rivista di chitarre. Quello che suona le stesse chitarre del chitarrista dei Pooh. Chissà come si chiamava.” La sera a casa sfoglio la rivista e trovo la pubblicità. Il tizio era tale Tommi Emmanuel (carneade chi era costui?). Bha! Poco male. D’altronde è uno che suona le stesse chitarre di Dodi Battaglia. Le Maton: chi le ha mai sentite nominare. In effetti nel 2000 ero molto ignorante. Non potete immaginare quante volte, ripensando a questo episodio nel corso degli anni, mi sono mangiato le mani. Quella doveva essere una delle prime volte che Tommi veniva in Italia, suonava gratis e forse aveva dispensato consigli, io ero lì ad un passo e invece ero rimasto ad ascoltare pincopallo! Così mi ero ripromesso: alla prima occasione faccio ammenda e lo vado a sentire, ovunque dovesse suonare. Nel 2006 Tommi era ancora in Italia. Non conosco i particolari ma dovrebbe essere andata più o meno così. A Monteroduni, vicino casa mia, ogni estate fanno un Festival Jazz abbastanza importante. A causa di carenza di soldi quell’anno sembrava dovesse saltare tutto(e in effetti hanno fatto davvero poco). Ma all’ultimo minuto sono riusciti ad incastrare una serata di Tommi fra due date del suo Tour e lui era andato a suonare lì, ancora gratis, a 50 munti di auto da casa mia. Ovviamente io vengo a saperlo solo la sera del concerto. Gli amici mi trattengono dal partire facendomi capire che sarei arrivato praticamente alla fine del concerto. Così ho dato grandi morsi ai moncherini che mi erano rimasti dopo essermi mangiato le mani. E poi a Catania nel 2010. Pensate un po’, il mio fratellino che vive lì mi compra un biglietto e mi invita al concerto e ad andare a trovarlo. Ma il lavoro me lo impedisce. E nel 2012 a Milano. Ci ha pensato mio figlio universitario a tentarmi, ma ancora una volta gli eventi esterni sono stati più potenti della passione chitarristica. Sembrava destino che le nostre strade non dovessero incontrarsi mai più. Ma ecco che per il tour 2013 si apre uno spiraglio, i pianeti si allineano, esce il 24 sulla ruota di Bari ed io riesco ad organizzare con congruo anticipo il mio pellegrinaggio per ascoltare il divo. Ho già i biglietti ed anche dove dormire. Salvo cataclismi il 7 luglio sarò a Baronissi a deliziarmi le orecchie. Incrocio le dita e attendo speranzoso. Vi terrò informati degli sviluppi.
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