, un metallaro verace come Synyster Gates ha incuriosito tutti confessando di studiare chitarra gipsy jazz. Meglio la coerenza ortodossa con il genere che si suona o la curiosità che spinge a confrontarsi con altri stili musicali? Ecco la nostra.
Mettersi costantemente in gioco, confrontandosi con altri generi musicali è una condizione necessaria per chi aspira a essere un grande musicista.
Studiare, o semplicemente curiosare altri stili e approcci, non significa necessariamente cercare di riprodurli in maniera fedele, calarsi completamente in un contesto che non è il proprio. Significa aprirsi a nuove idee, soluzioni, dinamiche e suoni. Far muovere le proprie dita in una maniera differente e organizzare le proprie idee con un altro ordine. Aria fresca che ci farà tornare al nostro strumento e al nostro genere con maggiore consapevolezza di quello che stiamo suonando e di perché lo stiamo suonando così. Cimentarsi con un altro genere porta con se anche il fascino del tradimento. Può aiutarci a capire se tra noi e la nostra chitarra, la nostra band, la nostra musica c’è ancora passione viva o solo consolidata routine.
Il chitarrista acustico che s’infiamma ad accendere il distorsore; il rockettaro che si commuove pizzicando un’aria di Bach su corde in nylon. Segnali che possono anticipare l’inizio di una nuova lunga storia e avventura musicale. O semplici scappatelle dopo le quali riabbracceremo la nostra musica non solo con ritrovato entusiasmo ma anche qualche esperienza e trucchetto in più in tasca da giocarci.
Se la musica è la propria vita e la propria passione, più musica si fa, si assaggia e si prova, miglior musica si suonerà e si saprà ascoltare.