di sdl [user #5004] - pubblicato il 14 febbraio 2014 ore 10:30
Studiati per un blues texano infuocato e con frequenze medie prominenti, gli Irish Tour si rifanno al sound di un compianto guitar hero irlandese. Il laboratorio semi-artigianale Bare Knuckle si ispira a Rory Gallagher per una tripletta di single coil con un carattere tutto loro.
Studiati per un blues texano infuocato e con frequenze medie prominenti, gli Irish Tour si rifanno al sound di un compianto guitar hero irlandese. Il laboratorio semi-artigianale Bare Knuckle si ispira a Rory Gallagher per una tripletta di single coil con un carattere tutto loro.
Ho recentemente installato un set di pickup Bare Knuckle Irish Tour, forse poco conosciuti, su una mia Strat assemblata con corpo in ontano e manico più tastiera in acero fiammato, verniciatura nitro light relic e ponte Fender vintage a sei viti. La scelta dei pickup per la nuova bimba è stata assai difficoltosa: non sapevo cosa installare. Al momento, su altre Strat, ho montato set di pickup Duncan, Lollar e Fender.
Ero alla ricerca di un suono tipo Texas Special, quindi non super vintage o cristallino, ma più adatto al rock blues (anche se in effetti non ci suono rock blues): insomma il classico suono un po' medioso (o nasale per alcuni), non troppo svuotato e con una buona propensione al crunch. I Texas Special Custom Shop, che già monto su un'altra Stratocaster e su una Telecaster, potevano essere la soluzione più ovvia, ma non volevo doppioni. Inoltre ultimamente, soprattutto con la Strat, cominciavo ad avvertire un certo sbilanciamento dei TS, forse un po troppo carenti di bassi e un po troppo spinti sulle medio alte: è nella loro natura, e sicuramente sono pickup che mi piacciono (molto), ma talvolta possono risultare un po sbilanciati se inseriti nel contesto di una band.
Alla fine la scelta è ricaduta sui Bare Knuckle Irish Tour. Il laboratorio Bare Knuckle, guidata dal fondatore Tim Mills, è un piccolo costruttore inglese semi-artigianale, che propone pickup hand wounded, orientati per lo più a sonorità vintage e con un catalogo abbastanza completo che copre dai singoli agli humbucker passando per i P90 e qualche pickup da basso. Nello specifico, gli Irish Tour vorrebbero essere un tributo al guitar tone del compianto Rory Gallagher: attenzione però, Bare Knuckle non produce pickup signature in senso stretto, sebbene molti dei suoi modelli abbiano nomi che richiamano in modo più o meno esplicito guitar hero famosi. Per esempio Slow Hand per Clapton, Mother Milk per Frusciante, Trilogy Suite suppongo per Malmsteen.
Gli Irish Tour, con i loro magneti Alnico V, sono definiti "hot vintage", con un output di 7,4 Kohm per il ponte e 6,3 Kohm per centrale e manico. Volendo fare un paragone con i Texas Special, Bare Knuckle ha proposto un pickup al ponte un po più pontente, rimanendo invece più o meno sugli stessi valori di resistenza per manico e centrale. L'equalizzazione degli Irish Tour è più equilibrata rispetto ai TS, con alti sempre molto presenti ma in qualche modo più tondi e basse più calde. Restano ovviamente pickup indicati per le torride sonorità texane, o irlandesi vista l’ispirazione originaria dei pickup! La sensazione è quella di una maggiore trasparenza sonora: nonostante la ponteza un po' superiore del pickup al ponte, la maggior pulizia in fascia media (o comunque il rapporto più equilibrato fra bassi, medi e alti) e la riduzione della nasalità che contraddistingue i Texas Special fa sembrare gli Irish Tour meno spinti. Non tanto come output, perché l'aiuto alle dita dato da qualche avvolgimento in più si sente tutto, quanto come equalizzazione, come timbro e come equilibio generale. Nel complesso, mi sono sembrati più facili da equalizzare, con meno "eccessi" e più morbidi dei TS, e conseguentemente più facili da inserire nel mix di una band. Restano comunque dei pickup piuttosto carichi, distanti dalle sonorità cristalline più prettamente Fender.
Un'ultima considerazione che può essere interessante, riguarda il wiring che ho scelto per i pickup: ormai su tutte le Strat faccio inserire uno switch (nel caso di questa nel controllo di tono, sebbene in generale mi trovi meglio ad avere un selettore separato) che, oltre alle classiche cinque posizioni Fender, permette di attivare contemporaneamente il pickup al ponte e quello al manico in modo da ottenere un timbro simil-Telecaster.
I due file audio allegati fanno una carrellata delle varie combinazioni possibili dei pickup (con eccezione del solo pickup centrale), prima con un suono ritmico e poi con un solistico. Ho suonato più o meno lo stesso riff di fila, cambiando pickup ogni volta. La posizione neck+bridge è l’ultima per quanto riguarda il ritmico e la terza per quanto rigurda il solistico: per il resto nei sample trovate tutte le altre posizioni in ordine sparso, una in seguito all'altra e senza ripetizioni della stessa posizione.
Ovviamente in fase di registrazione non ho aggiunto effetti, né di ambiente né di dinamica. Il suono proviene da un Kemper collegato in stereo e il profilo utilizzato sia per il campione ritmico sia per quello solistico è un Deluxe, con un treble booster per il ritmico e un Tube Screamer per il solistico. Su entrambi i suoni è attivo un echo e solo sul solistico un leggero riverbero.
Non ho modificato per la registrazione quello che è il mio suono live: un po' si sente in effetti, nel senso che il suono utilizzato è pensato per essere usato in abbinata alla mia cassa e non per la registrazione. Infine è doveroso dire che la qualità dei convertitori e dei preamplificatori della mia scheda audio (una vecchia UA 101) non è ottimale e che il suono ha perso molta profondità e brillantezza con la registrazione e con la conseguente compressione per il caricamento su YouTube. Obiettivamente ascoltare, anche con le stesse cuffie con le quali ho registrato, il suono diretto del Kemper direttamente dal suo output cuffie è un'altra cosa, però credo che la registrazione possa essere comunque fornire un riferimento interessante.