di paoloanessi [user #32554] - pubblicato il 03 agosto 2013 ore 08:00
Gli intarsi su tavola armonica e i binding non lasciano dubbi circa i nobili natali della Melo AM1. I legni selezionati confermano, ma una sorpresa aspetta il musicista che si appresta a imbracciare la curiosa "jumbo ovale" dell'artigianato spagnolo.
Gli intarsi su tavola armonica e i binding non lasciano dubbi circa i nobili natali della Melo AM1. I legni selezionati confermano, ma una sorpresa aspetta il musicista che si appresta a imbracciare la curiosa "jumbo ovale" dell'artigianato spagnolo.
All'orecchio come alla vista, una Melo si riconosce subito: la paletta del modello acustico AM1 è un vero marchio di fabbrica della liuteria spagnola. Anche le rotondità accentuate della cassa in palissandro con tavola in abete, che ricordano le forme Jumbo, sono rivisitate per donare alla chitarra un contorno quasi ovale. L'attenzione per i dettagli è impressionante. Un binding a doppio strato di legno racchiude un cuore di madreperla e contorna tutto il corpo dello strumento. Non da meno è la serie di intarsi in madreperla ricavati sulla tavola armonica, quasi a simulare un esplosione estetica, bella interessante e originale.
Da un laboratorio del calibro di Melo ci si aspetta un lavoro di precisione, e in effetti i venti fret posati sulla tastiera in palissandro sono molto confortevoli, ben livellati. La chitarra gode di un'intonazione ottima. Fa decisamente il suo lavoro anche il set di meccaniche Grover Super Rotomatic con un rapporto 18:1. I chiavini sono molto sensibili e allo stesso tempo danno molta precisione all'accordatura. Dell'esemplare in esame colpisce il particolare ponte con sellette individuali per ogni corda. Il catalogo Melo dà questa caratteristica come propria del modello AM2, ma trattandosi di un laboratorio artigianale non c'è da stupirsi se saltano fuori delle eccezioni alle regole.
Quando si parla di chitarre acustiche una cosa è nota: il suono che arriva al musicista è profondamente diverso da quello che raggiunge l'ascoltatore posto di fronte. Quanto alla AM1 in prova, le vibrazioni avvertite sulla pancia e all'orecchio soddisfano, ma non primeggiano sulla media. Anzi, mentre la si suona può apparire anche leggermente sottotono, però basta posizionarsi di fronte alla cassa o riascoltare una registrazione per rendersi conto di cosa ci si trova tra le mani. La registrazione è stata effettuata con una microfonazione stereo XY tramite due panoramici a condensatore. Riascoltandola, ci si trova a supirsi della ricchezza timbrica e del bilanciamento dello strumento, forse leggermente proiettato sulle medio-acute, ma comunque con bassi generosi e profondi. Il materiale della tende a una certa rigidità, conferendo una proiezione sonora sul piano armonico a dir poco pazzesca. Su certi passaggi sembra di sentire quasi una sorta di riverbero, tanto è profondo il suono.
Quando si imbraccia, la AM1 dà quasi l'impressione di essere uno strumento "normale", paragonabile a una comune chitarra di produzione industriale se non fosse per le rifiniture di prim'ordine. Eppure lo strumento risulta letteralmente grandioso da ascoltare. In conclusione l'acustica in prova non smentisce l'altissimo produzione e cura dei dettagli della famosa liuteria Spagnola, e si rivela come una chitarra da tenere accanto a sé per la vita, adatta alo strumming di classe quanto al fingerstyle più virtuoso.