La dicitura "only a Gibson is good enough" sulla paletta lascia poco spazio ai dubbi. Nonostante le fasce e il fondo in mogano, la J35 sprigiona dei bassi profondi e definiti, offrendo così uno strumento adatto al fingerpicking ma con uno spirito folk d'altri tempi.
Era da tempo che volevo una chitarra acustica americana all solid. Dopo aver visionato vari video e letto parecchie recensioni, la scelta è caduta su una Gibson J35 2013, e così ho deciso di andare a provarla con mano e confrontarla con altre di pari livello se non anche oltre.Appena arrivato in negozio, nel reparto chitarre acustiche l'occhio è ricaduto su una Gibson Custom Shop 1968 Limited Edition J45 Cherry. Ho subito chiesto di provarla e devo dire che la prima impressione non è stata delle migliori, forse le corde erano lì da un po', ma era poco convincente, come poco lo era una Hummingbird, anche lei molto sferragliante. Ribadisco, corde vecchie e fruste, ma quando ho preso in mano la J35 la sensazione è stata fantastica.
Nonostante il mogano su fondo e fasce, i bassi erano straordinari, sentivo vibrare lo stomaco in maniera impressionante come impressionante era il volume che sprigionava.
Il manico comodo, la scala corta e le corde .011 di serie facevano sì che fosse molto maneggevole.
Il colore natural, insieme al battipenna, non mi appassionava tanto. Ho sempre desiderato una J45 per il suo suono caldo il colore burst ma, per essere anche un amante del fingerpicking, la J35 è più indicata per il suo suono più equilibrato e così ho finalmente fatto l'acquisto.
La chitarra si presenta bene, ottima fattura non c'è che dire. Ai liutai di Bozeman riesce bene, top in abete sitka, fondo e fasce in mogano chiaro, tastiera e ponte in palissandro, paletta con primo logo Gibson e banner con scritto "only a Gibson is good enough", il che dice tutto.
La chitarra, inoltre, è elettrificata con il classico sistema LR Baggs Element attivo con controllo volume alla buca. Naturalmente è fornita di custodia rigida originale.
È una chitarra acqua e sapone, spoglia di ornamenti, abalone o intarsi vari, ma sicuramente ricca di suono che a parer mio è quello che conta.
Dopo qualche mese ho deciso che era giunto il momento di fare leggermente ribassare l'action e la suonabilità è cambiata in meglio, e inoltre ho sostituito le corde con delle John Pearse Phosphor Bronze light gauge, set 600L (.012-.053). Ne è derivata una chitarra dal suono spettacolare, più caldo ma sempre equilibrato, forse meno adatto al fingerpicking ma sicuramente al vero suono folk americano. Da provare assolutamente.