di redazione [user #116] - pubblicato il 21 ottobre 2013 ore 12:45
Luca Colombo ci propone un’interessante divisione e classificazione dei modi attraverso aggettivi capaci di evocarne le sonorità caratteristiche. L’occasione ci offre il pretesto per una funzionale carrellata di ripasso dell'argomento.
Luca Colombo ci propone un’interessante divisione e classificazione dei modi attraverso aggettivi capaci di evocare le caratteristiche sonorità che ognuno di essi genera. L’occasione ci offre il pretesto per una funzionale carrellata di ripasso dell'argomento.
Per farlo seguiremo lo stesso tipo di divisione e caratterizzazione proposta da Colombo.
Affronteremo tutti i modi sempre in relazione all’accordo di A. Per ogni modo proporremmo una diteggiatura della scala sopra l’accordo di partenza, un accordo che ne sintetizzerà la sonorità caratteristica e un’opzione solistica (una scala, un arpeggio, una triade…) da utilizzare per enfatizzarne il suono in una improvvisazione.
MISOLIDIO
Partiamo con il modo Misolidio, il più solare.
Siamo in D maggiore (D, E, F#, G, A, B, C#) e sul quinto grado di questa tonalità si forma un accordo di A7 cui corrisponde la scala di A Misolidio (A, B, C#, D, E, F#, G).
La scala misolidia si differenzia da una scala di A Maggiore per via della b7, sua nota caratteristica e che abbiamo evidenziato in partitura.
Il semplice arpeggio di A7 (A, C#, E, G) è già una valida maniera per marcare il suono misolidio, soprattutto nella diteggiatura che proponiamo che parte già dalla b7.
DORICO
Il modo dorico si forma sul secondo grado di una scala maggiore ed è caratterizzato dalla sesta maggiore.
Il nostro Am Dorico (A, B, C, D, E, F#, G) è costruito sul secondo grado del G (G, A, B, C, D, E, F#); la sua nota caratteristica è il F#, unica nota che lo differenzia da un normale Am naturale (A, B, C, D, E, F, G).
Come accordo caratteristico proponiamo un voicing di Am9add13 pratico da suonare vista la diteggiatura praticamente incastonata all’interno del box pentatonico. Come opzione solistica, suggeriamo l’arpeggio di F#m7/b5 (F#, A, C, E) che a ben guardare altro non è che una triade di Am (A, C, E) arricchita dalla nota dorica F#.
IONICO
Il modo ionico è la scala maggiore. Possiamo considerare questa scala come una sorta di paradigma sul quale formiamo e definiamo tutti gli altri modi. Non ha quindi particolarmente senso segnalarne una nota caratteristica. Allo stesso tempo, merita di essere evidenziata la quarta giusta. Tale nota, sull’accordo di maj7 che si forma su questo modo, genera una sonorità non facile da gestire, spesso sconsigliata. Per tanto, piuttosto che su accordi di maj7 questa scala funziona su semplici accordi maggiori o – in maniera particolarmente interessante - su accordi di Sus2 o Sus4. Nel nostro esempio, suoniamo ionico alternandoci tra pentatonica di A maggiore (A, B, C#, E, F#) e A ionico (A, B, C#, D, E, F#, G#) sopra un Asus2 (A, B, E).
LIDIO
Il modo Lidio si costruisce sul quarto grado di una scala maggiore. Siamo in E maggiore (E, F#, G#, A, B, C#, D#) e sul suo quarto grado troviamo il A lidio (A, B, C#, D#, E, F#, G#) costruito sopra un accordo di Amaj7. La scala lidia si differenzia da una scala di A Maggiore per via della #4, nota caratteristica e che abbiamo evidenziato in partitura.
La diteggiatura utilizzata per sintetizzare il suono del modo e la scala da impiegare per improvvisare sono le stesse che ci aveva suggerito Dave Hill in questa sua recente lezione per la nostra didattica.
Nei prossimi giorni concluderemo questo ripasso dei modi trattando Eolio, Frigio e Locrio.