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La megalomania fatta pedaliera
La megalomania fatta pedaliera
di [user #34195] - pubblicato il

Dei pedali, non se ne ha mai abbastanza. Per quanto la pedalboard possa essere affollata, un nuovo overdrive e un secondo delay troveranno sempre posto, magari accanto a un sistema di switch e di alimentazione costruiti a mano per ridurre, per quanto possibile, il tip-tap e i cavetti in giro. Ecco la panoramica di una pedaliera non esattamente minimale.
Dei pedali, non se ne ha mai abbastanza. Per quanto la pedalboard possa essere affollata, un nuovo overdrive e un secondo delay troveranno sempre posto, magari accanto a un sistema di switch e di alimentazione costruiti a mano per ridurre, per quanto possibile, il tip-tap e i cavetti in giro. Ecco la panoramica di una pedaliera non esattamente minimale.

Nel 2010, dopo aver finalmente conseguito la tanto sospirata laurea in ingegneria che mi è costata tanta fatica (e tanti capelli...), ritornavo a suonare stabilmente con un gruppo. Prima, da buon metallaro, suonavo cover Metallica: un canale pulito, distorsore a palla, chitarra con humbucker più violenti che mai e giusto "unaqualchescatoletta" che mi alzasse il volume durante gli assolo (Behringer Preamp Booster... poca spesa, onesta resa). E poi avevo 18 anni, e non capivo ancora una mazza di suoni, effetti, dinamiche. L'importante era che il distorsore pettinasse il pubblico.
Quell'anno entrai in contatto con i Loski Bosky. Non sapete chi sono? Davvero? Ma come... Uff, e io che speravo di essere già un po' famoso. Va beh, a parte le cavolate, il genere è demenziale e, come ben sapete, non vuol dire niente: si passa da un valzer ai Deep Purple, da un bluesaccio alla PFM, dai Pink Floyd ai Green Day, e qui mi si apre un mondo. Come diavolo posso fare a coprire una gamma di suoni così diversa? Ho bisogno di una mega pedaliera! E così è stato.

All'inizio era una struttura in legno, con tanti Behringer sparsi, cavi volanti, il tutto buttato dentro un Peavey Bandit. Il risultato era... beh... era quello che era. La mia evoluzione è stata notevole, come potete vedere dalla foto, grazie all'aiuto del mio fido compare di esperimenti Fabrizio Forte (brxsound). Senza annoiarvi oltre, passo alla descrizione della struttura.

La megalomania fatta pedaliera

Struttura
È la parte che forse ho studiato meno. In ogni caso, inclinazione di una ventina di centimetri per avere una visibilità migliore. L'idea era quella di permettere almeno due file di pedali Boss, quindi ho optato per un case 80x40 (un centinaio di euro, spulciando le varie offerte online) con dentro una struttura in lamiera (scelta poco felice, per il peso) fatta dal mio socio. Ho lasciato due fessure per far passare i cavi sotto e non averne troppi volanti.

Switching
Tanti pedali uguale suono brutto. E chi l'ha detto? Io avevo bisogno di tanti pedali e un suono bello. Mi piacciono le sfide!
La mia esperienza mi ha quindi dettato di sfruttare i looper true bypass: in particolare, ne ho tre tutti fatti a mano in maniera certosina dal mio amico "Brisiu" BrxSound. Ho cablato il tutto (con dei jack sul lato, che non si vedono) in modo tale da poter "interrompere" il segnale in punti prestabiliti: praticamente posso mettere nel send return nove, sette o cinque pedali a seconda delle esigenze. Ho una serie di interrutorrini che mi consentono di spezzare il segnale in base alle esigenze del momento (cambio abbastanza spesso numero e disposizione dei pedalini).
Prima di tutto questo gran cablare, un bel buffer (Montani): una manna dal cielo per la perdita di frequenze alte, per me indispensabile.

