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Paul Gilbert:
Paul Gilbert: "Ero una fabbrica di note perfette"
di [user #17404] - pubblicato il

"Stone Pushing Uphill Man", il nuovo disco di Paul Gilbert è una raccolta di pezzi dei cantanti preferiti da Gilbert, interpretati alla sei corde. La sfida di Paul è abbandonare la perfezione tecnica e formale del suo chitarrismo e catturare la spontaneità sanguigna di un cantato rock.
 
L'album uscito per l'etichetta Mascot segna una totale rivoluzione d’intenti nel chitarrismo del più impenitente plettratore del pianeta.
Una raccolta di cover, totalmente arrangiate e interpretate dalla chitarra di Paul e accompagnata dalle batterie scatenate di Mike Portnoy e Kenny Aronoff. 
Abbiamo ascoltato l'album e ce lo siamo fatti raccontare da Paul:
 
Paul Gilbert: "Ero una fabbrica di note perfette"
 
"Con questo nuovo disco, "Stone Pushing Uphill Man"  ho sentito che ero pronto a raccogliere una nuova sfida. Volevo mettere la mia chitarra al centro del palco e a farla cantare in  maniera diversa rispetto a come avevo fatto fino ad oggi. Volevo che la mia chitarra si cimentasse con brani di alcuni dei miei cantanti preferiti e si lasciasse ispirare dalla loro sensibilità artistica: Paul McCartney, Sting, Steven Tyler, Elton John, K.D. Lang, James Brown…. Questi artisti hanno la voce che avrei sempre voluto avere. Quando ero giovane e imparavo a suonare la chitarra, ero galvanizzato dal fatto che con un po’ di duro lavoro riuscivo ad avvicinarmi ai fraseggi dei miei guitar hero. Viceversa, quando ho provato a cantare, ero frustrato dal fatto che la mia voce non riuscisse a prendere certe note. Così, certi cantanti restavano inarrivabili. Con la chitarra invece riesco a prendere tutte le note dei miei cantanti preferiti. La sfida di questo disco è eseguire con la chitarra questi brani, cercando di ricreare le inflessioni, emozioni ed espressioni di questi musicisti.
E questo ha richiesto l’apprendimento di molte nuovo tecniche sulla chitarra. 
Ho dovuto guardare alla chitarra con un piglio e un approccio totalmente diverso rispetto al passato. 
Per molti anni sono stato ispirato dal far suonare la chitarra come se fosse un clavicembalo: molto velocemente, in maniera estremamente precisa e accurate e sforzandomi perché ogni nota uscisse con lo stesso volume e suono delle altre. Diciamolo: io volevo essere una sorta di fabbrica umana di note perfette, tutte uguali tra loro.
Ma un grande cantante rock aggiunge alle note un’espressività che va ben oltre il suono di un clavicembalo. Ogni nota è unica. E non sono affatto tutte uguali. E questo non  certo perché ci sono degli errori o si sta suonando male. Suonano così di proposito, per portare alla musica la massima espressività!"
 
Paul Gilbert: "Ero una fabbrica di note perfette"
 
Da un primo ascolto, possiamo dire serenamente che Paul ha vinto alla grande questa nuova sfida. Sentire una delle chitarre rock più brillanti e aggressive di sempre cimentarsi nelle melodie di brani pop è uno spasso. E non pensate nemmeno per un istante di trovarvi di fronte a un lavoro smelenso, da Fausto Papetti della chitarra rock. Perchè Paul non perde una sola occasione per esplodere nelle sue proverbiali e annichilenti deflagrazioni shred con le quail arricchisce gli arrangiamenti e assolo dei brani. Anzi, era da anni anni che non sentivamo Gibert esprimersi con un impeto shred così aggressivo. E’ un disco di sola chitarra dove Paul ha affidato alla sua Ibanez l’arduo compito di ricreare il suono di ogni altro strumento e arrangiamento.
Potreste persino non conoscere nemmeno una di queste canzoni che comunque ci sarebbe da divertirsi da pazzi vista la frizzantezza e irruenza con la quale Paul suona. Irresistibile “I Got The Feeling” di James Brown con la chitarra di Paul che impazza sul funk scatenato della batteria di Kenny Aronoff e, aogni break, infila arpeggi in string skipping che sfidano le leggi del buon senso. Capolavoro del disco è “Working for the weekend”. Sembra di sentire il miglior Satriani a briglie sciolte dopo essersi studiato le video didattiche di Paul Gilbert. Fichissimo il suono della chitarra di Paul. Abbandonate già da parecchi anni le sonorità high gain che avevano caratterizzato le sue prime produzioni soliste e gli esordi iper tecnici di Racer X e Mr. Big, Gilbert ha iniziato un lungo percorso.Il chitarrista ha cercato, non senza qualche momento di difficoltà, una sonorità di matrice vintage capace di mettere in risalto le nuove e più raffinate sfumature del suo chitarrismo ma, allo stesso tempo, di reggere i milioni di note al secondo delle sue impennate virtuosistiche. Il risultato sembra raggiunto. Non riuscirete a sentire più di un brano di questo disco senza andare a curiosare che pick up, overdrive, cabinet usa Paul su questo album...il suono è delizioso; così croccante sulle ritmiche e gommoso sui solisti. Un babà. 
Un album divertentissimo che mostra Paul Gilbert in uno dei momenti di migliore forma strumentale di tutta la sua carriera. 
La fabbrica umana delle note perfette ha imparato a sfornare anche quelle con finitura relic. 
 
