VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Eagles al Lucca Summer Festival
Eagles al Lucca Summer Festival
di [user #33493] - pubblicato il

È un’estate all’insegna del grande rock, quella del 2014. Dopo il grande ritorno degli Stones in occasione del concerto-evento al Circo Massimo di Roma e degli Aerosmith all’Arena Fiera di Rho, ieri sera in Toscana ha avuto luogo un altro degli eventi più attesi della stagione.
È un’estate all’insegna del grande rock, quella del 2014. Dopo il grande ritorno degli Stones in occasione del concerto-evento al Circo Massimo di Roma e degli Aerosmith all’Arena Fiera di Rho, ieri sera in Toscana ha avuto luogo un altro degli eventi più attesi della stagione.

Si chiama “History of the Eagles Live in Concert” il tour che sta portando Glenn Frey, Don Henley, Joe Walsh e Timothy B. Schmit in giro per il mondo per riproporre il proprio catalogo di successi, e prende il nome da uno splendido documentario sulla storia della band uscito nel 2013, con la partecipazione di Don Felder (che ormai non fa più parte della lineup), dei due membri originari Bernie Leadon e Randy Meisner e di ospiti illustri, tra cui Jackson Browne. A dir poco colossale, il tour è partito ufficialmente il 6 luglio dell’anno scorso e presumibilmente terminerà nel marzo del 2015, con 116 concerti distribuiti in tre continenti diversi.

Per la loro unica data italiana, gli Eagles hanno scelto il Lucca Summer Festival, in cui fecero la prima comparsa nel lontano luglio del 2001. Era dal 2009 che la band non si esibiva nel nostro paese e non è un segreto che uno dei motivi sia il cachet proibitivo, ostacolo evidentemente bypassato dall’organizzatore D’Alessandro&Galli, che ha appena portato i Rolling Stones a Roma con un enorme successo di pubblico. Con la data lucchese, che ha aperto il rinomato Festival, si è chiusa l’ala europea del tour, che proseguirà in Nord America a fine agosto.

Eagles al Lucca Summer Festival

Gli Eagles hanno raccolto in Piazza Napoleone un pubblico eterogeneo, desideroso di toccare con mano la magia di uno dei gruppi più popolari di tutti i tempi, attraverso un concerto la cui set list abbraccia quasi quarant’anni di canzoni. Alla sola vista della band, la folla è esplosa in un’ovazione e l’eccitazione si è stemperata soltanto con l’inizio del viaggio sonoro, la cui apertura è stata affidata a “How Long”, vecchio brano del collaboratore di lunga data e amico J.D. Souther, inciso dagli Eagles nel 2007. Dopo la brevissima parentesi del passato più recente della band, ci si è immersi completamente negli anni ’70 con una serie di ballate killer: prima una splendida versione di “Take It to the Limit”, brano originariamente interpretato dall’ex compagno di band Randy Meisner, poi “Tequila Sunrise”, uno dei capolavori dell’album “Desperado”, e infine la splendida “I Can’t Tell You Why”, cantata dal bassista Timothy B. Schmit. La sua breve permanenza negli Eagles, dall’uscita di Randy Meisner fino al “congelamento” del gruppo, non gli ha permesso di interpretare troppi successi, ma sicuramente questo brano è uno dei momenti più belli della produzione dei tardi anni ’70 della band. La voce eterea di Schmit e la delicatezza della sua interpretazione hanno suscitato non poche emozioni a Lucca. E le voci sono state grandissime protagoniste della serata: come già i precedenti, il brano “Lyin’ Eyes” ha regalato delle splendide armonie vocali, che da sempre sono un marchio di fabbrica del gruppo (come ha ricordato Frey, tra l’altro, con questo brano vinsero un grammy per il miglior arrangiamento vocale nel ’75).

È apparso evidente fin da subito che Henley e Frey rivestano nello spettacolo un doppio ruolo di musicisti e di maestri di cerimonia, incarico che spetta loro anche in virtù del fatto di essere gli unici due membri originari della band. Lo conducono, tra l’altro, egregiamente, sfoggiando uno humour e un savoir faire da grandi intrattenitori.

Eagles al Lucca Summer Festival

Dopo tanta dolcezza, alla domanda di Frey se il pubblico fosse pronto per un po’ di rock, la risposta non si è fatta attendere. Sono state, quindi, servite “Heartache Tonight” (divertissement frutto di una jam di Henley e Frey con gli amici Bob Seger e J.D. Souther del ‘79) interpretata egregiamente e con grande feel da Frey nonostante non fosse al top della forma, vocalmente; un’arrogante versione “Those Shoes” e l’epocale “In the City” (pezzo di Walsh e Barry De Vorzon reso eterno dal film del ’79 “I guerrieri della notte” di Walter Hill). A questo punto la scena era ormai tutta del folle axeman di Wichita, che nel corso della serata ha giocato incessantemente col pubblico e gli ha regalato anche dei successi della sua carriera solista, come “Life’s Been Good” (brano autoironico sugli eccessi di una rockstar, finito anch’esso nella colonna sonora di un film, FM) e il capolavoro “Funk #49”, superhit dei tempi in cui Walsh militava nel power trio James Gang. Viso segnato da decenni di sregolatezze di ogni tipo, qualche divorzio e molte sventure (tra cui la perdita della primogenita di appena 3 anni, morta in seguito a un incidente stradale nel ‘74), oggi Joe Walsh è più vitale che mai e merita, qui, una menzione speciale. Un intenso programma di disintossicazione dall’alcol e la ritrovata serenità familiare già da qualche anno lo hanno restituito al mondo al top della forma. “Average Joe” condensa tutte le doti che fanno un grande chitarrista: un playing incisivo, eclettico, originale, onesto, personale; trasuda l’agio di un consumato calpestatore di palchi, nonché grinta, humour (anche nel songwriting), grande interplay con gli altri elementi della band, e in questa esperienza live si percepisce quanto si debba a Walsh per l’iniezione rock nell’amalgama prevalentemente country del sound degli Eagles fino al momento della dipartita di Bernie Leadon. I suoi riff sono irresistibili, i suoi soli propulsivi e, se non bastasse, è grande anche vocalmente, pur non avendo una voce celestiale quanto quella dei compagni. Sono certa che in molti, come me, trovino incredibile che l’uomo che nelle interviste parla sempre lentamente e con voce bassa e impastata si possa lanciare in interpretazioni simili.

