Se per apprendere scale e arpeggi si mettono in gioco tecniche e metodologie di ogni tipo, l’apprendimento degli accordi è spesso lasciato al caso e affidato semplicemente all’esperienza e alla pratica nel tempo.
Cercheremo, per tanto, di guidarvi attraverso un metodo semplice e ben organizzato per imparare a visualizzare gli accordi in maniera chiara sulla tastiera.
Affronteremo tutte le più comuni e diffuse tipologie di accordi e oggi, per partire, inizieremo con gli accordi di minore settima.
Un accordo di minore settima è una quadriade: ovvero una triade con l’aggiunta di una nota, la settima.
In questo caso il m7 è una triade minore con l’aggiunta della settima minore.
Per esempio un Dm7 è una triade di Dm (D, F, A) con l’aggiunta della sua settima minore, b7, il C.
oppure, un Am7 è una triade di Am (A, C, E) con l’aggiunta della b7, il G.
Nell’armonizzazione di una scala maggiore abbiamo ben tre accordi di min7: sul II, III e VI grado.
Per esempio, nel caso di G maggiore avremo: Gmaj7, Am7, Bm7, Cmaj7, D7, Em7, F#m7/b5.
Prendiamo come riferimento un Am7. Servirà essere in grado di trovarne varie diteggiature limitandosi però a quelle composte esattamente e solo dalle quattro note dell’accordo stesso. Spesso, infatti, si ricorre a diteggiature che ribattono e suonano due volte la stessa nota. Questo tipo di accordi, dal suono sen’altro ricco e valorizzato dall’acustica, possono essere invece eccessivi e debordanti in ambito elettrico.
Ecco, per esempio, due classiche diteggiature di Am7, dove alcune note sono ribattute.
Cerchiamo, invece, di porre come condizione di partenza quella di suonare esclusivamente le quattro note della quadriade: T, b3, 5 e b7, nel nostro caso: A, C, E, G.
Questo un Am7 suonato con la tonica sul E.
Attenzione alla diteggiatura della sinistra: la tonica è suonata dal medio, mentre il barrè di tre corde al quinto tasto è preso dall’anulare.
Ora, l’idea è di essere in grado di suonare quest’accordo trovandolo con la fondamentale, la nota che gli da il nome, su ogni corda. Vediamo un Am7 con la fondamentale sul A e uno con la fondamentalea sul D. In partitura troverete sempre indicati gli intervalli.
Continuando con questo procedimento cercheremo anche gli accordi di m7 con la fondamentale sulle corde di G, B e E cantino. In questo caso saremo costretti a ricorrere a diteggiature che non avranno più la tonica come nota al basso. Troveremo quelli che sono chiamati Slash Chord, accordi con al basso una nota diversa dalla loro fondamentale. Saranno pertanto sempre dei Am7 ma, di volta in volta, con al basso la b3, la 5 o la b7. Questi sono accordi particolarmente preziosi ai fini dell’originalità e freschezza di un arrangiamento o accompagnamento.
Da ultimo, merita di essere fatto un altro ragionamento. Osserviamo al microscopio un accordo di min7 e vediamo che questo, se privato della fondamentale genera una triade maggiore. Am7 (a; C, E, G) è la fondamentale A più la triade maggiore di C, E, G.
Vale la pena allora pensare a delle possibilità di arrangiamento in cui per suonare un accordo di Am7 si affida al bassista il compito di prendere la fondamentale, limitandosi con la chitarra a eseguire la restante triade maggiore.
Sfruttando la corda di A a vuoto proviamo lo stesso procedimento sulla chitarra. Isoliamo tre diteggiature di C maggiore sulle corde di D, G, B.
Ora suoniamole sempre con la corda di A che risuona al basso. Ecco altre tre originali diteggiature per il nostro accordo di Am7.