Paul Gilbert: "Ero una fabbrica di note perfette"
album paul gilbert
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Meglio tardi che mai! Bisognerebbe ...
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 18/08/2014 ore 13:38:23
Meglio tardi che mai!
Bisognerebbe sentirlo se veramente è cambiato io ho qualche dubbio.

Una volta ho beccato un video su YT dove lui suonava il blues...faceva cagare era senza anima.
Vediamo se ha imparato la lezione.

Forse ha capito che la musica è comunicazione, deve comnunicare emozioni, il virtuosismo fine a se stesso è sterile e non porta da nessuna parte.
Rispondi
Cagare..Senza anima
di Djangowegen [user #19491]
commento del 23/09/2014 ore 14:58:07
Posso capire non possa piacere e anche a me su il blues preferisco altri.
Ma riferirsi ad un Big della chitarra con frasi del tipo....avra imparato....fa cagare...forse ha capito che la musica...
denotano tanta convinzione da chi le dice e spero che tu sia veramente qualcuno sulla scena musicale per poterti permettere questo atteggiamento altrimenti fai la figura del ridicolo.
Prendi spunto da chitarristi come Gianni Rojatti ecc ecc che nonostante siano a quei livelli non gli ho mai sentiti sputare merda su nessuno.
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Ma è gia uscito!
di Vegetto [user #38434]
commento del 18/08/2014 ore 13:38:24
Disco IMMENSO! Rifare la voce di Tyler con una ibanez in quel modo.... meraviglioso. Un uomo,che ad ogni disco riesce a superare se stesso. Consigliatissimo!
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L'ho "ascoltato".... Condivido appieno quello ...
di Claudio80 [user #27043]
commento del 18/08/2014 ore 16:40:39
L'ho "ascoltato"....
Condivido appieno quello che ha scritto Pearly:"Vediamo se ha imparato la lezione"... La risposta per me è no.
E'un album fatto da un chitarrista per i chitarristi. A tratti molto "Satrianico", ma a me personalmente quel virtuosismo non mi colpisce, non mi attira, non mi emoziona.
Ciò non togle la SUA immensa bravura, ma non comprerei mai l'album.
Un saluto.
Rispondi
E' un artista instancabile. Sono ...
di paolinux [user #14508]
commento del 18/08/2014 ore 16:57:32
E' un artista instancabile. Sono molto incuriosito da questo lavoro, la mia opinione personale sull'artista è diametralmente opposta a quella di Pearly Gates.
Il suo percorso non è soltanto dettato da uno stile decisamente unico e da scelte di tecniche estreme (applicate alla chitarra), che si sono via via smussate come i grossi eccessi... compensandoli con identità e consapevolezza dalla propria maturità negli ultimi 15 anni, ma lo trovo sempre più carismatico e distinguibile.
Non mi considero un fan di PG, ma trovo che abbia ancora molte carte da giocare come moderno Guitar Hero, non soltanto legato ad un glorioso passato!
Rispondi
Uno dei pochi ex-shredder anni ...
di Guycho [user #2802]
commento del 18/08/2014 ore 19:31:30
Uno dei pochi ex-shredder anni 80 che ha sempre qualcosa da dire.

