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Melo AM1: un vero gioiello
Melo AM1: un vero gioiello
di [user #32554] - pubblicato il

Gli intarsi su tavola armonica e i binding non lasciano dubbi circa i nobili natali della Melo AM1. I legni selezionati confermano, ma una sorpresa aspetta il musicista che si appresta a imbracciare la curiosa "jumbo ovale" dell'artigianato spagnolo.
Gli intarsi su tavola armonica e i binding non lasciano dubbi circa i nobili natali della Melo AM1. I legni selezionati confermano, ma una sorpresa aspetta il musicista che si appresta a imbracciare la curiosa "jumbo ovale" dell'artigianato spagnolo.

All'orecchio come alla vista, una Melo si riconosce subito: la paletta del modello acustico AM1 è un vero marchio di fabbrica della liuteria spagnola. Anche le rotondità accentuate della cassa in palissandro con tavola in abete, che ricordano le forme Jumbo, sono rivisitate per donare alla chitarra un contorno quasi ovale.
L'attenzione per i dettagli è impressionante. Un binding a doppio strato di legno racchiude un cuore di madreperla e contorna tutto il corpo dello strumento. Non da meno è la serie di intarsi in madreperla ricavati sulla tavola armonica, quasi a simulare un esplosione estetica, bella interessante e originale.

Da un laboratorio del calibro di Melo ci si aspetta un lavoro di precisione, e in effetti i venti fret posati sulla tastiera in palissandro sono molto confortevoli, ben livellati. La chitarra gode di un'intonazione ottima.
Fa decisamente il suo lavoro anche il set di meccaniche Grover Super Rotomatic con un rapporto 18:1. I chiavini sono molto sensibili e allo stesso tempo danno molta precisione all'accordatura.
Dell'esemplare in esame colpisce il particolare ponte con sellette individuali per ogni corda. Il catalogo Melo dà questa caratteristica come propria del modello AM2, ma trattandosi di un laboratorio artigianale non c'è da stupirsi se saltano fuori delle eccezioni alle regole.

Melo AM1: un vero gioiello

Quando si parla di chitarre acustiche una cosa è nota: il suono che arriva al musicista è profondamente diverso da quello che raggiunge l'ascoltatore posto di fronte.
Quanto alla AM1 in prova, le vibrazioni avvertite sulla pancia e all'orecchio soddisfano, ma non primeggiano sulla media. Anzi, mentre la si suona può apparire anche leggermente sottotono, però basta posizionarsi di fronte alla cassa o riascoltare una registrazione per rendersi conto di cosa ci si trova tra le mani.
La registrazione è stata effettuata con una microfonazione stereo XY tramite due panoramici a condensatore. Riascoltandola, ci si trova a supirsi della ricchezza timbrica e del bilanciamento dello strumento, forse leggermente proiettato sulle medio-acute, ma comunque con bassi generosi e profondi.
Il materiale della tende a una certa rigidità, conferendo una proiezione sonora sul piano armonico a dir poco pazzesca. Su certi passaggi sembra di sentire quasi una sorta di riverbero, tanto è profondo il suono.


Quando si imbraccia, la AM1 dà quasi l'impressione di essere uno strumento "normale", paragonabile a una comune chitarra di produzione industriale se non fosse per le rifiniture di prim'ordine. Eppure lo strumento risulta letteralmente grandioso da ascoltare.
In conclusione l'acustica in prova non smentisce l'altissimo produzione e cura dei dettagli della famosa liuteria Spagnola, e si rivela come una chitarra da tenere accanto a sé per la vita, adatta alo strumming di classe quanto al fingerstyle più virtuoso.

Melo AM1: un vero gioiello
am1 chitarre acustiche melo
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Veramente orrenda da vedere poi ...
di pumba [user #158]
commento del 03/08/2013 ore 09:05:04
Veramente orrenda da vedere poi sicuramente suona bene ... Martin numero uno al mondo tutto il resto non dico che e' noia ma consideriamo sempre di guardare avanti come e' mia abitudine fare un domani che si volesse vendere una Melo chi ve la compera ? .......... Ciao
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Re: Veramente orrenda da vedere poi ...
di anitradigomma [user #12816]
commento del 03/08/2013 ore 09:39:13
Esiste anche gente che si fa costruire una chitarra su misura e non la venderà mai, io sono uno di questi. Martin numero uno? Forse tra le acustiche industriali, la liuteria acustica è tutto un altro livelli
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Re: Veramente orrenda da vedere poi ...
di pumba [user #158]
commento del 03/08/2013 ore 13:28:4
Certo sono d'accordo con te la mia era una considerazione puramente personale , ognuno di noi vive la proria dimensione in queste scelte ed e' giusto cosi . Io ad esempio non ho magari la passione che hai tu per il mondo delle acustiche e di conseguenza ragiono in termini di mercato . Comunque immagino che l' esperienza di farsi costruire un acustica sia un esperienza bellissima e probabilmente avendo tra le braccia uno strumento unico come dici tu ti lega per sempre a quello strumento per la vita. Ciao
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Re: Veramente orrenda da vedere poi ...
di f.n [user #3760]
commento del 03/08/2013 ore 18:30:04
Beh, non è una bellezza e a dirla tutta anche il suono (almeno per come registrata) non mi fa impazzire.
Sicuramente da provare.

