Per imparare a fondo una scala modale e assimilarne la sonorità è fondamentale riuscire a cogliere il peso e la voce di ogni intervallo che la compone. Servirà ragionare non attraverso un'esecuzione lineare di tutte le note che lo compongono ma, partendo dalla triade alla base del modo, aggiungendo uno alla volta tutti i suoi gradi.
Altrettanto importante sarà dare immediatamente una veste pratica a tutte le forme che man mano troveremo aggiungendo alla triade i gradi del modo; traducendo questi grappoli di note in fraseggi e pattern di senso compiuto.
Applichiamo questo tipo di approccio a una scala modale qualunque, invitandovi poi, capita la logica dell’esercizio, a ragionare così su tutte le scale modali.
Prendiamo come scala di riferimento quella di C Misolidio, costruita sul 5° della tonalità di F maggiore. Le note del C Misolidio sono C, D, E, F, G, A, Bb che corrispondono a questa struttura intervallare: T, 2, 3, 4, 5, 6, b7. Ho evidenziato in neretto C, E, G le note della triade di C maggiore che sta alla base di questo modo; quindi la b7, il Bb, nota caratterizzante del modo e che fa sì che questa scala differisca da un semplice C maggiore. Assieme formano un C7 (C, E, G, Bb), accordo di Dominante proprio del quinto grado su cui è costruito il Misolidio.
Isoliamo in una porzione di manico ridotta il C Misolidio e chiudiamone l’esecuzione con un C7. Suggerisco di tenere sempre questo accordo (preso in una qualunque diteggiatura) come base durante l’esecuzione degli esercizi. Ci aiuterà a sentire il suono di ogni intervallo del modo, in relazione all'accordo di appartenenza. Lavoreremo imponendoci di restare sempre dentro il set ridotto di note di questa porzione di scala.
Partiamo dalla triade di C maggiore che isoliamo in questo pattern essenziale.
Ora aggiungiamo l’intervallo di seconda, il D, ma nel farlo omettiamo la terza. Otterremo per tanto un C Sus2 (C, D, G).
Aggiungiamo ancora la seconda, ma questa volta integrata alla triade di C maggiore. Avremo un arpeggio di C Add2 (C, D, E, G) Eccolo articolato in un piccolo pattern.
Arriviamo all’intervallo di quarta giusta. Anche in questo caso, partiamo inserendolo al posto della terza. Avremo un C Sus4 (C, F, G).
Ora invece, aggiungiamo alla triade di C la quarta, senza rinunciare alla terza. Ecco un C add4 (C, E, F, G). Lo proponiamo in un piccolo lick, ottimo per lavorare sulla coordinazione e bilanciamento tra tra legato e plettrata.
Merita un trattamento isolato il semplice abbinamento tra Tonica e 5. Suonato in maniera armonica genererà un classico Power Chord, un C5 (C, G). Nel nostro caso, invece, lo svilupperemo come un piccolo arpeggio. Ho aggiunto anche la diteggiatura della mano sinistra fondamentale per la corretta interpretazione ed esecuzione del fraseggio.
Serviamoci del tapping per aggiungere l’intervallo successivo, la sesta maggiore A. Ecco un lick costruito sull’arpeggio di C6 (C, E, G, A).
Arriviamo alla nota caratteristica del modo, la b7. Una piccola diteggiatura in sweep picking per eseguire l’arpeggio di C7 (C, E, G, Bb).
Usciamo dagli intervalli contenuti all’interno dell’ottava e prendiamo la nona D, la seconda affrontata prima ma suonata un’ottava sopra. Sommando all’arpeggio di C7 otteniamo un C9 (C, E, G, Bb, D). Attenzione allo slide tra la terza presa al 9° tasto sulla corda di G fino alla quinta al 12° tasto. E’ sempre l’indice a suonare.
Integrando l’intervallo di undicesima all’arpeggio di C9 appena suonato, otteniamo un C11 (C, E, G, Bb, D, F). Per agevolare la tecnica dello sweep picking con cui propongo di suonare questo arpeggio, ho spostato la 3 dell’accordo al 14° sulla corda di D. Rispettate la partenza con la plettrata verso l’alto per assecondare l'esecuzione in sweep.
Aggiungendo la 13, il A ci ritroviamo ad avere tutte e sette le note della scala di C Misolidio. Ecco un arpeggio di C13 (C, E, G, Bb, D, F, A). La diteggiatura proposta è particolarmente articolata. Suggerisco di servirsi del dito medio della destra per prendere la nona D, al 15° tasto della corda di B.
Sperimentate tutti questi pattern, lick e diteggiature e una volta assimilati rielaborateli e ripensateli con le diteggiature e gli approcci tecnici per voi più funzionali. Sviluppate questa tipologia di esercizi su tutte le parti della tastiera e applicatele con tutti i modi della scala maggiore. Aspettiamo le lezioni con le vostre applicazioni sugli altri modi da pubblicare su "Accordiani in Cattedra"