Un grande.
Rispondi
Tanto bravo e simpatico. ...
di bluestringer utente non più registrato
commento del 18/08/2014 ore 19:44:41
Tanto bravo e simpatico.
Che quasi mi dispiace che anche sto album non lo regga per più di trenta secondi.
Rispondi
Premesso....
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 18/08/2014 ore 20:07:29
....che Gilbert è un vero mostro a livello di gusto non mi è mai piaciuto più di tanto, in questo disco ho apprezzato molto Murder by numbers su tutte e Back in the saddle, davvero 2 gran bei brani....Goodbye yellow brick road è, secondo me, una delle cose più inascoltabili dell'album ed anche di Purple without all red se ne poteva fare tranquillamente a meno....carina ed originale Shock absorber dove si ascoltano divertenti fraseggi a a doppia ottava di sapore quasi alla Holdsworth su una base blues.
Paul Gilbert è indiscutibilmente tra i primi 5 chitarristi del pianeta per tecnica ma a livello emozionale mi dà veramente poco....questione di gusti, ci mancherebbe; quello che non condivido assolutamente di questa recensione peraltro ben fatta è questa presunta ricerca di "sonorità di matrice vintage": evidentemente abbiamo opinioni differenti su ciò che questo significa; ho apprezzato molto una certa versatilità nel modo di tirare fuori i suoni dalla chitarra con i vari modi di pennare e l'uso delle dita....d'altronde non stiamo certo parlando di un chitarrista qualsiasi.
Ho dimenticato di citare la bellissima traccia che dà il titolo all'album: davvero splendida, di sapore vagamente Zappiano...sigh...nostalgia.
Rispondi
Ma infatti, mica suona come ...
di bluestringer utente non più registrato
commento del 18/08/2014 ore 20:33:
Ma infatti, mica suona come Warren Haynes. É Paul Gilbert e suona da Paul Gilbert. Punto.
Rispondi
Virtuosismo al servizio della musica
di lazydaniel [user #28418]
commento del 18/08/2014 ore 22:21:59
A mio parere alcuni virtuosi sono più concentrati sulla tecnica che sul lato "artistico" della musica, va riconosciuto a Paul Gilbert di aver messo in questo lavoro la sua straordinaria tecnica al servizio della musica. La tecnica quindi come mezzo espressivo e non come fine. Lo sto ascoltando sul tubo e mi piace anche abbastanza, un piccolo rammarico per il basso che mi sembra manchi del tutto. Paul, ma non potevi chiamare il primo bassista che passava per lo studio?!? :-)
Rispondi
non capisco il senso di ...
di Sykk [user #21196]
commento del 18/08/2014 ore 22:22:15
non capisco il senso di questo album, al massimo potrebbe essere buono per qualche colonna sonora.
spero proprio che il buon Paul un giorno decida di mettere la sua incredibile chitarra al servizio di un bravo songwriter/cantante.
Rispondi
L'ho ascoltato.
di GiuseppeMinardi [user #31686]
commento del 19/08/2014 ore 01:06:47
L'ho ascoltato qualche giorno fa, alcune cose mi piacciono, altre no, però appena ho sentito "Working for the weekend" ho detto "yes. Ci siamo." Pezzaccio e grande Gilbert, il suono mi piace molto, molto vocale appunto!
Per tutti quelli che dicono che "non lo fanno emozionare". Forse hanno ragione, forse no, ma la grinta che sento in questo album è davvero rara oramai.
Rispondi
Beh.....
di McPex [user #26692]
commento del 19/08/2014 ore 07:35:33
.....avrebbe dovuto umilmente andare a lezione da larry carlton........
Rispondi
Non capisco...
di Memnosi [user #4658]
commento del 19/08/2014 ore 08:24:4
...come si possa giudicare in maniera così netta e "denigratoria" Paul Gilbert! Cioè, Paul Gilbert, non un dilettante qualsiasi!
Rispondi
mah
di Baconevio [user #41610]
commento del 19/08/2014 ore 10:17:06
mi fanno ridere, i musicisti che fanno dischi così.
gilbert, fai prima a dire che hai fatto un disco di cover e basta: non mettiamo in mezzo cose inverosimili a proposito di gusti vintage o amenità varie. ha fatto il solito disco con le solite corse sulla tastiera, ma quando produrrà musica SUA? bravo, bravissimo, per carità...ma basta cover.
Rispondi
Re: mah
di thyeah [user #40067]
commento del 19/08/2014 ore 12:32:27
la produzione di gilbert è ampia, un disco di cover, e a quanto leggo non scimmiottate, è assolutamente lecito. gilbert è uno che ha fatto un percorso, non spacciamolo per il solito virtuoso giapponese che fa ginnastica per le dita su youtube, un po' di decenza per cortesia...
Rispondi
Re: mah
di rockit [user #11557]
commento del 19/08/2014 ore 12:53:49
vai al link

Non è che ci voglia tanto eh...
Rispondi
Re: mah
di Baconevio [user #41610]
commento del 19/08/2014 ore 15:48:09
ragazzi, se pure uno come gilbert, che ha dato tantissimo al suo genere e a certo tipo di rock funambolico, finisce per fare cover...c'è qualcosa che non va. non ci sto
Rispondi
Re: mah
di Guycho [user #2802]
commento del 19/08/2014 ore 16:36:08
ha SEMPRE prodotto musica SUA!

