VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Una baritona a otto corde (che sembrano sei)
Una baritona a otto corde (che sembrano sei)
di [user #32554] - pubblicato il

Non è necessario imparare a suonare uno strumento nuovo da zero per avventurarsi tra sonorità insolite. Il liutaio Fabio Ragghianti ha messo a punto una chitarra che si suona come una qualunque acustica, ma su un range baritono e con la ricchezza armonica di due corde doppiate all'ottava.
Non è necessario imparare a suonare uno strumento nuovo da zero per avventurarsi tra sonorità insolite. Il liutaio Fabio Ragghianti ha messo a punto una chitarra che si suona come una qualunque acustica, ma su un range baritono e con la ricchezza armonica di due corde doppiate all'ottava.

Nelle fiere a carattere musicale, ogni anno si riesce a trovare sempre qualcosa di sorprendente e decisamente inusuale, ed è quel che mi è capitato anche quest'anno al meeting di Sarzana.
Sono stato letteralmente trascinato nello stand della liuteria Ragghianti e mi è stata messa in mano un’acustica dreadnought nelle dimensioni del corpo, forse leggermente più grande, ma a colpirmi istantaneamente sono state le misure del manico. Essendo una baritona, i tasti sono più larghi del 20% circa rispetto alle comuni sei-corde.
La scalatura delle corde in bronzo montate è davvero possente: .015 al cantino fino ad arrivare alla sesta da ben .070.
Mettendo la mano sulla tastiera, mi sono accorto istantaneamente che qualcosa di completamente diverso dal solito mi ha colpito sensibilmente. Complice la fretta con cui tutto è accaduto, forse la stanchezza dei tre giorni o forse un po' di emozione per essere istantaneamente circondato da una serie di curiosi, sta di fatto che ci metto qualche istante a capire che solamente la terza e quarta corda sono doppie, come su una dodici corde.

La chitarra è accordata sotto di una quinta rispetto a una tradizionale, quindi un possente e profondo A per la sesta corda e poi D G C E e ovviamente un altro A al cantino. La terza e la quarta sono doppiate all'ottava dalla corda sottostante, ovviamente molto più piccola.
La parte elettronica è affidata a un microfono a condensatore interno alla cassa e un classico piezo al ponte. Il tutto è controllabile nel bilanciamento e volume da due piccoli potenziometri posizionati nella parte superiore della buca.

Per la prova, la baritona è stata collegata a un SR Jam da 150 watt, settato con abbondante riverbero e un’equalizzazione rispettosa dei bassi incredibili che lo strumento è in grado di raggiungere, ma sopratutto rispettosa della parte acuta enfatizzata sopratutto dal pickup piezoelettrico, comunemente carico di frequenze acute ma comunque ben bilanciato e impreziosito dalla dimensione acustica affidata al microfono.

Una baritona a otto corde (che sembrano sei)

Per i primi cinque minuti sono rimasto spaesato, le misure dei tasti mi hanno spinto a un maggior allargamento delle dita, mentre per le mastodontiche corde non è stato un problema in quanto un assetto da chitarra shred la rende comoda e morbida quel che basta, incredibilmente senza sbattere sulla tastiera che, dotata di 19 tasti, risulta scorrevole e piacevole al tatto.

Grazie alla miscelazione tra piezo e microfono, lo strumento amplifica qualsiasi percussione venga prodotta sul body, regalando interessanti effetti musicali.
La ricchezza di armoniche è pazzesca, coadiuvata indubbiamente dalla profondità dell'accordatura e non da meno dalle due corde doppie, che sanno regalare interessanti sonorità.

Il ragazzo di bottega, così si è definito il collaboratore del maestro liutaio Fabio Ragghianti, mi ha suggerito di non avere paura, di lasciarmi andare e non pensare alle differenze con una comune sei corde, ma di trattarla come tale per cercare di apprezzarne le caratteristiche musicali.
Il risultato è un buona alla prima che potete ascoltare dal video. Simona, girando con me per le fiere, si tiene sempre la video in borsa e non perde mai occasione per fare qualche girato che poi verifichiamo se sufficientemente interessante per produrre un articolo.