Eagles al Lucca Summer Festival

Incluse nel set della serata anche “One of These Nights”, superhit tratta dall’omonimo disco del ’75, e “Dirty Laundry”, un brano del primo disco solista di Henley del 1982, interpretate in modo davvero magistrale dal cantante e batterista (sempre eccezionale nel primo dei due ruoli). Ha chiuso la prima parte del concerto “Life in the Fast Lane”, di cui il pubblico ha continuato a canticchiare lungamente il riff durante la pausa, nell’attesa del più classico dei bis, che non ha tardato ad arrivare: l’immancabile “Hotel California”, brano più popolare e forse più inflazionato degli Eagles, che non ha perso nulla della sua magia originaria, se non la presenza del grande Don Felder, autore dello storico intro del brano. Le tensioni tra Felder e Frey furono una delle cause principali che condussero alla fine delle attività del gruppo all’inizio degli anni ’80, provocando una frattura apparentemente insanabile (notoriamente, Henley affermò che gli Eagles avrebbero suonato “di nuovo insieme soltanto quando ghiaccerà l’inferno”). La band si riunì nel ’94 contro ogni aspettativa (tra l’altro con un disco dall’ironico titolo “Hell Freezes Over”, l’inferno si ghiaccia, n.d.r.), ma Felder alla fine venne estromesso nel 2001, in seguito al profondo disaccordo in merito alla ripartizione delle royalties dei brani di alcuni album e altre questioni, sfociate in una serie di azioni legali che sancirono la definitiva rottura dei rapporti. In tutta onestà, nel pieno rispetto del lavoro del “sostituto” Steuart Smith, a tratti durante il concerto se ne è proprio sentita la mancanza.

Il gran finale ha chiuso idealmente il cerchio, facendoci fare l’ennesima escursione nella memory lane della musica: “Take It Easy”, il primo, storico singolo degli Eagles, scritto nel ’72 da Frey insieme all’amico Jackson Browne, che viveva nel suo stesso edificio; “Rocky Mountain Way”, brano del ’73 dei Barnstorm di Walsh, band in cui militava prima di entrare negli Eagles, che era il debutto alla chitarra slide di Joe (per più di un anno si era esercitato mettendo in pratica i consigli dell’amico Duane Allman, incluso l’uso della bottiglia di sciroppo Coricidin) e, si dice, il brano in cui per la prima volta in assoluto venne usato il talk box. La serata è terminata sulle note di “Desperado”, il capolavoro di western sound che segnò la nascita della coppia artistica Frey/Henley, che credo abbia portato la commozione del pubblico al suo culmine, grazie all’ incredibile interpretazione di Henley. Mentre i turnisti che li hanno accompagnati – i cinque fidati collaboratori, Scott Crago (batteria e percussioni), Richard Davis (tastiere, percussioni e cori), Will Hollis (tastiere, percussioni e cori), Steuart Smith (chitarra e cori), Michael Thompson (tastiere e cori) – uscivano di scena, Schmit, Henley, Frey e Walsh sono rimasti sul palco per i saluti finali. Doverosa la standing ovation.

Eagles al Lucca Summer Festival

A questo punto ci si sente esattamente come alla fine di un bellissimo viaggio: stanchi, felici, arricchiti e carichi di spunti su cui riflettere.

Il principale rischio che si corre nel recensire un concerto come quello degli Eagles a Lucca è di cadere nella trappola delle celebrazioni più banali, ma, se si sceglie di esprimersi con onestà, risulta impossibile non riconoscere alla band di aver ideato un evento che ha immensi pregi, primo fra tutti l’alta qualità del concerto a livello artistico: perfettamente coordinata da due leader di pari carisma e rilievo (Don Henley e Glenn Frey), la band ha un’amalgama eccezionale, frutto di anni di un duro lavoro che ha le sue radici in un’epoca lontana (gli Eagles registravano in analogico suonando tutti insieme; non si può dire che la cosa non li abbia formati).

In secondo luogo, non è trascurabile il valore documentario di uno spettacolo che passa in rassegna la storia di un gruppo cruciale e che, pertanto, permette di esplorarne il repertorio e la storia toccandoli con mano. I brani eseguiti, inoltre, sono un distillato della migliore produzione della band, che, essendo massiccia, regala una quantità di perle stupefacente.

Infine, non nascondiamocelo, questa è stata probabilmente l’ultima occasione di vedere gli Eagles suonare dal vivo in un tour mondiale. La malinconia non ha certo permeato la serata, ma sicuramente ha reso tutto particolarmente intenso.