quando c'è da criticare si fa sempre a gratis...
Rispondi
Re: mah
di Baconevio [user #41610]
commento del 19/08/2014 ore 17:02:00
devo pagare pure per criticare :) ?
aspe', mò gli mando 5 euro!
dai, a parte gli scherzi: che senso ha una produzione del genere, se non far vedere ancora una volta quanto sei bravo, bello e forte!? penso al contrario a chi ha scritto l'articolo, che è uno che sforna musica SUA...che sia con i dolcetti (non proprio il mio genere) o con i racer cafè, o in altre produzioni, è onesto. ebbene, io questa onestà in gilbert non riesco a vederla. parlo di onestà artistica eh, ci mancherebbe. io sento sempre e solo lo stesso suono, declinato a più riprese con leggere differenze. poi per carità, c'è a chi piace ascoltare sempre lo stesso disco per 15/20 anni
Rispondi
Re: mah
di Guycho [user #2802]
commento del 21/08/2014 ore 13:25:21
Ho già scritto che Gilbert ha sempre fatto musica sua, originale, scritta di suo pugno. Hai presente quanti album ha inciso Paul Gilbert?

Evidentemente non li hai ascoltati, non dico tutti, ma nemmeno 2 o 3. Altrimenti non vedo perchè dire che non è onesto. Ecco perchè dico "a gratis".
Rispondi
Re: mah
di GiuseppeMinardi [user #31686]
commento del 22/08/2014 ore 17:56:40
Si vede che non conosci la discografia di Gilbert...
Rispondi
Sobrio
di Vraaden [user #38374]
commento del 21/08/2014 ore 12:51:26
Il primo disco che ascolto di Gilbert e l'ho trovato misurato e sobrio e, pur essendo un album di cover, molto personale. Non mi piace il timbro della chitarra in alcuni dei pezzi iniziali, così come la scelta di spingere dove avrei preferito rallentasse (Murder by numbers) e viceversa (wash me clean), ma nel complesso il disco mi sembra riuscito.
Rispondi
Trascrivo un articolo
di jdessi [user #27382]
commento del 22/08/2014 ore 10:35:03
Trascrivo un articolo della redazione di Accordo che condivido pienamente ...

"Una tecnica funzionale aiuta un musicista a essere intonato e a suonare a tempo evitando già così i due principali nemici di un’esecuzione felice. La tecnica aiuta un musicista a suonare senza fatica permettendogli di concentrarsi più sull’ispirazione e interpretazione di un pezzo, piuttosto che sull’esecuzione. La tecnica si costruisce e affina con tanto studio e duro lavoro. Così, orgoglioso del sudore versato e dei sacrifici fatti, chi possiede tanta tecnica finisce, spesso e volentieri, per sfoggiarla anche quando non serve. Anche perché, l’ostentazione della tecnica è la maniera più immediata per catturare l’attenzione del pubblico, anche se forse la più banale. Sul versante opposto invece, chi è pigro e non ha voglia di studiare tecnica non perde occasione per trovare pretesti per sminuirne l’importanza, prediligendo esecuzioni magari imprecise ma, a detta sua, più sentite."

Gilbert, tra gli shredder, è senza il minimo dubbio, quello che, ultimamente è diventato meno 'esibizionista' e più espressivo.

Dimostrazione:
Sentite prima questo : vai al link
E poi questo: vai al link

Sottolineo soprattutto il secondo: notate come Gilbert, nell'espressiione dia dei punti a tutti gli altri ... Abasi è troppo deludente per essere vero...

Tengo a precisare che Gilbert, comunque, non è tra i miei chitarristi preferiti
Rispondi
Re: Trascrivo un articolo
di GiuseppeMinardi [user #31686]
commento del 22/08/2014 ore 18:04:55
Finalmente qualcuno he dice come stanno le cose
Rispondi
Re: Trascrivo un articolo
di Guycho [user #2802]
commento del 22/08/2014 ore 18:55:34
il fatto vero è che è un grande. Anche quando era più shredder era tra i migliori: le sue mitragliate in alternata lasciano a bocca aperta.
Le mitragliate sono fredde? E allora mi piace il freddo!
Rispondi
...
di Cili [user #1153]
commento del 22/08/2014 ore 14:19:43
vai al link


Rispondi
di franklinus [user #15063]
commento del 09/02/2020 ore 10:49:00
gilbert è un grande chitarrista e,come tutti i grandi chitarristi shredder,ostenta la sua liturgia sulle corde..è ineluttabile..sono shredder,pochissime volte la loro cifra compositiva è oggettivamente alta e piacevole...è una critica che faccio ormai da tempo:siete eroi della chitarra,siete bravissimi ,il vostro smisurato ego,però,è il vostro limite...ben venga un cd di cover,io non vedo niente di dequalificante anzi,è un invito a tutti i "grandi"di indossare una t-shirt di umiltà ...essere grandi strumentisti è un passo,essere grandi musicisti è un sentiero
Rispondi
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