Questo strumento ricco di musicalità, o che quanto meno mi ha saputo trasmettere tale sensazione, mi dà per l'ennesima volta la prova che non esiste il suono giusto, ma il giusto suono che sa mettere in moto in noi fantasia e creatività. È l'ulteriore riprova che una chitarra non suona quasi mai bene o male, ma ci può far suonare meglio o peggio grazie al suo suono, feeling scorrevolezza e comfort.
È stata un’esperienza musicale molto coinvolgente e credo si capisca dal video. La baritona del liutaio Ragghianti è uno strumento che ha saputo regalarmi delle belle emozioni, sicuramente non da tutti i giorni e per tutte le tasche: con un prezzo più che giustificato di 3600€, si pone come un grande sfizio. Si fa fatica a pensarlo come primo strumento, però consiglierei una prova per la particolarità hardware, ma sopratutto per il feeling musicale che sa trasmettere.
In fondo, sono otto corde truccate da sei, quindi subito pronte all'uso senza dover codificare nuovi accordi, scale o arpeggi.

Maggiori informazioni e dati tecnici sulla baritona a questo indirizzo.

Una baritona a otto corde (che sembrano sei)
chitarre acustiche
Link utili
La baritona di Fabio Ragghianti
Nascondi commenti     32
Loggati per commentare

uno strumento sicuramente curioso
di Baconevio [user #41610]
commento del 16/08/2014 ore 09:55:34
i bassi mi sembrano devastanti...hai droppato il basso in RE?
però sinceramente non capisco perchè costi così tanto
Rispondi
Loggati per commentare

Re: uno strumento sicuramente curioso
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/08/2014 ore 17:40:39
LA
Rispondi
Sembra un bello strumento...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 16/08/2014 ore 10:20:19
Mi sembra come principio simile alla Taylor baritona 8 corde... Quello che mi lascia un po' perplesso come al solito é il prezzo. Io credo che se gli artigiani italiani vogliono affermarsi e fare certi prezzi prima devono farsi conoscere...Ragghianti é un nome già sentito é vero ma per 3600€ ci sono tante alternative blasonate che hanno in più la garanzia di tenere il valore...partire subito con prezzi da Custom Shop non mi sembra un'ottima strategia...
Brutta la soluzione del controllo del volume così visibile sopra la buca.
Rispondi
Re: Sembra un bello strumento...
di Lespo [user #18097]
commento del 16/08/2014 ore 18:16:56
Siamo sempre li con il discorso, per realizzare una chitarra a mano ci vogliono dalle 100 alle 120 ore di lavoro. Il costo orario di un idraulico è di 42 euro.
vai al link
Se la chitarra la costruisse l'idraulico costerebbe minimo 4200 euro solo di manodopera, poi ci devi mettere i materiali..............
Rispondi
Re: Sembra un bello strumento...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 16/08/2014 ore 18:51:43
Il tuo discorso non fa una grinza.
Quando si parla di chitarre però sembra che tutti le debbano regalare.
Sembra di essere tornati a metà anni '70 quando gli autoriduttori pretendevano di andare ai concerti gratis.
Rispondi
Re: Sembra un bello strumento...
di Lespo [user #18097]
commento del 16/08/2014 ore 18:27:26
Il controllo di volume in quella posizione è parte integrante del sistema di amplificazione, probabilmente l'unica cosa che non ha fatto con le sue mani Ragghianti.
E' questo: vai al link
Rispondi
Paolo,ma conosci Fabio? :-) ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 16/08/2014 ore 11:39:13
Paolo,ma conosci Fabio? :-) Bello...siamo amici da una vita....grande persona! Questa chitarra è incredibile,io l'ho provata tempo fa nell'antro,ti fa vibrare anche le cellule.....esperienza mistica.

