di redazione [user #116] - pubblicato il 27 giugno 2014 ore 11:30
Scusate il disturbo e scusate il ritardo. Ce la siamo presa bella comoda per tornare a parlare di voi e della vostra musica. La sensazione però, è che abbiate sfruttato al meglio questo lungo lasso di tempo, barricati in sala prove. Perché la qualità delle ultime cose che abbiamo ascoltato è notevole. Ecco altre cinque band pescate a caso.
"Scusate il disturbo" e scusate il ritardo. Ce la siamo presa bella comoda per tornare a parlare di voi e della vostra musica. La sensazione però, è che abbiate sfruttato al meglio questo lungo lasso di tempo, barricati in sala prove. Perchè la qualità delle ultime cose che abbiamo ascoltato è notevole. Ecco altre cinque band pescate a caso.
Concordato: "Un Attimo" Una band pugliese di cinque elementi con gli anni ’80 nel cuore. In effetti, il loro pezzo potrebbe essere un ottimo demo tra dark e new wave più cupa, registrato nei primi anni ottanta. Tutto è perfettamente calato in quell’estetica di suoni, produzione ed esecuzioni. Primi Diaframma, U2, Joy Division, i riferimenti sono omaggiati con rispetto e competenza. Le chitarre, secondo noi, le ha egistrate The Edge in persona. Il cantante di certo, non potrebbe fare i Queen ma qui è dannatamente efficace. Se l’intento del gruppo è realizzare un mero esercizio di stile, il voto è 10. Ma se c’è la volontà di fare qualcosa di proprio e quindi di attuale, gli ‘80 possono - e nel vostro caso devono - restare un riferimento ma da rileggere con il lessico di oggi. Consigliamo l’ascolto di band come Franz Ferdinand, The Killers , modernissime senza rinunciare a un imprinting disperatamente anni ottanta. Detto questo, anche così, ci siete piaciuti.
Victim Of Illusion: "The Day That Never Comes" Si ispirano a Tool e Porcupine Tree. Il loro brano è ben prodotto, suonato con la cura e le sonorità ricercate che il genere impone e non sfigurano nonostante riferimenti così impegnativi. Sembrano proprio veri. Il brano parte e la strofa ci cattura per atmosfera, arrangiamento e playing. Quando però arriva il momento di esplodere nell’inciso, tutto ci sembra sedersi e da lì, si perde la magia. Peccato, perché eravamo davvero pronti a saltare sulla sedia! La sensazione è che l’apertura del ritornello anziché valorizzare la voce, la metta in difficoltà. Inoltre, vista la palese capacità tecnica ci saremmo aspettati qualche accorgimento compositivo ed esecutivo più variegato e coraggioso.
Lyr: "Abracadabra" Cantatutoriale italiano moderno e colto di chi in casa ascoltava De Andrè ma in cuffia, andando al liceo, i Radiohead. Si divertono a giocare coi generi mescolando accenni di elettronica, portamenti acustici e aperture rock. Tutto curato, ben prodotto e con un arrangiamento che centra l’obbiettivo di avvolgere il testo lasciandolo però, sempre protagonista. Bravi.
Albionics: "Rubinetti Psichedelici" Sono giovani, simpatici e pieni di buone idee e frizzantezza. La loro idea è mettere in musica storie di tutti i giorni e raccontarle, con ironia e umorismo, in un frullato musicale tra rock, musica balcanica e chi più ne ha, più ne metta. Fichissimo. I dolori arrivano quando iniziano a suonare. Zoppica un po’ tutto: dall’accordatura, all’intonazione, fino al portamento ritmico. L’arrangiamento cerca una complessità che gli Albionics non si possono ancora permettere. Semplificate, studiate e provate. Secondo noi avete stoffa e una buona visione. Ma serve tanto, tanto lavoro.
Claes Cornellius: "The House Of Rising Sun" Abbiano un nostro nuovo eroe. Claes Cornelius confeziona una cover marcia e stralunata di "The House of the Rising Sun" e ce la descrive così: “Vi porto dritto al bordello Rising Sun a New Orleans in questa mia (per)versione. Puttane e protettori, gangsters, polizia e carcere”. Caro Claes, che dire: ce la vorremmo sentire assieme a te, a tutto volume, in macchina e con i finestrini abbassati; diretti al pub e con le migliori intenzioni di bere tante birre e fare a pugni con il primo che ci guarda storto. Chapeau.
Se volete leggervi su “Scusate il Disturbo” inviateci un solo brano in mp3, il vostro singolo, quello che vi rappresenta di più. A questo dovrete aggiungere una foto e cinque righe cinque di presentazione vostra o del vostro progetto. L’indirizzo a cui spedire tutto è: scusateildisturbo@accordo.it