di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 05 luglio 2014 ore 10:00
Un nuovo modo di concepire il plettro promette di trasformarlo da semplice accessorio in strumento correttivo utile anche nel miglioramento della tecnica d'esecuzione. Aspetti positivi e negativi accompagnano il controverso Pykmax, il plettro da tenere in pugno.
Un nuovo modo di concepire il plettro promette di trasformarlo da semplice accessorio in strumento correttivo utile anche nel miglioramento della tecnica d'esecuzione. Aspetti positivi e negativi accompagnano il controverso Pykmax, il plettro da tenere in pugno.
Di tartaruga, osso, plastica, legno, materiali hi-tech o nylon che sia, nella sua evoluzione il plettro ha sempre conservato a grandi linee la forma originale: un piccolo oggetto triangolare o a goccia da tenere tra le dita, a volte saldamente, a volte alla meno peggio. Se la forma del plettro è rimasta pressoché immutata negli anni, al contrario la tecnica per impugnarlo non ha mai trovato una strada certa e definitiva. Ogni chitarrista raggiunge una propria impostazione, a volte imitando i propri idoli, più spesso seguendo l'istinto, e talvolta facendosi anche male sul serio. Con i danni ai tendini causati da posizioni sbagliate o muscolatura perennemente contratta non si scherza. Deve averlo pensato anche il chitarrista Noam Sander, quando ha disegnato il Pykmax durante la sua permanenza al Berklee College Of Music.
Curioso a vedersi, più vicino a un apparecchio ortopedico che a un accessorio per fare musica, il Pykmax è un nuovo modo di intendere il plettro per chitarra: anziché un semplice frammento di materiale da stringere in cerca del feeling giusto, il plettro diventa un dispositivo completo ed ergonomico, studiato per adattarsi alla forma della mano.
La struttura del Pykmax è divisa essenzialmente in due parti: un plettro tradizionale, con un piccolo gancio in testa, è fissato con uno snodo a un'impugnatura ergonomica, da tenere nel palmo, studiata per aiutare a tenere i muscoli rilassati e a correggere eventuali vizi di postura. Il plettro collegato all'impugnatura può essere sostituito con un sistema a clip e può essere ruotato e inclinato con una discreta libertà di movimento. I produttori offrono ricambi con plettri da 0.60mm, 0.88mm e 1.00mm. Per comprendere meglio, ciò che più si avvicina a un Pykmax potrebbe essere il calcio di un fucile da far aderire per bene alla spalla per acquistare precisione, stabilità e… non farsi saltare via l'arma di mano. Nel caso del chitarrista, "l'arma" salta di mano più spesso di quanto non si vorrebbe, soprattutto se si è meno esperti. Chi non ricorda le chitarre acustiche ridotte come maracas a furia di plettri caduti nelle buche, o tutte le volte che un plettro cade sul pavimento per poi sparire inspiegabilmente? Pykmax assicura che il plettro resterà sempre in posizione e permetterà al chitarrista di concentrarsi sul suonato.
Chi lo ha provato assicura che il Pykmax "aumenta la sensazione di comodità e contribuisce a migliorare in velocità e precisione". Come possa una sorta di "protesi per chitarristi" incrementare la velocità di esecuzione non è molto chiaro, mentre è evidente che un supporto del genere può tornare utile a chi si sta avvicinando all'uso del plettro o a chi ha problemi concreti nel far assumere la giusta posizione alla mano e a tenercela con sufficiente rilassatezza muscolare al fine di evitare danni fisici.
Nell'agguantare il Pykmax, medio, anulare e mignolo non sono adoperati, quindi possono essere usati senza problemi per praticare dell'hybrid picking. Di contro, è da escludersi la possibilità di passare dalla plettrata al fingerstyle spostando il plettro nel palmo della mano mentre si suona. Per la sua forma, il Pykmax non dovrebbe interferire con l'uso della leva o con il palm muting, ma di contro impone una sua precisa impostazione sul plettro. Potrebbe quindi risultare complicato gestire la quantità di punta che sporge dalle dita e sarebbe impossibile ruotarlo per colpire le corde con il retro (alcuni lo adoperano per dare maggior corpo alle parti ritmiche). Quanto alle impugnature più fantasiose, stile Pat Metheny su tutte, con un Pykmax in mano ce le si può scordare.
Pro e contro sulla bilancia, il Pykmax si risparmia per un pelo il contrassegno di "mai più senza", se non altro per le sue potenzialità di strumento terapeutico e didattico per chi ha seri problemi con l'uso del plettro. I chitarristi che amano giocherellare col plettro durante le esecuzioni, cercando sfumature diverse col variare di angolo di incidenza, zona di contatto o impostazione stessa della mano, farebbero bene a passare oltre. Tutti gli altri possono fare un giro su eBay UK, attualmente l'unico modo per vedersene recapitare uno in Italia.