@chitarrox : sul prezzo,che certo non è alla portata di tutti,devi capire "come" lavora un liutaio,e con cosa lavora,ed anche il fatto che ogni singola parte dello strumento verrà fatta "come tu la vuoi",con tutte le modifiche ed i particolari adatti alle tue esigenze,cosa che non otterrai mai con un pur eccellente strumento di produzione industriale,c'è una bella differenza.....
Se devo spendere più di 2500€ per uno strumento "industriale" vado dal liutaio tutta la vita.
Rispondi
Re: Paolo,ma conosci Fabio? :-) ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 16/08/2014 ore 15:10:16
Non sono convinto, con cifre simili puoi andare su stra-noti liutai americani, produzioni semi-artigianali tipo collings o spendendo un po' di più ti fai fare una custom shop dalla Martin... premettendo che comunque anche una D-42 industriale non mi farebbe schifo...
Rispondi
Re: Paolo,ma conosci Fabio? :-) ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 16/08/2014 ore 21:05:41
Mi sembra che tu non abbia capito il senso di quello che ho scritto,il "tuo" liutaio ce l'hai a portata di mano,gli altri no,non è la stessa cosa credimi! Ti trasferisci in America finchè non è pronta? :-)
Rispondi
Re: Paolo,ma conosci Fabio? :-) ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 16/08/2014 ore 21:30:20
Beh ma "il tuo liutaio a portata di mano" vuol dire che hai sufficientemente culo da avere nella tua città o poco distante un gran nome della liuteria...perché a Torino (abito da quelle parti) di liutai ce n'è ma a nessuno darei un soldo per farmi fare una chitarra acustica, figuriamoci 3600 euro. Il vantaggio delle chitarre di liutai famosi americani o delle piccole produzioni semi artigianali tipo Collings è che spesso gli stessi strumenti li trovi in Europa e quindi puoi provare direttamente il modello che vuoi acquistare o comunque un modello analogo...se commissioni la chitarra al piccolo liutaio italiano che di chitarre se va bene ne fa 5 o 6 l'anno se poi non ti piace come suona...sei fregato...
Rispondi
Re: Paolo,ma conosci Fabio? :-) ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 16/08/2014 ore 21:55:10
No non hai capito il senso,mi spiace,comunque non ha importanza...ognuno fa le scelte che preferisce :-)
Rispondi
Pure io lo conosco! Sono ...
di alessio326 [user #28175]
commento del 16/08/2014 ore 16:38:26
Pure io lo conosco! Sono stato da lui un paio di volte per alcuni problemi che avevo ed è davvero bravo...
Però ora sono tentato dall'avere uno strumento simile elettrico! *-*
Rispondi
Re: Pure io lo conosco! Sono ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 16/08/2014 ore 21:06:34
Quando ti capita di andarlo a trovare,fatti provare la "sua" Tele ;-)
Rispondi
Re: Pure io lo conosco! Sono ...
di alessio326 [user #28175]
commento del 17/08/2014 ore 03:21:0
Appena lo faccio vedo di ricordarmene!
Rispondi
Liuteria e produzione industriale
di paoloanessi [user #32554]
commento del 16/08/2014 ore 18:25:17
Ciao a tutti :)
Personalmente ritenendo la chitarra uno strumento che mi fa fare musica, ho constatato più volte quindi che bastano poche centinaia di euro per fare della bella musica con il tono giusto!!

La liuteria racchiude quelle opportunità costruttive che a volte la produzione industriale non ne ha convenienza.
Oltre quindi alla personalizzazione come dice Peterpanico (ricambio il saluto :) che già è tutto dire, fa rientrare un parametro praticamente poco contemplato dalle produzioni di serie cioè il lusso!

Come tante categorie di oggetti: penne, orologi, vestiti, macchine ecc ecc esistono categorie consumer fino ad arrivare al lusso sfrenato, non credo che una penna d'oro e brillanti di Cartier da 100.000 € possa far scrivere meglio un romanzo, però esiste, e c'è chi può permettersela!

Nel caso della baritona di quest'articolo, siamo ben lontani dal lusso e dal superfluo, intendiamoci non vuol dire che non sia ben rifinito e costruito, ma semplicemente è uno strumento che sa fare ciò che dovrebbe fare cioè la chitarra baritona con tanto di doppia amplificazione e doppie corde sulla terza e quarta corda quindi uno strumento decisamente customizzato e sicuramente fuoriserie.

Ergo nell'ordine di oltre duecento ore per la costruzione, e pensando alla cifra, a quanto sia montato a bordo come amplificazione e avendo un attività in Italia, mi sono personalmente chiesto come faccia a costare in realtà così poco....