Alimentazione
Questo è il lato carente. Nel vano sotto il pannello, ho un Bespeco PS-50. Davvero niente di che, però finora grossi problemi non me ne ha mai creati. L'idea è quella di arrivare a un Voodoo Lab Pedal Power Plus o un qualcosa di molto simile, ma sono comunque 200 euro e finché non mi imbatto in problemi seri non ne sento l'esigenza.
Nota importante: per evitare ground loop causato dalle masse singole del Bespeco (le uscite non sono isolate, maledette!), ho preso un Behringer HD400 Hum Eliminator. Lo infilavo in uno dei canali del send return, e il rumore di fondo quasi spariva. Se se ne fa l'uso corretto, è davvero geniale (ed economico). Sul retro, abbiamo inoltre installato un interruttore luminoso e una presa 220V, così collego un cavo, schiaccio l'interruttore e tutto prende vita.

Nota importante: vedete quegli scatolotti blu in un angolo? Beh, sono una mia invenzione: hanno quattro ingressi sui lati e tre uscite sopra. Tu entri con un alimentatore 12V, e da sopra hai tre uscite da 12V. L'idea era che se avessi dovuto aggiungere alimentatori per voltaggi particolari, queste scatolette mi avrebbero permesso di avere qualche uscita in più. Secondo me sono geniali, anche se non le ho ancora sfruttate a dovere.

Pedalanza
Inutile dire che ho fatto una quantità infinita di esperimenti. Attualmente, essendo passato a una testata monocanale, non utilizzo più il send return. Per cui, la mia catena è la seguente:
Wah -> Auto Wah-> Overdrive gain boost -> Clean gain boost -> Overdrive -> Dist -> Comp -> Chorus -> Tremolo -> Delay -> Volume boost.
Adesso entro nel dettaglio.

Wah
Sono passato per il classico Cry Baby, ma non mi entusiasmava, soprattutto perché notavo che non "uauasse" sulle note alte. Allora mi sono regalato per natale un Budda Wah. Grosso come un condominio, secondo me meglio come oggetto contundente che come effetto. Cioè, non era male, per carità, eppure non mi è mai piaciuto. L'ho quindi venduto e sono ricaduto nella scelta di un pedale artigianale. Giovanetti HandWired, trovato online, scambiato un po' di mail, e mi son detto "mah, quasi quasi per cento euro, provo a vedere se davvero è così fico come lo descrive". Beh, per quanto mi riguarda è il più bel wah wah mai sentito: esattamente quello che cercavo. Ho trovato la pace dei sensi, non credo guarderò più altrove.

La megalomania fatta pedaliera

Auto-Wah
È un effetto che uso giusto in un paio di canzoni, per dare quell'effetto simil-reggae in alcuni accompagnamenti. Non sapevo da che parte cominciare, così ho optato per una serie di pedali sempre dignitosa: la Ibanez Tone-Lok, in questo caso AW7. Come detto lo uso davvero poco, non ne ho avuto altri, quindi non so se sia più o meno buono. Vi posso solo dire che fa quello che mi aspettavo, e per me è sufficiente.

Overdrive Gain-Boost
Ho letto talmente tante volte la frase "uso un Tubescreamer per boostare il distorto negli assolo", che non ho potuto fare a meno di farlo. Di nuovo Ibanez Tone-Lok TS7. Lo uso, come scritto prima, per boostare i solo con poco gain e volume praticamente al massimo. Sì sì, lo so, non è un TS-808, nemmeno un TS9, non è niente di tutto ciò, eppure per quello che devo fare io va proprio bene.
Il suono degli assolo è molto più rotondo e salta fuori sui medi che è una bellezza. Per chi fosse alle prime armi: attenzione, è un gain boost, quindi non alza il volume, ma aumenta e "arrotonda" la distorsione per avere più gain.

Clean Gain-Boost
"Sì, bello il TS7, ma metti che mentre suono un pezzo voglio un po' più di gain, magari solo pomparlo un po' senza alterarlo troppo, come potrei fare?".
Mi faccio tante di quelle masturbazioni mentali che non potete immaginare. Comunque, il problema era avere un clean boost che potesse ingrossare il suono quando serve senza stravolgerlo troppo. Ho trovato questo pedale che è davvero una figata: il T-Rex Twin Boost, due differenti boost con la loro equalizzazione indipendente. Li uso in due situazioni differenti: pezzi puliti in cui magari suono con le dita e quindi perdo volume ("Sultans Of Swing" per esempio), oppure quando voglio spingere un po' di più la distorsione. Mi piace un sacco.