Eagles al Lucca Summer Festival

Nonostante l’imponenza dello spettacolo, però, non c’è niente di eccessivo nel resoconto che queste anti-rockstar fanno della propria carriera, se non la bellezza dei brani e la suggestione delle immagini che li accompagnano sui megaschermi.

Un aspetto decisamente discutibile, invece, è stata la scarsa durata dello spettacolo, non proprio proporzionata al prezzo del biglietto (circa un’ora e quaranta minuti, contro le tre ore di alcuni concerti dello stesso tour in altre città). Diversamente da altre tappe, inoltre, questo live non si è configurato come un percorso cronologico nella produzione della band.

Spesso soggetto a disapprovazione c’è anche il fatto che molto del concerto sia studiato nel dettaglio e niente (o poco) venga lasciato al caso. Nel corso degli anni questa critica è stata mossa più volte agli Eagles, anche da alcuni colleghi (notoriamente da David Crosby). Personalmente, però, non ho avvertito l’attentissimo rispetto delle stesure e degli arrangiamenti vocali, o la fedele esecuzione di certi soli (che praticamente sono temi) come un limite. La nitidezza dell’esecuzione dei brani è a pieno titolo una caratteristica del sound degli Eagles, nei dischi come dal vivo. Non c’è stato un momento del concerto in cui la band sia risultata poco coinvolgente o asettica.

Una band in attività da decenni – e rigorosamente al top – raramente si imbarca in progetti che non siano più che gratificanti per sé e per il pubblico. Nel caso degli Eagles, che si sono concessi una pausa di 14 anni prima di prendere lontanamente in considerazione l’ipotesi di tornare a esibirsi insieme, poi, questa è una considerazione più che scontata. C’è da augurarsi che l’inferno continui a ghiacciare ancora a lungo, perché quella di questa sera è un’esperienza che augurerei di fare a ogni musicofilo.

Eagles al Lucca Summer Festival

Scaletta

How Long
Take It to the Limit
Tequila Sunrise
I Can’t Tell You Why
Lyin’ Eyes
Heartache Tonight
Those Shoes
In the City
One of These Nights
Life’s Been Good (di Joe Walsh)
Dirty Laundry (di Don Henley)
Funk #49 (di Joe Walsh + James Gang)
Life in the Fast Lane
Bis
Hotel California
Bis 2
Take It Easy
Rocky Mountain Way (di Joe Walsh & Barnstorm)
Desperado

(Foto di Fabio Petrozzi)

Eagles al Lucca Summer Festival
concerti eagles
Nascondi commenti     40
Loggati per commentare

Ottima recensione,la condivido quasi in ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 03/07/2014 ore 12:11:38
Ottima recensione,la condivido quasi in toto,questa volta non c'ero,ma li vidi sempre lì nel 2001,il concerto allora durò assai di più,ma avevano anche 13 anni meno,certo è che il prezzo del biglietto,se si mette in relazione alla pessima location (acustica orrenda,la statua in mezzo alla piazza etc..) fa venire i brividi,ma loro sono dei grandi professionisti,sanno come guidare il "gregge" per tutto il tempo del concerto,chiudono e aprono gli interruttori "emotivi" con precisone chirurgica,ecco questo è un pregio ma anche un limite direi,e te lo dice uno che gli Eagles& Co. (Browne,Souther,Hillman, etc..) li adora da sempre! :-) Cosa c'è di più bello che metttersi all'acustica o al piano e attaccare Doolin Dalton reprise o Desperado? \,,,/ Quest'anno mi andrò a vedere Beck,Ford e Derek Trucks,
e forse Nile Rodgers...sarà comunque un "bel vedere"! Ciao.
Rispondi
Re: Ottima recensione,la condivido quasi in ...
di alftheking [user #7473]
commento del 03/07/2014 ore 14:08:31
su FB D'Alessandro e Galli hanno scritto che Jeff Beck giorno 7 luglio non ci sarà, e che il concerto con Derek Trucks e Robben Ford è gratuito. Quindi se hai comprato i biglietti muoviti per il rimborso
Rispondi
Re: Ottima recensione,la condivido quasi in ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 03/07/2014 ore 17:55:45
Grazie non lo sapevo ;-)
Rispondi
Re: Ottima recensione,la condivido quasi in ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 03/07/2014 ore 18:35:5
Purtroppo concordo con te, Peter: il prezzo era sproporzionato. Sfortunatamente, tra l'altro, la durata esigua del concerto di Lucca non era dovuta all'età: in tutte le altre date del tour, fatta eccezione per una data in Germania che ha avuto la stessa scaletta, lo show è durato 3 ore. Non mi è chiaro al momento da cosa sia dipesa questa diversità.

E mi dispiace molto leggere in queste ore critiche a dir poco infamanti sulla performance della band, che non condivido affatto. Se la band non era al massimo della forma (in particolare Glenn Frey ha problemi di tosse da giorni), mi pare esagerato l'accanimento di alcuni. Come ho avuto modo di dire altrove, ieri sera durante il concerto ho visto un pubblico in delirio, mentre al termine ho parlato con persone in platea che erano ampiamente soddisfatte, mentre oggi mi pare di ascoltare e leggere ricordi di persone che hanno visto un altro show.
Parliamoci chiaro: non mi sono sfuggite le incertezze e i problemi tecnici (ce ne sono stati, anche per Timothy Schmit), ma sul piano della riuscita complessiva di un live entrano in gioco altri fattori, fortunatamente. In tutta onestà, avendo visto in questi anni infiniti live ufficiali e non degli Eagles, non saprei attribuire questa ferocia ad altro se non alla rabbia per la pessima organizzazione. Credo che molti spettatori ieri abbiano vissuto un vero inferno (gente pagante e assiepata oltre agli alberi che delimitano la piazza che riusciva malapena a intravedere i megaschermi...).

