Chi condivide l'amore per le sei corde e per il suono valvolare sa bene che il percorso di musicista è costellato di scelte e di bivi. Ognuno di noi, istintivamente insegue il miglioramento e questo, spesso, passa anche attraverso l'upgrade del proprio set-up. Chi, prima ancora di entrare in una sala prove, non si è trovato davanti ai bivi? Suono Fender o Gibson? Piccolo combo da tirare a palla o testata e cassa per headroom infinito? Multieffetto super accessoriato o pochi fedeli pedali analogici? Strumenti rinomati o prodotti alternativi? Etc etc. Il discorso non è tanto basato sul torto e la ragione e tantomeno sul bello o brutto, nel senso che il musicista navigato di questi problemi non ne ha, soprattutto se ha alle spalle una produzione. Accade, però , a noi piccoli musicisti di provincia di crescere intorno ai nostri strumenti, litigandoci e facendo l'amore con loro. Accade di passare mesi o anni a sognare una chitarra e poi quando la si ha tra le mani già si pensa alla prossima, come accade di clonare il set-up di ampli ed effetti del chitarrista X per poi scoprire che il sound tanto invidiato non fa per noi. Tutto questo è un processo del tutto naturale, del tutto umano, non serve una relazione psicologica per capire quanto sia naturale.
Ora dico la mia.
Personalmente sono stato sempre attratto della pasta british di alcuni storici amplificatori, per citare un suono su tutti, direi che il suono di Brian May è quello che mi ha maggiormente ispirato ai miei esordi. Da un punto di vista chitarristico, non sono mai andato molto d'accordo (pur possedendone) con Tele o Strato, anzi ho iniziato con una Ibanez JS 100, chitarra di tutto rispetto, ma il mio sogno restava la Les Paul. Successivamente, quando è arrivato il momento di comprare anche il primo amplificatore serio, ho provato dei VOX, restandone relativamente deluso, questo mi ha spinto verso altri prodotti britannici ed è così che ho scoperto il suono degli Orange.
Chi li ha suonati sa di cosa parlo, quindi non sto qui a osannare la dinamica e il ruggito di una AD30 (di cui sono felice possessore) ne a rimpiangere la Tiny Terror e la sorellona Dual Terror con cui ho affiancato a lungo la AD30, ma cerco di rappresentare il mio percorso che passa, nel frattempo, per una Gibson ES335 figured e una Jaguar reissue '62 americana. Dal momento che adoro letteralmente le mie chitarre, ma queste non erano il massimo per l'espressione del suono che cercavo sul disco, ho dovuto pensare alla soluzione più efficace onde evitare una accozzaglia di overdrive, booster e fuzz. Già da tempo suono con due amplificatori in parallelo, ma come detto, la pasta non era quella e, morale della favola, mi sono fatto un Mesa Boogie DC-3. L'ampli in questione è un combo da 30 watt con le EL84 nel finale: una botta in perfetto stile mesa e suoni che non fanno rimpiangere una JCM800, un combo molto british. Devo dire che la coppia AD30 htc e Mesa Boogie DC3, effettivamente è una bomba.
Fin qui, leggendo la mia storia a molti verrebbe da dire: e beh? Chi se ne...? oppure qualcun'altro al mio posto (e non ho parlato dei pedali) si sentirebbe ad un punto di arrivo. Ma la mia questione è che io mi trovo ad un passo dal vendere tutto per buttarmi su un amplificatore Fender. Non entro nel merito delle scelte puramente artistiche, ma fatto sta che sento un desiderio e una esigenza reale di avere un amplificatore fatto per il suono pulito, vorrei dare spazio alla Jaguar e ad un suono più “antico” e sento indispensabile la presenza di un ottimo reverbero a molle pilotato dalle valvole e, perchè no, del tremolo (effetti che avevo già acquisito senza mai coinvolgere negli arrangiamenti). Probabilmente è uno slancio di follia, la stessa che mi ha portato ad autocostruire una chitarra (di cui sono innamorato) ibrido tra Stratocaster e Jaguar e a costruirmi due tremolo ottici, ma io ho sempre ascoltato la parte folle di me. La criticità di questa scelta è che (capite bene) dopo aver tanto investito, seppur con l'aspettativa di recuperare con la vendita dell'usato, non ho una estrema disponibilità economica e, d'altra parte, dopo quasi 15 anni di attività ho delle esigenze abbastanza incombenti come: fx loop, uscita per l'extension cabinet, attenuatore e chi più ne ha più ne metta. Qui entrate in gioco voi. Fermo restando che mi farebbe piacere che condivideste eventuali vostre “conversioni sonore” simili alla mia, mi farebbe altrettanto piacere valutare consigli basati sulle vostre esperienze per l'aquisto di un ampli che mi dia la pace...io per adesso sono propenso ai Fender Deluxe Reverb usati, ma sono certo che il vasto pubblico di accordiani saprà illuminarmi.
Mi basta che abbia le 6l6 o 6v6 nel finale, un minimo di headroom e allo stesso tempo possa essere suonato in casa (magari qualcosa con attenuatore), non guasterebbe un Loop per gli effetti e l'out per l'extension speaker... ah, dimenticavo entro i mille euri!! grazie a tutti per l'attenzione. Alla prossima (follia) |