Quanto a "Martin n. 1", scusami, ma forse non ti sono mai capitate fra le mani chitarre come le froggy bottom, goodall (mie preferite in assoluto), santa cruz, etc.

Senza nulla togliere a belle chitarre come quelle della Martin (ovviamente ve ne sono e si fanno pagare come tutte le acustiche di livello), quando si passa a certi strumenti di liuteria è comunque qualcosa di speciale.

Vero è che in Italia si è un po' appiattiti su Martin e Taylor, ma non significa che siano "Il n. 1" ovviamente.

buone ferie !
Federico
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Dire che e' brutta e' ...
di irmo [user #17391]
commento del 03/08/2013 ore 14:03:05
Dire che e' brutta e' poco, direi che e' orrenda, poi magari, anzi sicuramente suona alla grande....
ma era proprio necessario disegnarla tanto brutta ? avrebbe suounato forse meno bene con un design piu' tradizionale ? e' pur vero che il brutto e il bello alla fine e' solo questione di gusti personali, ma un prodotto destinato per lo piu' ad un pubblico tradizionalista come i chitarristi acustici avrebbe sicuramente piu' successo con un design piu' " normale", magari solo qualche piccola variazione sul tema, giusto per contraddistinguere e diversificare il prodotto...
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Re: Dire che e' brutta e' ...
di nicolapax [user #27042]
commento del 03/08/2013 ore 19:35:11
Chi ha mai visto una Giannini Craviola? La chitarra acustica più originale mai concepita. E che suono particolare!
Questa è semplicemente obesa; detta da me potrei aggiungere "grasso è bello".
Però chissenefrega di come è fatta? Rivendibilità (perchè comprare uno strumento con l'idea che vada rivenduto?)?
Se avesse "il" suono che stessi cercando non mi farei tanti scrupoli, la comprerei e basta e viva l'originalità.
Ho visto Pat Metheny suonare con chitarre proprio brutte Compresa l'ibba PM signature, ma chi osa dirgli niente?
Rispondi
klein
di nawa utente non più registrato
commento del 03/08/2013 ore 19:45:5
esteticamente è una copia spudorata di una klein, un classico e una chitarra da sogno, (la klein...)

internamente ha la solita catenatura a x invece dela raggiera ... praticamente una bufala :-)

vai al link
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Che brano è al minuto ...
di alessio326 [user #28175]
commento del 03/08/2013 ore 20:34:12
Che brano è al minuto 1:00 circa?
Rispondi
per quanto mi riguarda, almeno ...
di ilcecca [user #12674]
commento del 05/08/2013 ore 09:16:02
per quanto mi riguarda, almeno esteticamente è orrenda.
per quanto riguarda gli intarsi, beh..de gustibus..ma vorrei citare il parere su questo tema di un liutaio: "quando vedi intarsi strani, sparsi in zone strane, allora vuol dire che al 95% dei casi sono messi li per coprire diffetti del legno o una qualche raspata andata male"
Inoltre, vedere degli intarsi buttati li a caso, senza un qualche disegno, ma semplici quadratini infilati dove capita, sinceramente, non mi da proprio l'idea di strumento di pregio. Poi per carità, i materiali saranno anche di pregio, ma bisogna anche saperli valorizzare questi materiali.
Rispondi
Re: per quanto mi riguarda, almeno ...
di kirschak [user #32705]
commento del 05/08/2013 ore 12:21:06
sottoscrivo parola per parola...chitarra senza senso, secondo me.
Rispondi
Melo AM1
di dk768 [user #31602]
commento del 09/08/2013 ore 09:28:17
Può darsi che la chitarra non sia bellissima a vedersi, ma sicuramente è riconoscibile: non è anonima.
Poi se fra qualche anno Tommy cambia marca scommettiamo che qualcuno andrà a comprarsela a prescindere?
Detto questo mi sembra che a livello sonoro non è il massimo, più che da Super Jumbo sembra una OM, i bassi e la proiezione sonora della SJ proprio non li tira fuori.
Se poi la forma è anche scomoda da suonare ci saranno tutti i motivi per non sceglierla.
Rispondi
Ogni scarrafone...
di Kingo [user #30589]
commento del 10/08/2013 ore 12:25:4
...è brutto!
Secondo me, davvero, l'inguardabilità di questa chitarra è irraggiungibile. E non diciamo per favore "meglio così che anonima", sarebbe come a dire "ho un viso anonimo, mi ci appoggio il ferro da stiro caldo, così guadagno personalità!".
Se poi posso osare, sperando di non prendere una cantonata, direi che il suono che sentiamo non è granché sia perché la chitarra è bruttissima :) sia perché il microfono è puntato sulla tastiera - cosa che di solito si usa INSIEME ad altri microfoni puntati sulla cassa o più verso il ponte.
Spero di non aver offeso nessuno e...madonna com'è brutta!
Rispondi
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