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Overdrive
So già che mi odierete. Come avete intuito, non sono un grande amante dei pedali Boss, eppure volevo un suono blues, uno di quegli overdrive ciccioni che sento negli assolo strazianti. Ho preso un Danelectro Drive, dicono uno dei cloni del OCD, ma non mi ha convinto, è lì sulla mensola in attesa di un utilizzo sporadico. Volevo prendere un Tubescreamer serio, poi ho voluto dare una possibilità al Boss Blues Driver (l'avevo visto suonare al chitarrista della Treves Blues Band, anche lì boostato da un Tubescreamer): che figata, appena l'ho attaccato mi è saltato fuori quel suono che stavo cercando. Certo, ora ce l'ho da un annetto e mi ha già stufato un po', però resta comunque un pedale a mio modesto parere niente male.

Distorsore
Essendo malato di pedalini, sono passato a una monocanale (DV Mark Little 40, una bomba) ed ho demandato totalmente agli stompbox tutta la distorsione.
Sono passato per il Radial Plexitube: bello, quella valvolina ti dà un senso di onnipotenza non indifferente, però quanto cacchio di gain che ha quel pedale! Più abbasavo la manopolina, e più restava di una violenza inaudita. Possibilità di regolazioni infinite, avevo anche provato a tirarci fuori una distorsione simil-Mesa e ci ero quasi riuscito. Un ottimo pedale, insomma. Ma non era quello che cercavo.
Rimanendo sul genere, dopo un periodo di tappabuco con un onesto ed economico DS1 (35 euro e passa la paura) ho deciso di optare per il Carl Martin Plexitone. Dopo essermi preso la mia prima inc***ta sul un annuncio online (ricarica Postepay di 150 euro lanciata nel vuoto), l'ho preso nuovo qualche mese dopo: ecco il suono marshalloso che cercavo.
Che gran pedale, che dinamica, poca compressione, due canali davvero Marshall senza mai diventare compresso e ingestibile come il Plexitube. In più, un boost che praticamente fa di questo pedale il mio canale distorto: e vi assicuro che non sento la mancanza del secondo canale dell'ampli.

Compressore/Boost
Questa è una mia invenzione. Cioè, non proprio. Diciamo che il buon Gilmour mi ha dato diversi input.
Partiamo dall'inizio: dovendo suonare Pink Floyd, mi sono accattato un MXR Super Comp, perché i pezzi dei Pink Floyd suonati senza compressore sono come... ehm... Sgrilli diceva "leccare una patata con le mutande". Poi ho letto vita, morte e miracoli di Gilmour e dei suoi miliardi di effetti, dei suoi suoni mirabolanti, e ho deciso di comprarmi un Boss CS2: ragazzi, mi sono davvero eccitato a suonare quell'effetto. Poi la situazione economica è stata un po' critica e l'ho venduto (mannaggia a me, me ne pento ancora adesso: lo ricomprerò a breve).
Nei pezzi solisti mi divertivo a fare la seguente cosa: comprimevo il segnale col CS2 e poi lo boostavo (ancora 'sta parola) col MXR. Il risultato mi è sempre piaciuto un sacco. Considerato il fatto che avere un compressore al fondo limita anche il segnale in uscita, ho cominciato ad aumentare il gain in entrata: per me, salta fuori un suono spettacolare. Quindi spesso uso questo suono: pickup manico -> TS7 -> Clean Boost a 3/4 con EQ un po' enfatizzato su tutte e tre le bande -> Compressore -> Delay.
Se vi capita, fate qualche prova perché io questo suono lo adoro.

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Chorus
Anche qui ho fatto un po' di giri. Partito dallo scrausissimo Behringer Ultra Chorus, sono passato all'Electro Harmonix Small Clone. Ottimo pedale, niente da dire, ma la mancanza della manopolina depth mi irritava un po'. Allora sono passato a un CE2 made in Taiwan (sapete ormai la storia di Gilmour, "Pulse 1994", ecc. il modo migliore per sperperare tutto il proprio patrimonio, insomma). Cacchio, anche questo davvero fico, anche lui andato insieme al CS2 per permettermi di mangiare.

