Un piccolo combo valvolare come il Champion 600 può far comodo e offrire un sound interessante, ma niente che non si possa migliorare ancora con una buona dose di manualità, una manciata di valvole nuove e un cono sovradimensionato.
Da tempo cercavo un piccolo valvolare economico da usare in casa e, dopo varie ricerche sul web, la mia attenzione si era rivolta su quattro amplificatori: Harley Benton GA5, Epiphone Valve Junior, Bugera V5 e Fender Champion 600. Per l’uso che ne dovevo fare (jazz) e per la ridotta potenza (4/5W), per me l’uno valeva l’altro.
Sia chiaro che parliamo di giocattoli, quindi la qualità sonora è quella che è, ma per un uso più che domenicale senza infastidire vicini, figli e moglie un piccolo combo valvolare mi andava più che bene.Le caratteristiche peculiari degli amplificatori presi in considerazione erano le seguenti.
Harley Benton ed Epiphone praticamente identici. Prodotti e assemblati dalla stessa fabbrica in Cina ed equipaggiati con un anonimo cono da otto pollici. L’unica differenza sostanziale tra i due combo è nel look del rivestimento esterno.
Il Bugera V5 era il più papabile per il cono da otto pollici Bugera design, per il riverbero e , soprattutto, per lo switch con il quale c’è la possibilità di variare la potenza di uscita da 4W a 1W a 0,4 W.
Il costo di questi tre amplificatori oscillava tra i 120 e i 170 euro.
Il Fender lo avevo lasciato per ultimo sia per il costo (230/250 euro, a mio avviso decisamente sproporzionato rispetto agli altri tre) sia per il cono da 6,5 pollici che, anche se marcato Fender Design, lo ritenevo po' piccolo per questo tipo di amplificatore. Però, per il look vintage e per le dimensioni contenute, il Champion 600 era l’ampli che preferivo di più e sul quale mi sono orientato per l’acquisto.
La scelta del Fender è dovuta anche al fatto che, dopo essermi documentato in merito su vari siti web stranieri, su Accordo e su YouTube, avevo elaborato una serie di semplici modifiche per migliorare la resa sonora senza spendere grosse cifre e senza modifiche al circuito.
Finalmente trovo un Champion usato per un prezzo accessibile e lo compro. Ricevuto l’ampli, passo alle modifiche.
La prima cosa che sostituisco è la tela davanti al cono. Questo panno tipo velluto, anche se molto bello a vedersi e piacevole al tatto, è un vero e proprio muro di gomma. Nemmeno a soffiarci attraverso appiccicandoci la bocca sopra passava l’aria, figuriamoci il suono di un cono da 6,5".
Al posto del velluto metto un ritaglio di una maglia di lana. Risultato: prima usciva un alito da moribondo, adesso una piacevole brezza montana da non sottovalutare.
L'interruttore aveva la levetta spezzata e lo sostituisco (costo €.5,50). Sostituisco anche la chicken knob nera del volume con un’altra di colore marrone, residuo di un tester della leggendaria Scuola Radio Elettra Torino.
Le valvole in dotazione erano una Sovtek 12AX7 e una 6V6 GT anonima. Le provo, ritengo che non sono poi così male e le lascio al loro posto.
In conclusione l’ampli, per il sound che cercavo e il look vintage, era perfetto. Avevo speso in tutto meno di cento euro ed ero pienamente soddisfatto.
A questo punto, conclusa la recensione, avrei allegato un paio di foto, ringraziamenti, saluti e baci ai lettori e sarebbe finita qua. E invece no! Avevo fatto i conti senza la GAS.
Difatti, dopo qualche giorno, trovo un cono usato Weber Signature 8" 15W dotazione di fabbrica al Fender Vibro Champ Eric Clapton.
Come un demone perverso, la GAS si impossessa di me. Senza pensarci due volte mollo i freni inibitori. Compro il cono Weber, una 6V6 GT STR e una TAD 12AY7, espressamente prodotte per gli ampli Champ/Tweed e in mezza giornata monto il tutto.
Certo il piccolo Champion non è diventato un Twin, però godetevi le foto.
God Bless Leo Fender.
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