Fraseggio & improvvisazione - Quattro idee in Dorico
di Gianni Rojatti [user #17404] - pubblicato il 16 luglio 2013 ore 17:30
Lavoriamo sul fraseggio e impariamo quattro lick in Am dorico che non avranno come base d'appoggio la pentatonica minore ma partiranno dalla scala modale e dagli arpeggi. Quattro lick che metteranno a dura prova tecnica, articolazione ritmica, controllo dei bending e consapevolezza nelle diteggiature.
Le quattro frasi che studieremo sono tutte in Am Dorico (A, B, C, D, E, F#,G), scala costruita sul secondo grado del G maggiore. Proprio per cercare di aprire il fraseggio verso nuovi scenari, abbiamo cercato di ridurre al minimo l'apporto della pentatonica minore e del tradizionale vocabolario solistico rock/blues.
La prima frase è interamente costruita sulla scala dorica. Nella partitura abbiamo evidenziato due note particolarmente importanti nel disegno melodico: la sesta maggiore F#, nota caratteristica del Am Dorico e la nona B, su cui il fraseggio si appoggia. Entrambe sono note non contenute nella scala pentatonica di Am (A, C, D, E, G). Attenzione a prendere gli slide come indicati nella partitura.
Questo fraseggio, probabilmente il più articolato dei quattro, è costruito su un arpeggio di Em7 (E, G, B, D). Osserviamo e memorizziamone la semplice diteggiatura.
Quindi, attraverso un complicato lavoro di plettraggio alternato e salti di corda, l’arpeggio viene completamente stravolto e suonato su intervalli molto larghi. Il Em7 è un accordo costruito sul sesto grado della tonalità di G maggiore, tonalità da cui deriva anche il dorico. Rispetto al Am sopra al quale stiamo suonando, il Em7 mette in gioco questi intervalli: E è la quinta giusta, il G la settima minore, il B la nona e il D la quarta giusta. E’ facile osservare che, mancando la terza minore C, questo arpeggio imprime al Am un colore sospeso. Anche questa volta risolviamo sulla pentatonica di Am.
L’ultimo fraseggio torna a servirsi della scala di Am Dorico disposta a tre note per corde e suonata con una sventagliata di trentaduesimi. Non è solo la velocità di questo passaggio l’insidia di questo lick: attenzione anche all’accuratezza nei bending, al timing e a rispettare il ficcante disegno ritmico delle pause.
Infine, servitevi della backing track per provare le frasi proposte, per rielaborarle e costruirne delle altre vicine al vostro stile e playing. Buon divertimento!