L’Accordiano Boma ci ha preparato una lezione di tecnica da leccarsi i baffi! Parliamo di legato e ispirandoci allo stile di Joe Satriani e Paul Gilbert prepariamoci a mettere sotto torchio la nostra mano sinistra. Tutti gli esempi sono sviluppati sul modo lidio.
Siamo in E Lidio (E, F#, G#, A#, B, C#, D#) e tutti gli esercizi sono suonati a 115 bpm.
Il primo esercizio si apre con uno sviluppo ascendente sulla prima corda che ripete lo stesso pattern sopra ognuna delle sei terzine di sedicesimi. Nella seconda battuta, invece, abbiamo varie divisioni ritmiche che servono a variare il ritmo del nostro playing. Il legato, grazie alla sua fluidità, è una delle tecniche che meglio si prestano a questo tipo di variazioni. Grande utilizzatore di questo meccanismo è sicuramente Joe Satriani che, per dare l’effetto di un fraseggio che accelera e decelera, varia la suddivisione ritmica delle note all’interno delle battute in maniera creativa. Il gruppo irregolare indicato con 7:5 non deve allarmarvi. Vuole semplicemente dire che in uno spazio che avrebbe ospitato cinque sedicesimi schiacciamo e facciamo stare ben sette note.
Nel secondo esercizio manteniamo la stessa suddivisione ritmica. Ad arricchire e vivacizzare il fraseggio questa volta sarà la gestualità tecnica: abbiniamo il semplice legato del primo esercizio alla tecnica dei salti di corda, lo string skipping.
Con l’ultimo lick aumentiamo il livello tecnico allungando il fraseggio su più battute e introducendo un paio di soluzioni interessanti. In particolare, inseriremo delle note uguali gestite su due corde diverse: attraverso queste faremo ripetere la stessa nota anche per cinque volte (come accade nella battuta 1. Suonando in maniera alternata ora su una corda ora sull’altra e utilizzando solo le dita della mano sinistra, avremo un effetto molto diverso rispetto a una nota pizzicata più volte sulla stessa corda. Nell’ultima battuta propongo delle terzine tipiche dello stile di Paul Gilbert ma – contrariamente allo stile di Paul- eseguite quasi interamente con il legato e non in plettrata alternata. Questo tipo di esecuzione è una valida alternativa per chi non ha molta dimestichezza con la pennata e può offrire risultati molto personali.
Un’importante raccomandazione tecnica: è molto importante plettrare solamente dove indicato. Non importa tanto la direzione (downstroke o upstroke) della plettrata. Bisogna impegnarsi a non plettrare dove non richiesto nelle tab per riuscire a suonare anche lunghe sequenze di note in solo legato. Successivamente, assimilato l’esercizio, potremo incrementare il numero delle plettrate sulla base delle caratteristiche del nostro playing. Ma in questa iniziale fase di studi, è molto più efficace plettrare solo quando serve, lavorando maggiormente sulla mano sinistra. Inoltre, sforzatevi di rendere l’esecuzione più fluida possibile, cercando di non interrompere la continuità delle note con dei buchi o degli accenti involontari.
Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.