Ora sono approdato ad un pedale davvero particolare: il Danelectro Cool Cat Chorus (vecchia edizione a 18V). Cavolo che suono! Davvero un bel chorus, anche se il mio ha un piccolo difetto, come se fosse un operazionale che si imballa e crea una lieve distorsione di fondo. Comunque niente che si noti dal vivo. Credo comunque che prima o poi lo cambierò, non lo sento troppo mio.

Tremolo
Allora, c'è un pezzo country in cui ci poteva stare il tremolo. Un pezzo. Permutando qualche pedale che ora nemmeno ricordo, il tizio mi aveva proposto un TS9 più un tremolo Boss. L'Ibanez l'ho venduto nel giro di qualche minuto, mentre il Boss TR2 me lo sono tenuto. Lo uso per pochi minuti, e in quei pochi minuti già mi fa venire un po' voglia di cambiarlo... ma tutto sommato lo sopporto.

Delay
Anche qui, ho fatto un bel giro. All'inizio, avevo un analogico e un digitale: MXR Carbon Copy (ancora lo rimpiango, ho avuto davvero un feeling a prima vista) e Nova Repeater. Bene, però se avevo bisogno di un terzo suono? Per esempio, un delay corto corto per fare qualche pezzo simil-surf? Il Nova Repeater non ha i preset, stramaledetto. Allora ho venduto tutto e mi sono preso il TC Electronics Nova Delay. Davvero niente da dire sui suoni, una bomba, purtroppo però è un delirio da utilizzare, e per cambiare i preset bisogna aver preso almeno due lezioni di ballo latino-americano: schiacci un bottone, poi l'altro, però veloce altrimenti svacchi tutto e ti trovi con il delay che oscilla in mezzo all'intro di "Another Brick In The Wall e con il tuo piedone 47 che avrebbe una voglia matta di prenderlo violentemente a calci. Insomma, pedale impeccabile ma non di banale utilizzo, sto cercando di permutarlo con Boss DD20 per vedere se è all'altezza. Sul fatto che sia più utilizzabile, non ho praticamente dubbi.

Volume Boost
Vuoi non alzarti durante gli assolo? Cioè, studi giorni e giorni uno stramaledetto assolo di Blackmore e poi vuoi non spaccare i timpani al pubblico mentre lo suoni (e inevitabilmente lo stecchi)? A parte gli scherzi, un leggerissimo picco di volume durante i solo ci sta, e ho optato per il classico dei classici: MXR Micro Amp. Nato per alzare il volume, questo piccolo pedale... beh... alza il volume!
Però mettetelo dopo i distorti, eh, non fate i soliti "eh ma mi aumenta solo la distorsione, il volume non si alza".

La megalomania fatta pedaliera

Dopo tutto ciò, avrei ancora in previsione di prendere:
- un Danelectro Vibe. Lo prendo in questi giorni, ne ho bisogno per fare quei dieci secondi di "Shine On You Crazy Diamond"
- un flanger di qualunque tipo giusto per lasciarlo lì e non usarlo mai, ma saperlo lì mi darebbe sicurezza
- un phaser. Ho avuto il Phase 90, e pure dissaldando tutte le resistenze consigliate non mi ha convinto. Per ora ne faccio a meno, ma lo vorrei tanto. Farebbe la fine del flanger, credo
- un fuzz. Ce l'ho, ancora Giovanetti Handwired, fantastico. L'ho comprato perché una sera ho fatto un paio di intro di Hendrix. Poi quella sera avevo bevuto un paio di bicchieri di troppo, mi son dimenticato di avere anche quel pedale, e li ho fatti col Plexitube. Sono un asino, lo so. Da quel momento non ha più trovato spazio in pedaliera, ma lo troverà, perché è davvero bello
- una decina di overdrive. Ogni volta che ne vedo uno, lo voglio comprare! Cioè, vuoi mettere una sfumatura in più? Problema: mi ci vorrebbe un monolocale come pedaliera.

Finisco con l'indicarvi un po' di contatti.
Domande su pedalanza varia: Ivan Audero (ivan.audero@gmail.com).
Domande su possibili aggeggi da costruire, design pedaliere, collegamenti elettrici, elettronici, riparazioni, ecc.: Fabrizio Forte (brxsound@gmail.com).
Farsi un paio di risate: cercate Loski Bosky su Facebook, e visitate il sito ufficiale.

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