Quel primo set, caro Peter, lo aspettavo con impazienza... Spero di poterlo vedere, auspicabilmente altrove!
Un salutone :D


P.S. Ho sentito che Beck ha cancellato il live, è vero?
Rispondi
Re: Ottima recensione,la condivido quasi in ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 03/07/2014 ore 18:55:15
"non saprei attribuire questa ferocia ad altro se non alla rabbia per la pessima organizzazione."

Ecco le parole magiche,a Lucca ad esmpio ci sarebbe la meravigliosa Piazza dell'Afiteatro,molto meglio che lo schifo di piazza Napoleone,completamente inadatta ad un concerto! :-)

"Quel primo set, caro Peter, lo aspettavo con impazienza... Spero di poterlo vedere, auspicabilmente altrove!
Un salutone :D
P.S. Ho sentito che Beck ha cancellato il live, è vero? "

Purtroppo mi sa che Jeff non lo vedremo.... :-(
Saluti anche a te,sei grande! \,,,/
Rispondi
Re: Ottima recensione,la condivido quasi in ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 03/07/2014 ore 19:38:11
" ci sarebbe la meravigliosa Piazza dell'Afiteatro,molto meglio che lo schifo di piazza Napoleone,completamente inadatta ad un concerto!"

Hai ragione! Ricordo di aver visto diversi concerti in quella piazza, tra cui George Benson e James Taylor. Non so per quale motivo non venga più utilizzata... Forse è meno capiente, oppure le vie d'uscita sono più problematiche dal punto di vista della sicurezza. Chissà!

Baci
Rispondi
e brava la Pudva!
di xstrings utente non più registrato
commento del 03/07/2014 ore 12:23:02
Articolo impeccabile come sempre cara Fede, mi spiace essermeli persi ma fortunatamente ho di che consolarmi!
Ho visto gli Aerosmith a Rho, mi vedrò i Deep Purple il prossimo 18 luglio e chiudo in bellezza con Slash a Torino il prossimo novembre ... e chi mi ammazza a me! hah hah hah ...
Questo 2014 è decisamente un'anno all'insegna del buon rock, quello suonato come si deve, quello che emoziona e fa venire la pelle d'oca! Ciao!
Rispondi
Re: e brava la Pudva!
di LaPudva [user #33493]
commento del 03/07/2014 ore 18:37:27
Wooow, sei un grande: non hai idea di quanto avrei voluto vedermi gli Aerosmith, ma non ce l'ho proprio fatta purtroppo. Insomma, ti aspetta una bellissima stagione concertistica, meritatissima!
Hai ragione: grandissima musica quest'anno... Ci voleva! :D
Rispondi
Re: e brava la Pudva!
di xstrings utente non più registrato
commento del 03/07/2014 ore 20:34:07
Gli Aerosmith sono stati immensi, il primo pensiero che ho avuto finito il concerto è stato: questi a 60 anni fanno un paiolo così a tanti musicisti che hanno la metà dei loro anni!!!
Puro rock & roll, hanno fatto praticamente solo i brani vecchi tranne un paio di eccezioni e la cover di Come Together dei Beatles è stata fantastica, giochi di luci molto belli e sound curatissimo.
Se un criticone come me li ha apprezzati così vuol dire che è stata proprio una grande serata!! ah ah ah ah.

Ciao!
Rispondi
Re: e brava la Pudva!
di LaPudva [user #33493]
commento del 03/07/2014 ore 21:19:28
Infatti, se lo dici tu, mi fido al 100%!
Sono davvero meravigliosi... E che scaletta interessante (e intelligente)!
Decisamente quella che mi sarebbe piaciuto ascoltare.
Cercherò qualche video online per consolarmi, sperando di vederli alla prossima occasione!
Rispondi
Il solo di Hotel California,il più bell'assolo di sempre?
di tittis [user #28285]
commento del 03/07/2014 ore 12:36:28
....finalmente mi sono deciso di imparare l'assolo di HC.A dire il vero l'ho imparata tutta.Ebbene,dopo aver (a fatica,per me)imparato lo stupendo assolo,vorrei affermare che forse è il più bell'assolo di sempre.Naturalmente per quel che vale questo genere di classifiche.....comunque un assolo magistrale.....
Rispondi
Re: Il solo di Hotel California,il più bell'assolo di sempre?
di LaPudva [user #33493]
commento del 03/07/2014 ore 18:40:28
Una delle cose più belle che sia entrata dentro queste orecchie of mine...
Un capolavoro di stile. So che molti mi criticheranno per questa affermazione, ma ieri sera si è sentita tantissimo la mancanza di Don Felder su quel brano, che è tanto tanto SUO, checché se ne dica.
Rispondi
Ciao
di mmas [user #15948]
commento del 03/07/2014 ore 12:59:11
Adoro gli Eagles, nel dvd (credo) Hell Freezes Over, a parte i magnifici 3,
mi piace moltissimo il modo in cui suona Steuart Smith, fateci caso,
anche il suono sembra uguale a quello inciso anni prima...

