di rockenri [user #20853] - pubblicato il 15 febbraio 2014 ore 08:00
Cornell è uno dei maggiori riferimenti per gli amanti del british sound. I suoi amplificatori ricalcano i modelli storici made in UK con una cura elevata per il dettaglio e diverse caratteristiche singolari, come le due testate in una della Plexi 45/50.
Cornell è uno dei maggiori riferimenti per gli amanti del british sound. I suoi amplificatori ricalcano i modelli storici made in UK con una cura elevata per il dettaglio e diverse caratteristiche singolari, come le due testate in una della Plexi 45/50.
Da tempo ero alla ricerca di suoni plexi oriented per completare il mio armamentario, composto peraltro da un Fender Dual Showman Reverb del 1969 e da un Ceriatone DC30 modificato con trasformatori Matchelss originali. Insomma desideravo avere un'ampia diversità di suoni da sfruttare in ogni situazione e, dato che tra concerti e regali di laurea avevo messo da parte un bel gruzzoletto, mi sono dato subito da fare. Dopo estenuanti ricerche, non potendomi permettere una JTM45 originale e accantonando l'idea di una superlead perché poco sfruttabile in piccoli club, ho focalizzato l'attenzione sul guru dei suoni plexi, Germino. Ma ahimè anche in questo caso il prezzo tra spedizione e dogana era proibitivo. Così ho preferito puntare deciso sul Cornell Plexi 45/50, conoscendo la qualità del suo prodotto e la grande esperienza del produttore.
So già a priori che i cultori delle plexi storcerebbero il naso perché questa testata non è un'esatta replica di una JTM45 o un plexi 50, ma è un compromesso tra due mondi che alla fine dà i suoi vantaggi nella maggior parte delle situazioni live.
La testata ha il classico aspetto di un Marshall con uno splendido Dark Green Tolex. All'interno il lavoro costruttivo e l'assembaggio point to point è perfetto, due circuiti separati, uno per la modalità JTM45, l'altro per la JMP50. Tutto è installato su una spessa base di vetronite. La qualità dei componenti è discreta e sembra solido come una roccia. Possiede trasformatori custom ma non è presente nessun choke.
Una feature importante e utilissima è lo switch per ridurre la potenza da 50 a 15W. Di fabbrica monta le EL34, ma effettuando un rebias si possono montare le KT66 caratteristiche delle prime JTM45.
La prova del suono è convincente, utilizzando sia un cassa con Vintage 30 sia una con G12H30 Heritage.
Le differenze tra le due modalità non sono marcatissime, noto una maggiore rotondità nel JTM45 mod e un leggero output nel JMP50.
Le entrate jack del canale Britgh e Normal sono molto interattive, collegandole tra di loro si possono ottenere varie sfumature di suoni in stile british. Anche i potenziometri sono molto sensibili ed è difficile tirar fuori un sound scadente.
Infine digerisce i pedali splendidamente. La versatilità è una qualità importante di questo ampli, ma la cosa che mi ha colpito di più è la capacità di produrre suoni estremamente musicali, mai finti. Sono veramente soddisfatto del mio acquisto.