Senza polemica per Chitarrox ma anzi un sincero e spero simpatico scambio di vedute :-D

In ultimo, personalmente ho la fortuna di provare tantissime chitarre, industriali di liuteria e vintage, trovo come reattività, fascino, attenzione ai dettagli e suonabilità le chitarre di liuteria cugine del vintage, l'industriale purché custom a volte sono più ibride e impersonali. E non che ne sia un difetto dipende sempre da ciò che dobbiamo suonare come e quindi con cosa lo suoneremo ;-)

PaoloAnx
JazzRock
Rispondi
Re: Liuteria e produzione industriale
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 16/08/2014 ore 18:48:53
Hai parlato come un libro stampato. Non c'è altro da aggiungere.
Grande.
Ciao.
Rispondi
Re: Liuteria e produzione industriale
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 16/08/2014 ore 21:08:48
Hai detto tutto Paolo......!!! Salutami Erich, e l'anno prossimo a Sarzana,non ci mancheremo ;-)
Rispondi
vista, sentita e piaciuta
di popis79 [user #27179]
commento del 16/08/2014 ore 23:31:57
Un anno fa -forse-il mio maestro la portò a casa, mi sembrò oggetto interessante, ovviamente suonato da lui (anche volendo io sono mancino... ma se non ricordo male provai anche poche cose "reverse" giusto per capire il feeling)... non so se la chitarra è proprio la stessa visto che poi non decise di comprarla ma posso confermare che lo strumento e il liutaio sono davvero ottimi... a poterselo permettere credo aggiungerei questa baritona... come sempre complimenti a paolo!!!
Rispondi
Re: vista, sentita e piaciuta
di Albinik56 [user #30990]
commento del 17/08/2014 ore 21:51:30
Quella di un'anno fa è in USA nello studio di un produttore/musicista che come l'ha provata se l'è portata via. quella di Sarzana di quest'anno l'ha finita 4 giorni prima di AGM 2014.
Rispondi
Costa troppo ?
di McPex [user #26692]
commento del 17/08/2014 ore 12:00:48
Sono rimasto anch'io sorpreso della lamentela circa il costo. Considero il lavoro di un liutaio una vera e propria arte, ed immagino quanto tempo debba dedicare solo per realizzare un'opera come quella descritta nell'articolo. Tra l'altro fantastica idea quella di raddoppiare alcune delle corde della baritona per darle una voce diversa. Il fatto é che evidentemente non tutti se la possono permettere un'opera del genere; ma finché qualcuno potrá, esisteranno maestri come Ragghianti, Moffa, Manne e diversi altri. Uno strumento loro, personalizzato sulle esigenze di ciascuno, vale 3 custom shop.
Rispondi
L'idea in realtà l'ha avuto ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 17/08/2014 ore 12:34:09
L'idea in realtà l'ha avuto prima Taylor che commercializza una baritona proprio con due corde raddoppiate. Per il resto non si capisce perché la chitarra di un liutaio nostrano valga tre volte quella di un Cruz o di un Shishkov che hanno un curriculum mostruoso e hanno sicuramente molta più esperienza del liutaio in questione...
Rispondi
Re: L'idea in realtà l'ha avuto ...
di McPex [user #26692]
commento del 17/08/2014 ore 13:01:30
Perché da noi il costo del lavoro é ca il 30/45% in piú che in altri paesi, usa inclusi, perché il dollaro vale un 27% in meno......sembrano banalitá, ma poi ti spieghi nel concreto come mai siamo fuori mercato con i ns prodotti italiani.......
Rispondi
Re: L'idea in realtà l'ha avuto ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 17/08/2014 ore 19:42:26
Si vede che non conosci curriculum di Fabio,e con chi ha lavorato in America,allora ti do una "chicca",se la Eastman è entrata nel mercato delle archtop,oltre a quello degli archi suo tradizionale,lo devi proprio a Fabio Ragghianti,ma lui è troppo modesto e non lo pubblicizzerà mai! ;-)
Rispondi
Corbezzoli! Mi piace un sacco! ...
di Capra_Poliuretanica utente non più registrato
commento del 17/08/2014 ore 14:35:23
Corbezzoli!
Mi piace un sacco!
Ma in pratica "funziona" con le stesse diteggiature di una chitarra normale, giusto?
Solo che se fai un accordo di do maggiore in realtà stai suonando un fa maggiore.
É così?
Per quanto riguarda il prezzo mi sembra allineato a quello degli strumenti di liuteria.
Certo, non è per tutte le tasche, men che meno per le mie! :-(
Quello che non capisco è invece quella specie di "razzismo" (l'ho messo tra virgolette, non mangiatemi!) che c'è verso i liutai nostrani.
Sembra che se non sei ammaricano sei automaticamente un imbecille inetto, ladro e farabutto.
Ma stiamo scherzando?
A parte il fatto che storicamente siamo noi che possiamo dare lezioni al resto del mondo.
E non menate il torrone, perché costruire strumenti ad arco è ben più difficile che fare chitarre.
Non capisco proprio chi pensa da noi non ci possano essere persone dotate di grande abilità e professionalità. A priori, poi!

