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Diavolo di un Diavoletto!
Diavolo di un Diavoletto!
di [user #22255] - pubblicato il

La Gibson SG nasce come evoluzione del modello Les Paul ma presto fa storia a sé, con varianti per tutte le tasche e per tutte le necessità tecniche, soddisfacendo anche le voglie dei bassisti e degli amanti delle baritone.
La Gibson SG nasce come evoluzione del modello Les Paul ma presto fa storia a sé, con varianti per tutte le tasche e per tutte le necessità tecniche, soddisfacendo anche le voglie dei bassisti e degli amanti delle baritone.

Le chiamavamo "Diavoletti", le Gibson SG, per via della forma appuntita assunta dal body in corrispondenza delle due spalle mancanti. Dalle nostre parti si sono viste solo a fine anni '60 e costavano tanto da essere più care delle varie Stratocaster, Telecaster e pure del Fender Jazz Bass.
Forse un po' meno costava il basso EB0 che, a listino, era offerto a circa 180mila lirette. Questo non veniva considerato, almeno dalle nostre parti, un modello economico come invece era negli USA, dove il modello di punta Gibson era l'EB2.
Per la SG Special, la più economica delle SG, eravamo intorno alle 250mila lire, mentre il prezzo saliva a lire 300 mila per la Standard. Non parliamo poi della Custom. Unico ripiego era l'offerta a circa 130 mila lire per la SG Melody Maker a due pickup monobobina con magnete verticale a barra.


Storicamente, la comparsa delle SG nei negozi negli USA fu nell'anno 1961 e furono inserite nel catalogo del 1962. Questo per le SG Les Paul, mentre le Melody Maker nello stesso anno erano diventate sì a doppia spalla mancante, ma ancora con body simil-Les Paul Transition del 1959.
È noto che Les Paul rifiutò di far apporre il proprio nome sullo strumento, rifiutandone quindi la paternità. Tuttavia, nel catalogo 1962 lo si vede insieme a Mary Ford in basso nelle pagine relative alle nuove SG Custom, Standard, Special e TV. Le più spartane Melody Maker, che non ne erano coinvolte, divennero con body SG soltanto nel 1966, ma con offerta anche la nuova colorazione Pelham blue. Eccovi un'immagine della transizione del modello più economico della Les Paul, la Junior: anno di nascita 1956, poi Transition 1959 e SG nel 1961 che comprendeva la nuova colorazione TV (un color Cream poiché l'Artic White sparava troppo nei tubi catodici dell'epoca, dando fastidio agli occhi dei telespettatori).

Diavolo di un Diavoletto!

Di fatto, nello stesso catalogo Gibson del 1962, la Melody Maker non era ancora offerta come SG.
Nelle foto la pagina del catalogo Gibson 1962 relativa alla SG Les Paul Junior e la Melody Maker a due pickup ancora con body Transition.
A destra, il passaggio della Melody Maker, anno di nascita 1959, a Transition 1962 e SG nel 1966, anno in cui veniva offerta con uno, due o tre pickup.

Diavolo di un Diavoletto!

Per il basso la cosa fu un po' diversa. Le caratteristiche elettriche dei primi due modelli (EB1 del 1953 e EB2 semi-hollow del 1958) erano del tutto identiche. Il terzo modello prodotto da Gibson invece fu proposto come modello economico "for students". Era sempre a scala corta da 30,5 pollici come gli altri due, fu chiamato EB0. Fu prima offerto in versione Transition nel 1959, poi nel 1961 divenne anch'esso SG, sempre con il solito pickup humbuker a bobine affacciate verticalmente. Aveva un suono fangoso e cupo, come si portava all'epoca.


La stessa storia fu quella della baritona EB6, che da simil-ES 335 divenne SG in quegli stessi anni (1958-1962), ma questa volta ci guadagnò poiché fu offerta in versione SG con due pickup humbuker al posto di uno solo al manico della prima versione.
Eccoli, EB0 ed EB6 versione Diavoletto.

Diavolo di un Diavoletto!

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

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