Si, mi sarebbe propio piaciuto vederli
Grazie per l'articolo

no forse era farewell tour...
Rispondi
Re: Ciao
di LaPudva [user #33493]
commento del 03/07/2014 ore 18:45:11
Grazie a te per aver letto, mmas!
Non sono proprio una fanatica di Steuart Smith se devo essere onesta, ma devo ammettere che quella di "sostituto" di Don Felder dev'essere una posizione molto scomoda. Ci sono infiniti pezzi in cui si trova a dover riprodurre nota per nota dei soli e chi ha ascoltato a sangue gli Eagles ha tatuato nella mente quel fraseggio fluido, elegante ed emozionale del predecessore... Un bravo professionista, comunque.
Un salutone e a presto!
Rispondi
Complimenti, bellissimo articolo
di distorto [user #28299]
commento del 03/07/2014 ore 13:16:34
Una delle mie prime cotte musicali, gli Eagles, rubai la cassetta di un live a mia sorella quando avevo circa sette anni, quella con il flight case sulla copertina, all'epoca non suonavo, però ..... caspita avevo bei gusti!!!!
Rispondi
Re: Complimenti, bellissimo articolo
di LaPudva [user #33493]
commento del 03/07/2014 ore 18:45:58
Ammazza... Direi di sì! E anche una grande sorella! :D
Rispondi
Don Felder?!?
di luciomark utente non più registrato
commento del 03/07/2014 ore 19:26:20
Da quando il grande Don e' stato "licenziato" dai twin glimmer di turno, nella fattispecie il duo Frey-Henley, beh, pour moi sono finite anche le Aquile. Per me, ripeto.
Vero. resta la voce di Glen Frey per quella manciata di meravigliosi pezzi Country degli inizi ma la vera Line-up degli Eagle resta quella in cui subentro' Don Felder e subito dopo Joe Walsh.

'Proposito, Walsh e' ormai l' ombra di quello che un tempo duettava con il suo grande amico Don...adesso e' solo un gregario del famigerato duo.
Ho consumato i loro dischi ed anche il Dvd del ritorno acustico del 1994. Beh, non doveva andare cosi'...Don aveva il superdiritto di essere un' Aquila, in eterno. Le sue Gibson, doppio manico e non "E'" il suono degli Eagles Country- Rock, piu' rock che COuntry e senza di lui Hotel California non sarebbe neppure nato e lui lo suona sempre, nei suoi concerti da solo, anche adesso, con l' immancabile ed doppio manico bianca quando la suonava nel ' 76 dividendo l' assolo con Joe Walsh. Sempre in maniera impeccabile, signorilita' e stile da vendere.
Uno dei miei chitarristi preferiti di sempre.
Rispondi
Re: Don Felder?!?
di LaPudva [user #33493]
commento del 03/07/2014 ore 20:01:22
Ciao Lucio, mi permetto di replicare al tuo post con qualche osservazione.
Sono d'accordissimo sulla prima parte: io ancora non riesco a digerire il fatto di dover vedere gli Eagles senza quel duo chitarristico che, per quello che è il mio gusto, non aveva rivali. Mai visto due chitarristi complementarsi alla perfezione come loro, infatti, nonostante abbiano raccolto il plauso di molti, gli interventi di Steuart Smith ieri sera non mi hanno soddisfatta pienamente. Pur essendo un bravo professionista, in quel confronto diretto (e inevitabile) che è l'interpretazione dei soli intoccabili di Felder non riusciva a piacermi, se non a tratti. Per me la lineup degli Eagles rimarrà per sempre una: quella di Hotel California.

Detto ciò, non mi trovo d'accordo su Joe Walsh. Se parliamo di gerarchie, non posso che darti ragione (quella degli Eagles dopo la reunion è diventata una società piramidale a tutti gli effetti, ma va anche detto che c'è del giusto in tutto ciò, perché non tutti hanno avuto lo stesso ruolo al suo interno). Se facciamo, invece, un discorso di ordine artistico, io non solo ieri l'ho trovato fenomenale (anche se coi suoi scivoloni, come ogni umano), ma la mia impressione è che sia la vera forza trainante del gruppo in questo stadio dell'evoluzione delle cose.

Anche a me sarebbe piaciuto che Felder rimanesse, ma bisogna riconoscere che se la sia anche un po' cercata. A quanto ne so, le sue richieste si sono spinte ben oltre il lecito, considerando la situazione e i nuovi equilibri in seno alla band.
Comunque sono PIENAMENTE d'accordo con te: anche io posso affermare che sia uno dei miei chitarristi preferiti di sempre.!
Rispondi
Re: Don Felder?!?
di luciomark utente non più registrato
commento del 03/07/2014 ore 21:48:31
Cara Federica,
e' un grande piacere ricevere delle osservazioni da una ragazza della tua levatura e cultura musicale, anche sul campo devo dire (io invece ho sperimentato sempre e solo la teoria...voglio dire: dischi tanti ma concerti niente, mai provato il desiderio di vederne uno dal vivo, non fanno per me :-)).
Per quanto riguarda il "caso Felder", beh, non mi pronuncio piu' di tanto, anche se desiderei leggere il suo libro; volume che, ne sono certo, darebbe parecchi chiarimenti in merito. Io mi limito a dire che qualsiasi sua richiesta sarebbe stata piu' che giustificata.
Voglio dire...guarda i Pink Floyd (ad es.): Il divino Dave Gilmour era l' ultimo arrivato, eppure...i Floyd sono lui! Anche Waters, certo, ma per noi chitarristi (per me chitarraio, ahahah) io li identifico in lui!

