Accordo: cono 16ohm vs 8ohm

cono 16ohm vs 8ohm

di donfun [user #17178] - pubblicato il 13 luglio 2013 ore 14:37:08.

Ciao,qualcuno saprebbe spiegarmi che differenza c'e' nell'usare un cono da 16 ohm (in uscita da 16)o uno da 8ohm(in uscita da 8) ?

Dello stesso autore

	Se fai una ricerca su ...
	di tylerdurden385 [user #30720] commento del 13/07/2013 ore 14:59:22
	Se fai una ricerca su google trovi decine di artcoli, anche di accordo, sull'argomento.
	Rispondi

	Sugli ampli a transistor oltre ...
	di fede90k [user #22897] commento del 13/07/2013 ore 15:04:0
	Sugli ampli a transistor oltre ad un suono diverso c'è anche una differenza di watt, esempio: un ampli a transistor che eroga 500 watt a 4 ohm ne erogerà su per giù 300 a 8 ohm, di conseguenza minore è la resistenza (4 ohm < 8 ohm) maggiore sarà la potenza in watt. A 4 ohm il finale lavora più "tirato" mentre a 16 ohm lavora più rilassato, 8 ohm è una via di mezzo. Negli ampli a valvole invece è presente un trasformatore di uscita che si occupa di mandare la giusta tensione alle valvole finali a seconda del cono/coni connesso, quini non ci sarà riduzione di potenza come nei transistor.
	Rispondi

	Credo nessuna, guai a fare diversamente però.....
	di FBASS [user #22255] commento del 13/07/2013 ore 18:16:38
	Se un amplificatore richiede 16 ohm in uscita, mettendo un altoparlante o speaker da 16 ohm ( cono è un termine errato ) gli dai il carico esatto, stessa cosa se è invece da 8 ohm ed usi un altoparlante da 8 ohm, però tutto questo ripeto a PARITA' DI POTENZA EROGATA. I guai incominciano se invece non dai il carico richiesto, meno pericoloso per i finali a transistor e se l'impedenza è superiore a quella richiesta, cioè 100 W su 8 ohm diventeranno 60 W su 16 ohm, solo che l'amplificatore lavora a temperatura dei finali più bassa; guai a mettere un carico dimezzato però, su 4 ohm farai fuori il finale in poco tempo. Non è invece la stessa cosa su un finale a valvole, il trasformatore d'uscita, che è un TRASFORMATORE IN SERIE AL PRIMARIO, cioè un T.A., richiede al secondario il ripetto dell'impedenza segnalata dalla targa o dalla scritta sul pannello, altrimenti aumenterà la corrente magnetizzante e farai fuori lo stesso trasformatore in poco tempo, Franco50.
	Rispondi

			Re: Credo nessuna, guai a fare diversamente però.....
			di donfun utente non più registrato commento del 13/07/2013 ore 23:04:09
			forse ho formulato male la domanda... volevo sapere se c'era differenza di suono utilizzando uno speaker da 16 su un uscita da 16 o utilizzando uno da 8 su un uscita da 8
			Rispondi

			Re: Credo nessuna, guai a fare diversamente però.....
			di FBASS [user #22255] commento del 14/07/2013 ore 08:56:59
			Se ti riferisci allo stesso amplificatore e a speaker di caratteristiche identiche, ma solo d'impedenza diversa, la risposta è nessuna, hai solo adattato l'impedenza dell'altoparlante ad una delle uscite dell'amplificatore ( molti valvolari oggi hanno il trasformatore d'uscita con più secondari, proprio per consentirne l'uso con casse acustiche di impedenze diverse ). L'unica differenza la si avverte se usi speaker di caratteristiche costruttive diverse, come la risposta alle frequenze che possono essere generate, ad esempio: biconici, pneumatici, di diametro diverso, ecc.ecc., o di diversa rigidità della membrana, cioè il cono vero e proprio, che può essere di cartone, alluminio, in mylar ecc. Da sola l'impedenza non è motivo di risposte diverse, io stesso uso indifferentemente Jensen o Celestion da 8 e 16 ohm con caratteristiche identiche, attento invece al rispetto del carico richesto dall'amplificatore.Franco50.
			Rispondi

			Re: Credo nessuna, guai a fare diversamente però.....
			di donfun utente non più registrato commento del 14/07/2013 ore 17:12:44
			grazie!!!
			Rispondi

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