Rispondi
Ragghianti è un maestro
di Lespo [user #18097]
commento del 17/08/2014 ore 15:39:16
Ragghianti in america ci va regolarmente ad insegnare da anni. Qui non stiamo parlando dell'amatore che la domenica mattina prende gli scalpelli e fa dei bellissimi lavori, stiamo parlando di un professionista apprezzato in tutto il mondo.
Insegna al LSI di Sebastopol, California e collabora da anni con la Guild of American Luthiers, alza il telefono e scambia pareri con Bob Benedetto e D'acquisto (prima che morisse).
Rispondi
Grazie Paolo.
di Albinik56 [user #30990]
commento del 17/08/2014 ore 17:17:51
Ciao Paolo sono il "ragazzo di bottega" che ti ha trascinato all'ultimo momento a questa prova. Volevo ringraziarti a nome mio e di Fabio per il bell'articolo ma soprattutto per la tua gioia che ho avvertito durante tutta la performance in quel di Sarzana; solo due piccole rettifiche: la scalatura è 017/070 e l'accordatura in questo caso è una quarta giusta sotto in Si Standard, per cui Si- Mi-La-Re-Fa#-Si dove le corde La e Re sono doppiate un'ottava sopra ma si può tranquillamente andare una quinta giusta sotto o una terza maggiore sotto. Lascio libero pensiero per quanto riguarda la scelta di uno strumento di liuteria (quella seria) o meno, ma vorrei ricordare che Fabio Ragghianti è Master luthier USA e che se volessero andare sul sito "Eastman" famosissima casa di produzione di strumenti a corda di alta qualità (viola, violino, violoncello etcc...) c'è in catalogo una chitarra: AC822-CE-FF costo $ 2.250,00 la cui didascalia recita così:
"Designed by renown Italian guitar maker Fabio Ragghianti, this unique instrument features a sound port on the upper bout for a spacious ambient voice. The ergonomically correct fanned fret design intonates perfectly and balances brilliantly."
e scusate se è poco.
E per Chiatarrox: anche Taylor l'ha copiata, le prime risalgono agli anni 50/60; e comunque la forma, le catene ed il il diapason sono totalmente diversi; fermo restando che questa non è la prima ma ne sono già state costruite altre con forme e diapason diversi a seconda di quanto richiesto dal musicista.
Rispondi
Re: Grazie Paolo.
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 17/08/2014 ore 19:46:47
Albino...lo sapevo che ci entravi tu in questa cosa :-) Per quanto riguarda Fabio,il suo lavoro parla per lui,poi c'è sempre al mondo gente che non può fare a meno di avere certi "brand" sulla paletta,e magari non ha mai avuto in mano uno strumento "serio",così va.
Ci vediamo presto spero!
Piero
Rispondi
Re: Grazie Paolo.
di Albinik56 [user #30990]
commento del 17/08/2014 ore 21:47:00
Hai detto il giusto. Spero di jammare con te prestissimo, ovviamente anche con Fabio.
Rispondi
Le diatribe sul prezzo più ...
di Tubes [user #15838]
commento del 17/08/2014 ore 22:23:13
Le diatribe sul prezzo più o meno alto posso anche capirle, in effetti quello che per una persona può essere una cifra abbordabile diventa impossibile anche solo da immaginare per altri e la giustificazione delle ore di lavoro perse oltre ai materiali possono sembrare non rilevanti; la questione che mi sembra veramente assurda è che,in questa fase di grande e probabilmente irreversibile declino che la nostra nazione sta vivendo, in un momento in cui le speranze dei nostri giovani sono affidate all'espatrio, dobbiamo litigare tra di noi pure sulla superiorità di altre scuole liuteristiche rispetto alla nostra . Signori, ricordiamocene adesso e una volta per tutte, se ad esempio il nome Stradivari non ci ricorda nulla . La liuteria l'abbiamo inventata noi, almeno nelle forme moderne e nell'altissima,irripetibitile qualità . Le belle macchine le abbiamo fatte noi, i bei vestiti,le scarpe, la cucina e il gusto di vivere è italiano, le arti e la pittura sono nostre . Possediamo la stragrande maggioranza del patrimonio artistico universale concentrato nella nostra buffa penisola a forma di stivale . E stiamo ancora a parlare delle chitarre,ancorchè meravigliose, fatte da qualsiasi altra parte del mondo ? Io adoro viaggiare, e segnatamente all'estero e quelle volte che sono stato in America me le ricordo ancora con una emozione fortissima, e dico questo perché non voglio dare l'impressione della persona che vuole nascere crescere e morire nello stesso posto,ma se dobbiamo accettare il fatto che la nostra produzione artigianale sia da porre in subordine rispetto ad altri è solo perché in questo momento la nostra voce come nazione,come popolo , come portatori di novità, come contemporanei in un mondo che cambia dall'oggi al domani, è così flebile che se la sta portando via il vento . Probabilmente non ci risolleveremo più, ma un po' di orgoglio teniamocelo,no?
Rispondi
Re: Le diatribe sul prezzo più ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 17/08/2014 ore 23:02:45
Ben detto! :-)
Rispondi
Tutti contenti per una Martin ...
di Plettratore_Mannaro [user #16218]
commento del 18/08/2014 ore 12:05:2
Tutti contenti per una Martin da 3000 euro costruita in fabbrica in due giorni, tutti contenti per una Les Paul da 2500 euro che non viene quasi mai toccata da mano umana, tutti scandalizzati per una chitarra costruita a mano, in due settimane magari, a 3600 euro come la vuoi tu...
That's all folks!