Sai, a volte mi viene da dire che adoro ragazzi come i Pooh, per esempio...chi direbbe che esistano o siano esistiti dei dissapori tra loro 4? O tra tanti altri gruppi. Purtroppo quando leggo di contese, capricci ed altre amenita' tra membri di famose band come gli Stones, o i Floyd appunto, oppure i Purple, beh, mi viene la nausea...
Joe Walsh mi piace, come chitarrista. Non tanto, invece, per le smorfie che fa mentre suona (non so se le compie ancora, le sue smorfie scimmiesche, ahahah), ne' mi piace leggere di gente come lui che si droga o che sconquassa stanze dì albergo o altre trasgressioni piu' o meno lecite. Per gregario intendevo che e' palesemente alle dipendenze del duo ("o fai questo o te ne vai").
E non e' giusto. A pieno diritto, anche lui e' un' Aquila. E lo sara' per sempre.
Un bacio, Fede. E grazie per l' articolo!
Rispondi
Te la stai spassando alla grande Fede!!!
di Chiodo utente non più registrato
commento del 03/07/2014 ore 20:19:57
Grazie per l'articolo mi sarebbe piaciuto esserci...me li sto perdendo tutti ,proprio quest'anno che son tutti in giro!!
E va beh almeno mi godo i tuoi articoli e One These Night lo sto ascoltanto in questo momento....e quanto mi piace sto' pezzo!!!!
Smack!!.......Sisterock!!! :)
Rispondi
Re: Te la stai spassando alla grande Fede!!!
di LaPudva [user #33493]
commento del 03/07/2014 ore 20:38:50
Che pezzone... E che discone!
Mi auguro davvero che tornino, anche se la speranza si fa più flebile ogni anno che passa.
Buon ascolto, caro borther. Io sto ascoltando James Gang a manetta. Ho già nostalgia di Joe Walsh! :D

vai al link

Rispondi
Re: Te la stai spassando alla grande Fede!!!
di Chiodo utente non più registrato
commento del 03/07/2014 ore 20:52:11
Eccola che mi distrae...lo sapevo!!!!Dai dai che devo studia'.....mannaggia!!!:DDD
Rispondi
Re: Te la stai spassando alla grande Fede!!!
di LaPudva [user #33493]
commento del 03/07/2014 ore 21:19:58
AHAHAHAHAH! Classico nostro!
Rispondi
Re: Te la stai spassando alla grande Fede!!!
di Chiodo utente non più registrato
commento del 03/07/2014 ore 21:34:36
Toh ciapa !!!Cosi' impari............!!! :P \m/
vai al link anzi aspetta non te ne andare che c'e' pure questa :D vai al link ;))
Rispondi
I'm really upset!!!
di santa_man [user #8688]
commento del 05/07/2014 ore 00:41:44
Sono veramente deluso...

No, loro sono stati grandissimi, soprattutto l'uomo analogico,che è anche il motivo per cui "suono" la chitarra....

-Organizzazione PESSIMA!!!!
Ho preso i biglietti di terza fila per me e mia moglie il 9 marzo pagandoli in tutto € 376,03 mica bruscolini...dopo cena alle 20:30, con un paio di amici, ci appropinquiamo alla piazza e ci troviamo in una coda chilometrica, sembrava dovessero ancora aprire i cancelli... Invece quei tangheri stavano scannerizzando i codici a barre dei biglietti coi telefonini, con una percentuale di successo prossima allo zero; risultato: entrato all'inizio del terzo pezzo!!! E dietro di noi c'erano almeno altre 500 persone!!!

-Scaletta MISERRIMA!!!
Sono mesi che lo menano con super articoli sulle 3 ore e passa di concerto, dei 27 pezzi in programma e dei 40 anni di carriera...La scaletta era stupenda,mi dava finalmente la possibilità di ascoltare live brani mai sentiti prima (questo è stato per me il 6' concerto compreso quello di Montecarlo per il matrimonio principesco....) , invece l'unico pezzo un po' "strano" è stato Those Shoes (monumentale Walsh)

Per quanto mi riguarda con me d'A.& G. hanno chiuso, la prossima volta me ne vado a Zurigo come nel '96 (si, ho visto Don Felder e ho pure il plettro!!! Un anonimo d'Andrea in nylon dorato) così mi faccio pure un paio di giorni di vacanza e me li godo in piedi attaccato alla transenna!!!

Andrea

Hold the Line and Take it Easy...

P.S. Darei qualsiasi cosa per poter vedere Walsh dal vivo per i fatti suoi...avevo 12 anni quando mi sono comprato il vinile di "There goes the neighbor", mi gasava la copertina...e da li è stata una escalation con l'acquisto di TUTTA la discografia passata e futura...
L'ho visto la prima volta nel '92 a Parigi,ero in vacanza col mio compagno di banco dopo la maturità, ho visto che c'era il concerto della Ringo Starr all starr band con Joe e T.B. Schmidt allo Zenith e mi sono detto: devo andare,probabilmente non avrò mai più la possibilità di vederlo in carne ed ossa!!!

P.S.2: Date un'occhiata al mio avatar... ;-)))
Rispondi
Re: I'm really upset!!!
di LaPudva [user #33493]
commento del 05/07/2014 ore 09:13:59
Ciao santa!

