di redazione [user #116] - pubblicato il 09 ottobre 2014 ore 12:00
Chitarra moderna. Docente e chitarrista di altissimo livello, Dave Hill ci insegna a servirci delle triadi come strumento improvvisativo, immediato ed efficace, per enfatizzare e integrare le sonorità degli accordi su cui le applichiamo.
In questa lezione con Dave Hill impareremo a servirci di una semplice triade maggiore per creare delle piccole frasi melodiche che enfatizzino, e in alcuni casi arricchiscano, l’accordo sopra al quale stiamo fraseggiando.
Alla base, è necessaria una conoscenza della formazione degli accordi che permetta di trovare la triade maggiore in questione all’interno di tutti gli accordi che si suonano. Prendendo come riferimento una triade maggiore è possibile ritagliarla all’interno tanto di un accordo maggiore che di un accordo minore.
Se prendiamo per esempio un Dm7 e ne analizziamo le note (D, F, A, C) osserviamo che, privato della sua fondamentale D, l’accordo si trasforma in una triade di F (F, A, C). Servirsi di questa triade per fraseggiare sopra un Dm7 fornirà un colore armonicamente vicinissimo all’accordo di base ma privato della sua nota più ovvia.
Il primo esempio proposto da Dave Hill è pensato improvvisando sopra un Cmaj7 (C, E, G, B).
In questo caso, la triade maggiore ritagliata da Hill è un G (G, B, D) che parte dalla quinta del Cmaj7. La triade costruita sopra il C non si serve unicamente delle note dell’accordo, ma ne integra una, il D, la nona del C. In questo caso ne estende la voce e suonando con questa triade sopra il Cmaj7 sintetizzeremo il suono di un Cmaj9.
Vediamolo nel dettaglio scrivendo le note di un Cmaj9 ed evidenziando in neretto le note della triade di G.
Cmaj9: C, E, G, B, D.
Proviamo a suonare l’accordo di Cmaj7 seguito dall’arpeggio di G.
Seguono un paio di fraseggi e lick snocciolati da Dave Hill che mostrano in maniera efficace e melodica questa applicazione. Hill integra i fraseggi con una nota, il A, sesta del Cmaj7 sul quale stiamo suonando e che abbiamo evidenziato in partitura.
Ancora un esempio di triade di G maggiore suonata sul C. In questo caso, merita attenzione la maniera con cui Hill spezzetta l’esecuzione della triade frammentandola e rendendone davvero aperta e moderna la sonorità.
Quindi, un altro esempio con una triade di F maggiore applicata all’accordo di Dm7 analizzato prima.
Particolarmente interessante questo fraseggio in cui Hill integra alla triade due note di passaggio, la quarta giusta G e la sesta maggiore B, sintetizzando il suono della scala dorica di D (D, E, F, G, A, B, C).
Capito l' approccio, questo sistema sarà applicabile a tutti gli accordi. Dave Hill suggerisce, per esempio, come su un Em7 (E, G, B, D), si possa ritagliare una triade di G;
Oppure su un Am isola una triade di C (C, E, G), in questo caso estendendo il suono del Am (A, C, E) a quello di Am7 (A, C, E, G), con l’aggiunta della settima minore G che permette di creare il C.
L’ultimo esempio proposto da Hill è applicato a un accordo alterato, un G13b9 proposto in un voicing senza la quinta giusta D. (G, B, F, Ab, E). Considerando enarmonicamente il Ab come G#, Hill riesce a ritagliare dentro questo accordo una triade di E (E, G#, B).
Un'ottima idea con cui ottenere un elemento per improvvisare facilissimo da spendere sopra un accordo ben più complesso.