Uno degli usi più comuni dell'acustica è sicuramente lo strumming.
Per questo, dove possibile, si prediligono tonalità che consentono un utilizzo maggiore di corde a vuoto e accordi in prima posizione. Il E maggiore è probabilmente la migliore e oggi vedremo come sfruttarne i vantaggi anche in altre tonalità.
Uno degli usi più comuni dell'acustica è sicuramente lo strumming. Per questo, dove possibile, si prediligono tonalità che consentono un utilizzo maggiore di corde a vuoto e accordi in prima posizione. Il E maggiore è probabilmente la migliore e oggi vedremo come sfruttarne i vantaggi anche inaltre tonalità.
Col tempo, suonando molti brani, ci si rende conto che alcune tonalità a causa dei tanti barrè suonano peggio di altre. Così si preferiscono arrangiamenti su tonalità che consentono un utilizzo maggiore di corde a vuoto e accordi presi in prima posizione: suonano di più e hanno una voce più grossa e rotonda. Il E maggiore è probabilmente la migliore per questo tipo di utilizzo. La tonalità di E maggiore è formata dalle note:
E, F#, G#, A, B, C#, D#. Gli accordi derivanti dall’armonizzazione di questa scala saranno quindi: E, F#m, G#m, A, B, C#m, D#° E' evidente che alcuni accordi dovranno essere suonati in barrè in posizioni distanti tra loro e, proprio per questo, nel caso di alcune progressioni armoniche, il voicing non sarà ottimale.
Sarà possibile utilizzare la prima e la seconda corda a vuoto su ogni accordo visto che il B e E cantino sono due note della tonalità di E: il quinto e primo grado. Questo creerà omogeneità sul passaggio da un accordo a un altro e sopratutto aggiungerà alle triadi dei colori che daranno nuova linfa e una nuova sonorità a questa tonalità.
Ecco la griglia completa degli accordi di E maggiore strutturati in questa maniera.
Per prendere confidenza con queste forme di accordi suoniamoli in sequenza, uno appresso all'altro, evitando pause nei passaggi tra l'uno e l'altro e sincerandoci che le corde a vuoto risuonino pulite, senza alcuna stoppatura.
Una progressione armonica utilizzata molto spesso nel pop, ma non solo, è la successione I V VI IV. In tonalità di E maggiore significherà: E, B, C#m, A.
Ora analizziamo uno a uno i vari accordi. Ci concentreremo sulle caratteriste sia armoniche e isoleremo alcune difficoltà esecutive.
E 5:
Bisognerà prendere posizione utilizzando la diteggiatura come descritta sulla griglia e, come per ogni accordo, l'indice dovrà schiacciare con la punta del polpastrello la Nota Fondamentale al basso evitando il barrè, in modo tale che la prima e la seconda corda possano suonare a vuoto. In questo caso si potrà lasciare vibrare anche la sesta corda. Trattandosi della nota E, suonerà un ottava più bassa rispetto a E suonato sulla quinta.
Con questa diteggiatura faremo risuonare solo Tonica e la Quinta del E, omettendo la terza maggiore G#. Ricordiamoci quindi che potremmo utilizzarlo anche al posto di un Em.
B add11: Per passare da E a B maggiore basterà suonare la posizione classica che si prenderebbe in barrè al settimo tasto, anche in questo caso però si dovrà premere con la punta dell'indice il basso sulla sesta corda sollevando la parte restante del dito e lasciando libere di vibrare la prima e la seconda corda. La nota E sulla prima corda, altererà l'accordo di B in Badd11
C#m9: Su C#m è molto interessante la sonorità che si crea invertendo la posizione dell'indice e dell'anulare della mano destra rispetto alla posizione precedente su B. Le note premute saranno quindi : T 3m 7m 9 In questo modo il C#m diventerà un C#m9
Aadd9: Per suonare l'accordo di A maggiore basterà replicare la posizione utilizzata precedentemente per B, questa volta partendo dal quinto tasto. La seconda corda, ovvero B, aggiungerà un’add9 alle note della triade di A maggiore dando vita così ad un Aadd9.
In questo modo la progressione analizzata acquista una sonorità molto più interessante rispetto a come verrebbe suonata con le posizioni standard trasformandosi in: E, Badd11, C#m7add9, Aadd9
F#m7add11 & G#m7add b13: I due accordi rimanenti F#m e G#m, potranno essere suonati con la stessa posizione rispettivamente sul secondo e quarto tasto. L'indice ancora una volta premerà il basso dell'accordo ma avrà anche il compito di stoppare la quinta corda. Con le corde a vuoto gli accordi diventano: F#m7add11 e G#m7add b13 Queste posizioni con l'aiuto di un capotasto mobile potranno essere utilizzate anche su tonalità più
più scomode. Per esempio, nel caso di F# maggiore basterà mettere il capotasto al secondo tasto e suonare ogni posizione un tono sopra. In questo modo si eviteranno molte posizioni in barrè e un affaticamento prolungato del polso sinistro, ma, cosa più importante, gli accordi suoneranno in modo completamente diverso da quelli finora utilizzati.