Mi sono resa conto dell'entità del dramma che hanno vissuto quella sera tanti degli spettatori soltanto il giorno successivo. Anche io ero in terza fila e, quindi, mi sono fatta un giro aspettando che entrasse la gente col posto unico, giustamente assiepata per cercare di guadagnare un buon posto. Ma la coda non si è mai smaltita e quando sono arrivata all'entrata della platea delle poltronissime il gruppo stava giusto cominciando il primo pezzo. Immagino che arrivare al terzo pezzo con un concerto di un'ora e quaranta sia davvero terribile...

Anche io pregustavo la classica tappa del History of the Eagles Tour (che si chiama così per un motivo: ripercorrono la storia in oridine cronologico in due set + i due bis tradizionali). Invece da noi e in una data in Germania la scaletta è stata praticamente dimezzata. Questo è il Bignami della History of the Eagles. Bisogna capire a cosa vada attribuito questo fatto: forse il cachet proibitivo degli Eagles non si sposava bene con la scarsa capienza di Piazza Napoleone e anche col tutto esaurito non si poteva coprirne che una parte. Oppure i soliti problemi lucchesi coi limiti orari (però l'ultima volta che sono venuti hanno suonato tre ore... Immagino che in qualche modo lo si potesse fare anche il 2, magari cominciando prima).

Concerto che mi è piaciuto molto, nonostante le inevitabili pecche di quasi ogni evento live, però temo che queste cose abbiano lasciato l'amaro in bocca un po' a tutti.

E poi Walsh: ho sperato fino all'ultimo che potesse venire qui con tour promozionale di Analog Man, che mi è piaciuto molto. Sono nata in casa di un fanatico degli Eagles della prima ora e nonostante siano passati quasi 4 decenni rimane uno dei miei idoli chitarristici. Per me l'altra sera è stato il vero traino della serata. Spero di poterlo rivedere prima o poi, in qualsiasi contesto...
Un salutone!

P.S. Bell'avatar!
Rispondi
Re: I'm really upset!!!
di santa_man [user #8688]
commento del 05/07/2014 ore 10:28:17
Ciao!

Non capisco sta cosa dei concerti rock in cui bisogna stare seduti... Nel 2001 c'era sicuramente il quadruplo della gente...
Per quanto riguarda la scaletta è possibile che sia dipesa dal cachet, ok, però lo devi dire!!!
Quando vado in vacanza mi stabilisco un budget x l'albergo e vado dove posso già sapendo che non sarà il George V, non so se mi spiego...

Vabbhè dai,guarda chi c'è sul palco e passati 5 minuti ;-)))


vai al link

A presto
Andrea
Rispondi
Re: I'm really upset!!!
di LaPudva [user #33493]
commento del 05/07/2014 ore 10:50:49
Hai ragione, ma credo che i posti numerati portino un introito superiore dei posti unici, anche se ci stanno meno persone in piazza.
Concordo pienamente sulla scaletta. L'organizzatore avrebbe dovuto specificare, anche perché il prezzo è quello del concerto da 3 ore. Comunque, a mio avviso, sarebbero dovuti arrivare almeno a due ore (e questa pecca è attribuibile esclusivamente agli Eagles).

Ahah! Che belli i cognati che suonano insieme! Vorrei tanto vedere anche io la All Starr Band prima o poi...
Rispondi
Re: I'm really upset!!!
di santa_man [user #8688]
commento del 05/07/2014 ore 15:34:29
Le prime 10 file le vendevano a 150 + ammenicoli, al posto di uno seduto ne fai entrare quattro a 70 con una bella plusvalenza che va ad aumentare dalla 11 fila in poi...e riempi pure i corridoi...

Nel video oltre ai cognati c'è un terzo tizio col pizzetto che suona una Luke...
Rispondi
Cover bands di se stessi
di Claes [user #29011]
commento del 05/07/2014 ore 13:05:14
Perché no? È meglio che andare in pensione... Il pubblico non deve però aspettarsi più di tanto ma aspettarsi prezzi esagerati. Quello che manca sono pezzi nuovi - certe covers sono meglio delle versioni originali, andatevi a cercare "Desperado" con Linda Ronstadt :)
Rispondi
Re: Cover bands di se stessi
di LaPudva [user #33493]
commento del 05/07/2014 ore 15:11:18
Be', un gruppo che fa i suoi pezzi è abbastanza normale!
Hanno aperto con un brano che hanno inciso per un disco fatto nel 2007... Hanno inciso un disco anche quando sono tornati insieme. Ma questo tour era il complemento del dvd sulla loro storia, quindi è lecito fare brani storici. Io mi aspettavo tanto e ho avuto tanto, sono onesta.

