di redazione [user #116] - pubblicato il 27 settembre 2013 ore 15:30
Una idea semplice ed efficace per suonare modale. Serviamoci delle triadi per creare fraseggi moderni, ariosi e ritmicamente ficcanti da affiancare al tradizionale fraseggio scalare.
Una idea semplice ed efficace per suonare modale. Serviamoci delle triadi per creare fraseggi moderni, ariosi e ritmicamente ficcanti da affiancare al tradizionale fraseggio scalare.
Continuiamo a lavorare sui modi concentrandoci ancora sul modo Lidio. Abbiamo analizzato la possibilità di estrapolare sonorità lidie dalla pentatonica e sperimentato con la scala Lidia #9. Oggi facciamo un passo indietro e vi forniamo uno spunto di lavoro che siamo sicuri porterà una bella boccata d’ossigeno al vostro fraseggio e vi terrà impegnati per un bel po’. Lasciamo da parte le scale, modali e pentatoniche e serviamoci delle triadi. Per farlo partiamo dall’arpeggio Lidio. Ragionando in F avremo: F, A, C, E, G, B, D. Abbiamo evidenziato il B, #11 e nota caratteristica del modo.
Omettiamo da questo arpeggio un Fmaj9/#11/13 la nota fondamentale il F. Ora esaminiamo la rimanente successione di note. Dividiamola esattamente a metà: le prime tre note A, C, E sono una triade di Am; le ultime tre, G, B, D un G. Sostanzialmente abbiamo scomposto un arpeggio lungo e complesso in due cellule melodiche più piccole e semplici. Gli intervalli in gioco saranno gli stessi ma organizzati in una maniera più semplice e funzionale al fraseggio. Troviamo queste due triadi sul set centrale di corde, D, G, B. Ecco le diteggiature:
Suoneremo queste triadi prima come accordi, poi in maniera melodica quindi in successione. In maniera ascendente il G e discendente il Am. Prenderemo entrambe con una diteggiatura che prevede la terza al basso, quindi G con il B al basso e Am con il C al basso.
E ora per scongiurare alla base ogni senso di linearità meccanica ripensiamo queste due triadi fondendole assieme. Creiamo un piccolo box scalare:
Ora serviamoci di questa diteggiatura per creare tre fraseggi. Tutti si concluderanno sulla pentatonica di Am creando un gradevole passaggio tra una sonorità più moderna e articolata e un atterraggio su tradizionali piattaforme blues. L’invito è chiaramente quello di trovare tutti gli altri rivolti di queste due triadi, su tutte le corde. E, alla stessa maniera, sperimentare e fraseggiare. Il primo fraseggio è il più lineare e si limita proprio alla semplice esecuzione di questa diteggiatura impreziosendola con un utilizzo ragionato delle pause.
Nella seconda frase ci divertiamo a ingarbugliare il box con l’utilizzo dei salti di corda. Si apprezzerà la grande ariosità del fraseggio. La chiusura sulla pentatonica è praticamente identica a quella della prima frase.
Nell’ultimo esempio suoniamo il box ancora in maniera lineare ma questa volta in senso discendente. Attenzione all’utilizzo delle pause che rendono ficcante e frizzante il fraseggio.
Vi lascio come sempre la banking track per provare queste frasi e sperimentarne delle nuove.