Non perchè la produzione industriale di precisione sia malvagia, tutt'altro, ma perchè nonostante i processi produttivi siano molto più affinati e vantaggiosi per le aziende il cliente continua a pagare come se fosse lavoro manuale praticamente, non tutte le aziende adottano queste politiche sui prezzi ovviamente.

Ognuno decide dove e come riporre il suo denaro, ogni lato della medaglia hai i suoi pregi\difetti, ma le critiche sul prezzo dello strumento in essere sono decisamente fuori luogo.
Rispondi
Re: Tutti contenti per una Martin ...
di Albinik56 [user #30990]
commento del 18/08/2014 ore 18:58:47
Una chitarra fabbricata interamente a mano ha bisogno di 2 (due) mesi di lavorazione ma questo non conta, non contano la scelta e la qualità dei legni, non contano la capacità di modellare il suono a proprio piacimento ed altro ancora. Ma è giusto che ognuno abbia la propria idea in base o meno alle proprie capacità finanziarie, per fortuna c'è chi comunque le idee le ha nel verso giusto e noi ci rivolgiamo a loro. Grazie del tuo commento e grazie anche a Tubes.
Rispondi
Altro da leggere
Finiture nitro, anni ’80 e modernità accessibile: scopriamo le Harley Benton del 2025
AAM700CE: in prova l’acustica moderna firmata Ibanez
Americane rare, vintage italiano e classiche esclusive nell’asta Catawiki per SHG Music Show 2024
Edge: in prova l’ergonomia acustica a un prezzo impossibile
La Transacoustic diventa smart tra loop e Bluetooth
Elettronica multipla, banjo tuners ed estetica al top: Jon Gomm sulla Ibanez JGM11
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Never Ending Pedalboard (e relative sfumature made in Italy)
Gretsch G5220: gran muletto per i più esperti
Mini Humbucker FG Mini-H SP-1
Fattoria Mendoza Hi-Crunch: il fratello arrabbiato dell'M
Harley Benton Tube5 combo: sei bella quando strilli
Parliamo di analogico!
Sistemi digitali per cinquantenni soddisfatti
Impressioni a freddo sul Neural DSP Quad Cortex
Acquistare strumenti musicali in Gran Bretagna: come funziona il dazio...
Basi o Altezze?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964