Desperado di Linda Ronstadt mi è sempre piaciuta, ma niente a che vedere con quel CAPOLAVORO dell'originale (uno dei miei pezzi preferiti)!
Rispondi
Re: Cover bands di se stessi
di santa_man [user #8688]
commento del 05/07/2014 ore 15:39:54
Guarda,
Di concerti ne ho visti parecchi, anche di "supergruppi" mega esaltati da critica e pubblico, ma posso assicurarti che gli Eagles dal vivo sono veramente di un altro pianeta, capisci veramente cosa voglia dire SUONARE... la parola italiana non esiste, in inglese però è "musicianship"...
Poi naturalmente possono anche non piacere, ci mancherebbe altro...
Rispondi
Re: Cover bands di se stessi
di Claes [user #29011]
commento del 05/07/2014 ore 17:29:44
Credo quasi di essere il primo a lanciarli in radio in Italia. Sono contento di avere un rapporto aggiornato! Dobbiamo ammettere che bands USA spesso possono essere "da studio" anche dal vivo.
Rispondi
Gli Eagles per me
di luciomark utente non più registrato
commento del 05/07/2014 ore 18:13:28
Per me gli Eagles sono:

Take it Easy
Peaceful Easy Feeling (che non era in scaletta?! Male!)
New Kid in Town (aidem)
Tequila Sunrise
Lyin' Eyes
One These Nights
Hotel California.-

Questi sono i pezzi che consumo annualmente.
son capace di ascoltarli, anche singolarmente, per giorni interi, ma...solo questi.
Lo stesso vale per gli altri gruppi che amo: Straits, Floyd, Deep Purple (rigorosamente anni '70, Mark 1 e Mark 2).
voglio dire: gli altri pezzi mi annoiano di brutto e non starei mai in piedi per delle ore per ascoltare qualcosa che mi annoierebbe. Preferisco mettere il Cd, premere Repeat ed ascoltare all' infinito lo stesso brano, per giorni.
Ps. Attualmente ascolto costantemente "5.15 A.M." da Shangry-La di Marknopfler (vedi mio nuovo nick:-))
In passato, degli Eagles, ho ascoltato per anni Lyin'Eyes o Peaceful Easy Feeling e naturalmente Hotel California.

Beh...anche Albano canta sempre le sresse cose, ahahah!!!
Il Rock e' tutt'altra cosa. Cosi' pure il country. Questo lo chiamerei Pop-country-rock-Pop...
Rispondi
mi sono perso questo concerto, ...
di cavern [user #16777]
commento del 06/07/2014 ore 20:57:47
mi sono perso questo concerto, l 'ho saputo in ritardo , i posti centrali erano finiti , quelli laterali lo erano troppo, per vedermeli su un maxischermo ...a quel prezzo, mi è sempre mancato Don Felder, il suo tocco raffinato e il freseggio composto e ricercato che si incastrava alla perferzione col virtuosismo sanguigno, quasi estemporaneo di Walsh, ricordo il primo conterto del 2001 a Lucca, il mitico ha suonato tutta la prima parte ( in completo di lino rosso, bellissimo ) in trance, in stato ipnotico, temevo per lui che steccasse con lo slide , insomma non lo vedevo lucido , tutt'altro,...dopo la pausa, non som forse i compagni gli fecero una doccia fredda, o gli diedero 6 caffe', me lo ritrovai scatenato, funambolico, come pochi , inimitabile , mitico il solo che fece su dirty laundry, con slevazzate in salire da brividi nella pelle, riassumendo mi manca tanto don felder, il sostituto (non membro del gruppo )mi annoia.
Rispondi
Re: mi sono perso questo concerto, ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 06/07/2014 ore 21:40:34
Che grande, Don Felder... Se la prima rottura con gli Eagles già era stata triste e brutale (non dimenticherò mai lo shock nel vedere/sentire per la prima volta gli insulti che Frey e Felder si lanciano nel video di quel live che compare nelo documenhtario History of the Eagles), la seconda è ancora più triste... Se ne sente (TANTO) la mancanza, non c'è niente da fare, sono d'accordissimo con te.
Rispondi
scusate la punteggiatura e il ...
di cavern [user #16777]
commento del 06/07/2014 ore 21:01:40
scusate la punteggiatura e il resto ma non vedevo quello che scrivevo.. comunque con qualsiasi formazione.. EAGLES FOREVER!
Rispondi
aggiunta
di luciomark utente non più registrato
commento del 06/07/2014 ore 22:12:07
..avevo dimenticato di mettere, nella mia personale scaletta, "Train Leaves Here This Morning".
Brano molto importante, forse, per me, il piu' importante e questo rimette a pieno diritto nel nido delle Aquile anche il fuoriuscito Bernie Leadon.
Prosit.-
Rispondi
Re: aggiunta
di LaPudva [user #33493]
commento del 06/07/2014 ore 22:24:43
Gran bel pezzo per davvero!
Rispondi
Re: aggiunta
di luciomark utente non più registrato
commento del 07/07/2014 ore 21:49:36
si Fede...davvero! Ma io sono di parte, visto il mio amore per il bluegrass, la Old-Time, la musica appalachiana e la country- music in generale ...
Rispondi
Altro da leggere
AC/DC: Too Old to Rock 'n' Roll?
Il sound check di Steve Vai insegna più di una clinic
Patti Smith colta da un malore: salta il concerto di Bologna
Dave Mustaine diventa... italiano: la rivelazione all'AMA Music Festival
Esibirsi: la cooperativa italiana di previdenza e amministrazione per i lavoratori dello spettacolo
Jimmy Page suona Link Wray: il video sul palco dopo 8 anni di silenzio
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Never Ending Pedalboard (e relative sfumature made in Italy)
Gretsch G5220: gran muletto per i più esperti
Mini Humbucker FG Mini-H SP-1
Fattoria Mendoza Hi-Crunch: il fratello arrabbiato dell'M
Harley Benton Tube5 combo: sei bella quando strilli
Parliamo di analogico!
Sistemi digitali per cinquantenni soddisfatti
Impressioni a freddo sul Neural DSP Quad Cortex
Acquistare strumenti musicali in Gran Bretagna: come funziona il dazio...
Basi o Altezze?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964